Stamattina la commissione mobilità, presieduta dal vice presidente Salvatore Di Pino, ha preso ufficialmente posizione sulla delicata questione della pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, il provvedimento messo in cantiere dalla giunta di centro destra.
"Nel piano triennale delle opere pubbliche 2012 - spiega Di Pino nel dettaglio - è stato inserito l´intervento di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, del valore di circa un milione e 600mila euro. In quel momento, però, non vi erano gli elementi necessari per individuare le caratteristiche dell´opera che si concreta, in buona sostanza, nella pedonalizzazione di una delle principali arterie cittadine con l´inibizione del traffico veicolare privato, restando l´accesso consentito solo agli autobus su due corsie e ai mezzi di soccorso.
Cosa accadrebbe allora? C´è il forte rischio che la città risulterebbe divisa in due, da un punto di vista del traffico, che verrebbe, quindi, dirottato automaticamente su altre strade come via Ferrari e via Teramo. Per quanto ci risulta, poi, non esiste un piano della mobilità o uno studio compiuto che tenga conto di questa pedonalizzazione e degli effetti che produrrebbe sul traffico cittadino.
La giunta, per ovviare a queste conseguenze evidentemente negative per la mobilità pescarese, avrebbe pensato di ricavare un asse stradale nell´area di risulta, ma anche questa soluzione porterebbe con se varie problematiche, che hanno condotto alla levata di scudi anche delle associazioni ambientaliste (normalmente favorevoli alle pedonalizzazioni). Nel dettaglio, l´area di risulta ha ben altre destinazioni (parchi, teatro, etc.) per cui inserire una strada che deve, peraltro, essere di una certa ampiezza per sostituire un asse viario come corso Vittorio Emanuele richiederebbe un´approvazione del consiglio comunale, che potrebbe anche non esserci. Se così fosse, la città, come già detto, risulterebbe tagliata in due, eppure il progetto di pedonalizzare Corso Vittorio è già in fase esecutiva.
Sulla base di queste considerazioni la commissione ha, quindi, espresso un parere contrario all´intervento, chiedendo la sospensione della procedura, almeno fino a quando non verranno prodotte delle verifiche circa la fattibilità del nuovo asse viario sull´area di risulta e uno studio sugli effetti che una simile opera avrebbe sul traffico cittadino e sul futuro delle attività economiche.
A tal proposito, alcuni membri della commissione mobilità hanno proposto anche, in alternativa, di fare degli esperimenti bloccando il traffico veicolare privato su corso Vittorio, per valutare le conseguenze che ne derivano, prima di effettuare un simile intervento".
Il vice presidente della commissione mobilità
Salvatore Di Pino
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