domenica 16 dicembre 2012

Ultima rata Imu e ‘caso’ Ater: Filippello attacca i consiglieri del Pd

“Ultima scadenza, domani, lunedì 17 dicembre, per il pagamento del saldo dell’Imu, l’imposta municipale sugli immobili, e per l’occasione gli Uffici del Comune saranno a completa disposizione dei contribuenti che ancora avessero bisogno di chiedere chiarimenti o informazioni. A tutti consigliamo ancora di consultare il Regolamento approvato dal Consiglio comunale per verificare la propria aliquota, e le eventuali agevolazioni previste, evitando dunque di incorrere in errori o successivi contenziosi, e ricordiamo anche che per eseguire il calcolo esatto l’amministrazione comunale ha pubblicato sul proprio sito, www.comune.pescara.it, tutte le istruzioni e i moduli utilizzabili a seconda della propria aliquota. Intanto ha suscitato un’inevitabile ilarità l’intervento del Pd che si è autonominato ‘paladino’ dell’Ater criticando sostanzialmente il Comune per non ‘voler’ soprassedere ed evitare, evidentemente, all’Azienda il pagamento dell’imposta. Ora, ricordando che il pagamento dell’Imu non è una discrezionalità della politica, ma è un’imposizione del Governo, e che il Comune non ha il potere di chiudere un occhio ed evitare all’Ater l’eventuale esborso, ricordo anche al Pd che l’aliquota del 5,8 per mille applicata all’Azienda è il frutto di un accordo sottoscritto tra maggioranza e minoranza, un accordo che forse il Pd ha dimenticato, ma sarà nostra premura domani in aula rileggere i nomi dei consiglieri di minoranza che hanno sottoscritto quell’accordo a partire dal capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio, per continuare con i consiglieri Antonio Blasioli, Gianluca Fusilli, Camillo D’Angelo, e poi per l’Idv Adelchi Sulpizio e persino Massimiliano Pignoli di Fli. Forse il Pd dovrebbe ricordare che le chiacchiere se le porta via il vento, mentre le carte restano”. Lo ha detto l’assessore ai Tributi Massimo Filippello ricordando domani la scadenza del pagamento del saldo dell’Imu e replicando al Pd sul ‘caso’ Ater. “Il saldo dell’Imu – ha ricordato l’assessore Filippello – va pagato entro domani, lunedì 17 dicembre. L’aliquota base per l’abitazione principale è pari al 3,5 per mille; si paga l’aliquota al 3 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale gravate da un mutuo o possedute da nuclei familiari con un reddito complessivo Isee non superiore ai 20mila euro in cui sia presente una persona portatrice di handicap con diritto di accompagnamento. L’aliquota è poi al 10,25 per mille per le seconde case e per le aree edificabili: si paga l’aliquota agevolata del 7,6 per mille per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato; le unità immobiliari adibite ad abitazione e concesse in uso gratuito dal possessore ai suoi parenti in linea retta di primo grado, dunque genitore-figlio o figlio-genitore; le unità immobiliari strumentali censite nelle categorie C/1, C/2 e C/3 utilizzate per l’esercizio dell’attività d’impresa. Si paga, ancora, il 9,6 per mille per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale A/10 utilizzate direttamente dal proprietario per l’espletamento delle proprie attività professionali, a condizione che lo stesso abbia residenza anagrafica e la dimora abituale nel comune di Pescara. Infine per le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività cinematografiche e teatrali si paga l’aliquota del 7,6 per mille; per le unità immobiliari Ater e le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci che li adibiscono ad abitazione principale abbiamo previsto l’agevolazione al 5,8 per mille; e per i fabbricati rurali a uso strumentale, come stalle o depositi attrezzi, si paga il 2 per mille. La cosa che diversifica oggi il calcolo dell’imposta rispetto a giugno scorso è che a giugno, su tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale, metà imposta si pagava allo Stato e metà al Comune dunque su un’aliquota del 7,6 per mille, il 3,8 andava allo Stato e il 3,8 al Comune, ovvero, considerando il pagamento in due rate, l’1,9 si versava allo Stato e l’1,9 al Comune; con il saldo, invece, allo Stato andrà comunque versata la stessa quota di giugno, dunque sempre l’1,9, mentre cambia la quota spettante al Comune che va calcolata tra l’aliquota odierna del 10,25 per mille meno il 7,6 per mille di giugno. Per agevolare i contribuenti consigliamo loro di compilare il modulo direttamente dal sito gratuito del Comune in modo da non incorrere in errori e già a giugno abbiamo avuto 42mila accessi al nostro sito. Intanto consideriamo che con il saldo di dicembre il Comune incasserà complessivamente 38milioni 200 mila euro, di cui 14milioni 777mila già incassati per le prime due rate; i contribuenti che hanno scelto di pagare l’Imu in tre rate anziché due sono pochissimi, appena 1.400, ovvero l’1 per cento dei contribuenti, con un incasso di soli 300mila euro”. Intanto, in merito al ‘caso’ inerente il ricorso presentato al Tar contro il Regolamento Imu da parte dell’Ater per chiedere l’annullamento della stessa delibera, contestando l’aliquota applicata dal Consiglio comunale nei confronti dell’Azienda, il 5,8 per mille, che determinerebbe un esborso pari a 900mila euro complessivi per l’Ater stesso, “sulla vicenda sono necessari alcuni chiarimenti – ha detto l’assessore Filippello – specie dopo aver letto l’assurdo intervento del Pd che, piangendo lacrime di coccodrillo, prima ha approvato quell’aliquota, sottoscrivendo un accordo con la maggioranza, e oggi tenta di rimangiarsi quelle firme, dimenticando che gli atti scritti sono allegati alle delibere come prova documentale. Innanzitutto personalmente non ho avviato alcuna ‘battaglia’ contro l’Ater: ricordiamo che è l’Ater che ha impugnato dinanzi al Tar la delibera del Consiglio comunale, e non dell’assessore Filippello, e gli Uffici legali del Comune hanno il dovere di costituirsi in giudizio in difesa del Comune al fine di tutelare gli interessi dell’amministrazione e non incorrere in un procedimento della Corte dei Conti, costituzione in giudizio che peraltro dovrà avvenire entro domani per la discussione in Camera di Consiglio della richiesta di sospensiva della delibera prevista per giovedì prossimo, 20 dicembre. In secondo luogo, è bene ribadire che i consiglieri Pd Moreno Di Pietrantonio, Antonio Blasioli, Camillo D’Angelo e Gianluca Fusilli hanno personalmente sottoscritto l’accordo nel quale si stabiliva l’aliquota del 5,8 per mille per gli immobili Ater, e a questo punto dovranno spiegare ai pescaresi perché per l’Ater non dovrebbe rispettare quanto previsto nella delibera e tutti gli altri contribuenti devono pagare quanto stabilito. Sicuramente non sarà il pagamento dell’Imu a impedire all’Ater di effettuare investimenti sul proprio patrimonio, investimenti che, peraltro, attendono di essere realizzati da molto tempo prima dell’entrata in vigore dell’Imu”.

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