mercoledì 28 novembre 2012

Mascia su protesta marineria all’Aurum: “Il Governo deve aiutarci”

“Il Governo deve aiutarci a sostenere la nostra marineria nell’ultimo sforzo: ormai è scontato che i pescherecci non potranno tornare in mare nel mese di dicembre, tradizionalmente il più propizio, sotto il profilo economico, per la categoria. A questo punto dovremo individuare le misure finanziarie idonee per supportare l’ennesima difficoltà del Settore, mentre Comune, Provincia e Regione, all’unanimità, sosterranno la proposta di anticipare, esclusivamente per la marineria di Pescara, il fermo biologico obbligatorio ai mesi di gennaio e sino a metà febbraio, in attesa che si completino le operazioni di dragaggio, consentendo ai nostri pescatori di lavorare in estate per recuperare tutto il lavoro perso nell’ultimo anno. E’ questo l’impegno solenne che oggi, di nuovo, abbiamo assunto nel corso dell’incontro odierno con la marineria che, di nuovo, ha fatto sentire la propria voce stanca, esasperata, esausta, ma non spezzata, una marineria che, accanto alle Istituzioni, continua a lottare per il proprio porto”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia durante l’incontro odierno con la marineria che ha manifestato all’esterno dell’Aurum, in occasione del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, sperando di poter incontrare il Presidente Chiodi, che però all’ultimo momento, è stato trattenuto lontano da Pescara da un inderogabile impegno istituzionale. La marineria è arrivata all’esterno dell’Aurum intorno alle 13 e, dopo un breve colloquio con il sindaco Albore Mascia, ha deciso di attendere fuori, armata di strisconi e campanacci, l’arrivo del Presidente Chiodi. Solo alle 15.40, quando è stato ufficializzato che Chiodi non sarebbe arrivato, la marineria ha deciso di entrare per parlare con le Istituzioni. Presenti nella Sala Tosti, con il sindaco Albore Mascia, anche il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e i consiglieri comunali Armando Foschi e Massimo Pastore. La marineria ha subito presentato le proprie richieste, ossia la possibilità di reperire nuove risorse per coprire il mese di dicembre, non potendo tornare in mare a fronte del mancato inizio del dragaggio e il problema dei dipendenti, senza stipendio dallo scorso luglio. “In una logica di scarse risorse pubbliche come quella che stiamo vivendo – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – va detto che ciascuna Istituzione ha cercato di fare la propria parte, Comune, Provincia e anche Regione, con il Presidente Chiodi e l’assessore Febbo che molto si sono spesi per Pescara e la sua marineria. Ora dobbiamo fare un ulteriore sforzo, ma di nuovo tutto dipende dal Ministero. Quella che si apre oggi è la parte psicologicamente più difficile forse, ma è anche quella della prospettiva perché siamo forse arrivati alla ‘coda’ della vicenda dragaggio. I prossimi 20-40 giorni saranno probabilmente i più duri, innanzitutto perché si vede delusa un’aspettativa che la marineria aveva nutrito sino a oggi, ossia la possibilità di tornare in mare a dicembre, il mese migliore per recuperare un po’ del denaro perso. Oggi sappiamo che non è così e a questo punto l’ordinanza di blocco della pesca che scadrà il 3 dicembre andrà rinnovata. Il ritorno in mare avrebbe rappresentato la riscossa morale, umana ed economica dalle frustrazioni totali di lavoratori che oggi vogliono solo tornare al proprio mestiere, vogliono che venga loro restituito il diritto di tornare a navigare con i propri pescherecci. Ora dobbiamo gestire i prossimi 40 giorni pensando a un fermo biologico straordinario che io condivido, ovvero anticipando il tradizionale fermo pesca estivo, ovviamente solo per la marineria di Pescara. In questo modo la marineria beneficerà del fermo andando in deroga, almeno sino a febbraio. In più – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – occorrono provvidenze economiche replicando quanto già avvenuto nei mesi scorsi, con la Cassa integrazione in deroga. L’assessore regionale Febbo ha già annunciato di aver reperito circa 400mila euro, che non sono sufficienti, ma sono un punto di partenza. Attualmente tutti gli Enti sono in fase di chiusura dei bilanci, ma dobbiamo trovare la possibilità di compiere un ultimo sforzo, che rappresenterebbe un sollievo”. “So che è difficile sentirsi dire sempre le stesse parole – ha detto il Presidente Pagano - so che siete stanchi, ma oggi c’è una luce all’orizzonte e personalmente mi farò portavoce con il Presidente Chiodi di tale istanza”. L’incontro si è concluso con gli applausi della marineria che ha lasciato l’Aurum.

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