giovedì 20 dicembre 2012
La Zfu reinserita nel Decreto Sviluppo
“La Zona Franca Urbana di Pescara è stata reinserita nel Decreto Sviluppo emanato dal Governo, dunque il primo passo per il recupero del programma di interventi a favore di un’area vasta della città è stato compiuto. Ora occorre instaurare un opportuno dialogo con la Regione Abruzzo affinchè possa essere messo a disposizione di Pescara quel ‘tesoretto’ di 6milioni di euro di fondi comunitari non ancora spesi dalla Regione Abruzzo e destinati a tornare indietro. Sulla tematica torneremo a riunire, non appena concluse le festività, organizzazioni di categoria e parti produttive, ma soprattutto la Regione Abruzzo che aveva già garantito massima apertura sulla tematica”. Lo ha detto l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli in merito al reinserimento della Zona Franca Urbana di Pescara nel Decreto Sviluppo.
“Il Decreto – ha spiegato l’assessore Antonelli - ha rifinanziato le Zone Franche Urbane nelle regioni che prima rientravano nel cosiddetto ‘Obiettivo 1’, ovvero nelle regioni comprese nelle cosiddette ‘aree depresse’ del sud sotto il profilo dell’occupazione, Calabria, Campania e Sicilia, ma grazie a un’opportuna azione di pressing istituzionale portata avanti negli ultimi mesi, è stata reinserita anche Pescara per la quale abbiamo trovato una formula di finanziamento che non comporterà spese per lo Stato, ovvero abbiamo individuato la possibilità di recupero e di riprogrammazione delle risorse comunitarie non ancora spese, ormai a fine anno, dalla Regione Abruzzo. Teniamo conto che anche la Zona Franca Urbana di Pescara determinerebbe investimenti di sostanza, con relativo rilancio dello sviluppo, in un’area della città ‘depressa’ dove, la coincidenza del Piano del Rischio aeroportuale, non ha consentito di programmare un momento di crescita economica come avremmo voluto. La Zfu – ha ancora ricordato l’assessore Antonelli - rappresenta infatti uno straordinario volano per la nascita di nuova impresa, come nello spirito della legge finanziaria del 2007 che ha istituito il fondo di 50milioni di euro per le annualità 2008 e 2009, fondo destinato a favorire, a livello nazionale, lo sviluppo economico, sociale e occupazionale nei quartieri e nelle aree urbane caratterizzati da un forte disagio del proprio tessuto, ma comunque dotati di potenzialità inespresse. Pescara era rientrata tra i Comuni ammessi al finanziamento e, come primo atto, era stata individuata l’area caratterizzata da fenomeni di abbandono, che comprende 135 strade della città e che partendo dall’ex Circoscrizione Villa del Fuoco, con via Nora, via Raiale, via Breviglieri, via Tavo, via Stradonetto, attraversa via Tiburtina e via Tirino per finire nel quartiere San Donato-Fontanelle. Pescara era stata ammessa con altre 22 città italiane e il 28 ottobre 2009, dopo che la Commissione Europea ha approvato il regime di aiuto sotto forma di esenzione totale di imposta per i primi cinque esercizi dei redditi derivanti dalle nuove attività avviate nelle Zfu, tutte le città beneficiarie hanno sottoscritto a Roma, con l’allora Ministro dello Sviluppo economico Scajola, il Contratto di Zona Franca Urbana, nel quale sono stati previsti specifici impegni tra le parti per assicurare l’avvio efficace delle Zfu e per il conseguimento degli obiettivi di crescita dell’occupazione, con l’obiettivo di accompagnare la nascita e lo sviluppo di una piccola impresa per i suoi primi quattordici anni di vita. Nel marzo 2011 l’intero progetto si è arenato sino a quando, nei mesi scorsi, il Decreto Sviluppo ha rilanciato la possibilità di rifinanziare le Zfu. Ora il cammino non si è concluso perché dovremo portare avanti il dialogo con la Regione Abruzzo per la concessione del ‘tesoretto’ di 6 milioni di euro”.
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