Nella foto: Franco Colomba
A fine gara Giovanni Stroppa ha fatto sapere, tramite il Direttore sportivo del Pescara calcio Daniele Delli Carri, di aver rassegnato le sue spontanee dimissioni. "La squadra non lo seguiva più, ho tentato di farlo tornare sui suoi passi ma era determinato", ha detto il dirigente pescarese.
Il presidente Sebastiani ha detto: "Stroppa è un signore, non è solo colpa sua se il Pescara va male, e i giocatori devono mettersi in testa che non basta il cambio di allenatore. Dovranno tirar fuori gli attributi, oppure a Gennaio farò molta pulizia in questa squadra, mandando via gli incapaci".
A Stroppa, oltre a una certa educazione dimostrata in una situazione di forte stress, va riconosciuto un grande impegno, in queste 13 gare. Se ha delle responsabilità per un gioco che non ha mai convinto (a parte la partita col Parma) gli vanno date molte attenuanti:
1 Ha guidato una squadra assemblata all'ultimo momento, fatta di elementi che provenivano da campionati diversi dal nostro e che hanno fatto fatica ad ambientarsi.
2 Con questa difesa chiunque farebbe delle figuracce. 3 Non ha sufficiente esperienza da allenatore: proviene dal Sudtirol, in Prima Divisione, dopo aver guidato le giovanili del Milan.
Ci sono poi altre fonti, tra cui quelle dei tifosi, che non sono da sottovalutare perchè costoro spesso si sono rivelati dei detectives più abili dei giornalisti: ed ecco dunque balzare fuori i nomi di Davide Ballardini, Cristiano Bergodi, Walter Zenga. Vista l'imprevedibilità di Sebastiani e company in sede di calciomercato, quotiamo una piccola probabilità anche per Emiliano Mondonico. Addirittura si vocifera di una possibile cacciata di Daniele Delli Carri e dell'avvento come Direttore sportivo di Giovanni Galeone. Ultima ipotesi: un ritorno di Zeman a fine stagione, a cui ci si starebbe preparando già da adesso nel caso che il connubio con la Roma naufraghi.
Andrea Russo
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