giovedì 29 novembre 2012
DEL VECCHIO, DI NISIO E RANIERI: "IL CONSIGLIO COMUNALE DICE NO AI RICATTI"
«Un messaggio forte e chiaro è stato quello mandato questa mattina dal
Consiglio comunale di Pescara all’indirizzo del Presidente della società
Delfino Pescara 1936 srl e del Sindaco di Pescara approvando alla unanimità
– 21 consiglieri presenti - un ordine del giorno, firmato da oltre 26
consiglieri comunali, con il quale, da un lato si condanna apertamente
l’ipotesi ventilata di far giocare la squadra del Pescara in altra Città e
dall’altro si chiede senza mezzi termini il rispetto di precisi obblighi
nell’utilizzo delle strutture sportive dello Stadio Adriatico». Così i consiglieri comunali Enzo Del Vecchio,
Fausto Di Nisio e Renato Ranieri, per i quali «ha destato amarezza e preoccupazione la sortita del Presidente Sebastiani ma
al tempo stesso ha fatto si che il Consiglio comunale alzasse una autentica
diga al ricatto morale che il Presidente della società Delfino Pescara 1936
srl ha lanciato contro la Città di Pescara, utilizzando improvvidamente le
giuste e legittime iniziative dei Consiglieri comunali - Del Vecchio, Di
Nisio e Ranieri – con la minaccia di portare la squadra altrove al solo fine
di non pagare quelle irrisorie cifre per l’utilizzo di spazi comunali o
ancora per il ritardo con il quale la società non ancora provvede a
corrispondere il dovuto per i danni arrecati alla struttura.
Una risposta decisa che ci auguriamo metta fine a questa incredibile vicenda
che è degradata a penosa strumentalizzazione da parte della dirigenza della
società Delfino Pescara 1936 srl sfociata in un affondo senza ritegno nei
confronti di quei consiglieri – Del Vecchio, Di Nisio e Ranieri – colpevoli
solo di chiedere il rispetto di regole e comportamenti che non si possono
invocare per i deboli e disconoscere nei confronti del potente di turno.
Un messaggio altresì chiaro ed esplicito nei confronti del Sindaco Mascia
perché affronti con decisione le questioni che da troppo tempo affliggono i
rapporti tra i due soggetti – gestione bar, risarcimento danni, canoni
locali e magazzini, polizze assicurative etc. – perché non degenerino al
livello della intervista rilasciata dal Presidente Sebastiani giunto a
minacciare l’abbandono della Città da parte della squadra del Pescara.
Per quanto ci riguarda e dopo la evidente solidarietà espressaci dall’intero
Consiglio comunale non possiamo non prendere atto del basso profilo
culturale e morale del messaggio lanciato dal Presidente Sebastiani ma anche
nutrire forte preoccupazione per gli imprevedibili risvolti che questo
messaggio potrebbe generare».
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