venerdì 23 novembre 2012

Di fronte all'ospedale sarà istituito Largo Glauco Torlontano

“Pescara rende omaggio a Glauco Torlontano e da domani, sabato 24 novembre, avremo un’area della città, immediatamente adiacente l’ospedale civile ‘Santo Spirito’, la sua seconda casa, che porterà il suo nome, ‘Largo Glauco Torlontano’. E’ questo il modo con il quale la nostra amministrazione comunale ha deciso di ricordare l’uomo, il medico, il politico, soprattutto la persona libera e civilmente impegnata, scomparso improvvisamente un anno fa, ed è il nostro modo per ringraziarlo per una vita spesa per Pescara e per la medicina, un’esistenza vissuta nell’esclusivo interesse del territorio e dei cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare la cerimonia che si svolgerà domani, sabato 24 novembre, alle 11 in punto, dinanzi all’ingresso visitatori dell’Ospedale civile, nel punto di incrocio tra via Fonte Romana e via Monte Faito. Presenti stamane la signora Teresa, moglie di Torlontano, il figlio Giuliano Torlontano, e i familiari più stretti. “Glauco – ha detto il sindaco Albore Mascia – è stato un uomo che ha attraversato tutti i grandi cambiamenti epocali, dal fascismo alla guerra, quindi la ricostruzione, il tramonto della prima Repubblica e la nascita della seconda. Glauco era innanzitutto un medico, uno dei pionieri dell’ospedale civile di Pescara, ematologo, fondatore del reparto stesso di Ematologia a Pescara che, grazie alla sua instancabile e quotidiana attività è diventato quel centro di eccellenza di fama internazionale che oggi noi tutti conosciamo, grazie anche al lavoro portato avanti dai suoi allievi, tra cui il professor Fioritoni e il professor Di Bartolomeo. Pensiamo che è stato proprio il ‘pescarese’ Torlontano a eseguire il primo trapianto di midollo su un paziente affetto da leucemia, dando una speranza di vita ai tanti, tantissimi bambini che si sono rivolti a lui perché affetti da un tumore del sangue. Un medico che, come tutti raccontano, viveva il suo ospedale, di giorno, di notte, spesso senza fermarsi un attimo per riposare, per stare accanto ai suoi pazienti, per studiare, per cercare sempre nuove cure. E tra i suoi pazienti c’è stato anche un Santo, Padre Pio da Pietralcina che conobbe quanto Glauco fu primario di medicina nell’ospedale di San Giovanni Rotondo. E accanto al Torlontano medico straordinario, c’è anche il Glauco politico, certamente di sinistra, ma soprattutto politico nel senso più nobile e alto del termine, dotato di un’obiettività, libertà, autonomia e capacità di giudizio sicuramente non comuni, mai disposto a scendere a compromessi, deciso a portare avanti le proprie idee indipendentemente da tutto, soprattutto quando sapeva che quelle idee, quelle sue iniziative, potevano agevolare la vita dei cittadini, quando era convinto di lavorare nell’interesse del territorio. Ha ricoperto la carica di Senatore dall’87 al ’94 – ha ripercorso il sindaco Albore Mascia -, ha poi concluso il proprio impegno civile, istituzionale e sociale sugli scranni del nostro Consiglio comunale ed è qui che ho avuto personalmente il privilegio e l’onore di conoscerlo. Eravamo seduti su scranni opposti all’interno dell’aula, ma tante volte le sue battaglie sono state anche le mie, specie quando si parlava di tutela dell’aria, dell’ambiente, del territorio, specie quando ci si sedeva ai tavoli istituzionali per assumere quelle decisioni tese a contrastare o quantomeno a ridurre l’impatto sulla popolazione di quei fattori inquinanti che erano e sono tra le cause primarie delle malattie contro le quali Glauco ha combattuto per una vita intera. Indimenticabili le sue arringhe nell’aula consiliare quando chiedeva l’adozione di provvedimenti contro il traffico, contro lo smog, quando raccomandava alle mamme e ai papà presenti tra i consiglieri o nell’aula di non portare i propri bambini nel passeggino all’altezza dei gas di scarico delle vetture. Come non ricordare le sue parole forti, e il vigore con le quali le pronunciava, quando snocciolava dati impressionanti, per certi versi drammatici, circa l’incidenza dei tumori sulla cittadinanza, parole enunciate non per ‘terrorizzare’, ma per responsabilizzare e imporre a tutti una presa di coscienza collettiva che le malattie non sono solo competenza di medici o pazienti, ma sono innanzitutto competenza delle Istituzioni, di chi fa politica e ha il potere e, io aggiungerei, il dovere di assumere decisioni, talvolta anche impopolari, per cambiare la situazione. E con Glauco ho personalmente condiviso la battaglia a favore della filovia, lui come consigliere comunale del Pd e Presidente dell’Associazione Sos Inquinamento, io prima come capogruppo comunale d’opposizione, poi come sindaco, una battaglia tesa a dotare Pescara e i comuni limitrofi di un’infrastruttura strategica realmente alternativa al traffico veicolare privato, capace di garantire la disponibilità di un mezzo di trasporto pubblico di massa veloce e a bassissimo impatto ambientale. E ricordo che ero stato eletto sindaco da appena un mese, il giorno seguente la nomina della mia giunta, e una delle prime visite istituzionali che ho ricevuto nel mio ufficio è stata quella di Glauco Torlontano, che mi venne a trovare per consegnarmi un faldone con una raccolta di oltre 10mila firme di cittadini che volevano la filovia. E in quell’occasione mi ha incoraggiato ad andare avanti, perché era una battaglia giusta per la città, e ancora oggi ripenso alle sue parole ogni qualvolta assumiamo una decisione che andrà a incidere sul futuro della nostra Pescara. Oggi – ha ancora detto il sindaco Albore Mascia - sono certo che Glauco sarebbe al nostro fianco in quell’azione assunta per la delocalizzazione del cementificio da Pescara, sono certo che avrebbe approvato la nostra decisione di dare parere non favorevole al rinnovo delle autorizzazioni all’azienda, non certo per intraprendere una guerra contro un’impresa, ma per difendere il principio del diritto alla salute dei cittadini. E sono certo che Glauco avrebbe apprezzato anche la nostra scelta di ampliare l’isola pedonale nel centro cittadino, proprio per dare priorità ai pedoni anziché agli automobilisti, così come quelle decisioni amministrative tese a dotare la città di nuove infrastrutture, come il nuovo asse viario via Caravaggio-via Ferrari-via dell’Emigrante, o il Ponte Nuovo, opere che mirano a delocalizzare quanto più possibile il traffico urbano fuori dal centro urbano. Ebbene, di Glauco ho il nitido ricordo della schiettezza e della sincerità dei rapporti, della concretezza delle idee e dei progetti, della capacità di saltare convenevoli e giri di parole per parlare di questioni pratiche e che potessero avere un riflesso immediatamente positivo sulla popolazione, e ricordo la sua forza, umana e professionale, il suo dinamismo, ancora a 87 anni ogni giorno veniva in Comune e subito dopo, con la sua Panda bianca o in bici, raggiungeva l’ospedale dove, nonostante la pensione, era ancora il punto di riferimento per medici e pazienti. Nel novembre di un anno fa Glauco è venuto a mancare – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia - lasciandoci però un’eredità umana straordinaria, ma anche un carico di responsabilità istituzionali importante per chi fa politica. E proprio per rendere omaggio all’uomo che ha sacrificato ogni istante della sua vita per la medicina, per l’impegno politico e civile, e per la sua famiglia, per tributare il giusto onore a una persona eccezionale e indimenticabile per chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo, abbiamo deciso di dedicargli un punto della nostra città. La norma impone di dover attendere almeno dieci anni dalla morte prima di poter intitolare una via a una persona, ma noi abbiamo deciso di anticipare i tempi intitolando a Glauco un ‘Largo’, ovvero l’area antistante l’ingresso visitatori del suo ospedale civile, nel punto di incrocio tra via Fonte Romana e via Monte Faito. E abbiamo voluto intitolargli un Largo situato nei pressi dell’ospedale civile perché era per noi la scelta più naturale, più ovvia, perché siamo certi che Glauco avrebbe voluto così, schivo dinanzi ai riflettori, ma sicuramente avrebbe sorriso all’idea di restare sempre vicino nel cuore e nei pensieri di quei medici e quei pazienti che tanto lo hanno amato e ancora oggi lo portano con sé. La cerimonia di intitolazione si svolgerà domani, sabato 24 novembre, alle ore 11, quando ci ritroveremo presso Largo Glauco Torlontano e con noi ci saranno Giuliano, la signora Teresa, gli altri familiari e ci sarà anche il senatore Franco Marini che con Glauco ha condiviso anni di battaglie civili e politiche”. “Ringrazio l’amministrazione comunale – ha detto Giuliano Torlontano – per aver dato seguito a una decisione tempestiva assunta in un quadro bipartisan dal Comune già all’indomani della scomparsa di mio padre, ossia quella di dedicargli una strada vicina il più possibile all’ospedale che è stata la seconda casa di mio padre, con quell’ospedale si è identificato l’impegno professionale e civile, lui credeva fortemente nella sanità pubblica e il suo contributo per l’ampliamento della sanità pubblica è stato fondamentale. Oggi assistiamo all’omaggio reso a un uomo che negli anni delle sue battaglie politiche nel Consiglio comunale di Pescara talvolta è andato al di là delle distinzioni tra maggioranza e minoranza, come nel ‘caso’ della filovia, e se alla fine è maturata la decisione di realizzare quell’importante opera pubblica a Pescara il merito è stato anche di mio padre e delle battaglie che hanno accompagnato la sua esperienza in ambito sanitario perché il potenziamento del trasporto pubblico era visto come un contributo fondamentale per la battaglia per la tutela dell’ambiente. La cerimonia di commemorazione di domani sono certo che sarà il modo migliore per ricordare Glauco Torlontano, integrando la sua attività professionale e politica ed è importante che la decisione, l’iniziativa, sia partita dal Comune di Pescara, l’Istituzione che meglio di ogni altra può unire nel ricordo tutti gli aspetti dell’impegno di mio padre, come medico, ricercatore e politico”.

Nessun commento:

Posta un commento