Alessandro Baldati, segretario Provinciale del partito "La Destra" a Pescara, esprime la sua solidarietà ai balneatori Pescaresi e italiani in generale, ed elenca le sue motivazioni:
"In primis perchè devono affrontare, come del resto un po' tutti in questo momento, un periodo di grave crisi che comporta una contrazione sensibile dei consumi e dell'incoming turistico.
Il secondo, e più importante motivo, per cui possiamo dire di essere dalla loro parte, è la Direttiva Bolkestein, (legge 123 del 12 Dicembre del 2006) che intende espropriare gli operatori del settore della loro licenza di sfruttamento delle spiagge demaniali per metterli in vendita.
Chi dunque, ha lavorato molti anni per far funzionare un'attività commerciale e ha investito cifre importanti per costruire e abbellire gli chalet, verrebbe da un giorno all'altro privato del suo sostentamento, visto che la maggior parte degli stabilimenti balneari è a conduzione familiare.
Va inoltre aggiunto che coloro che ora posseggono le licenze in buona parte non sono gli assegnatari originari, ma hanno rilevato la propria attività dal precedente gestore, sborsando talvolta cifre che corrispondono a diversi milioni di euro.
Se nel prossimo futuro dovesse essere data effettività alla normativa (recepita dal decreto legislativo n.59 del 26 Marzo 2010) ecco cosa si rischia: le grosse catene alberghiere potrebbero facilmente sbaragliare la concorrenza, e nelle aste per la compravendita dei diritti di sfruttamento delle spiagge, si aprirebbero la strada ad una ulteriore cementificazione dei litorali".
Baldati avanza poi dubbi sullo spirito non proprio "super partes" con cui sarebbe L'Unione Europea avrebbe agito:
"Sospettiamo che questa disposizione europea sia stata varata proprio per un preciso intento: favorire grossi gruppi alberghieri e forti lobbies economiche. Quando l'interlocuzione tra politici e speculatori passa da un livello nazionale a sovranazionale, questi ultimi compiono un bel salto di qualità nel perseguimento dei propri interessi".
L'esponente della destra sociale Pescarese lancia infine un monito:
"Invitiamo le istituzioni locali ad aumentare la pressione sui palazzi romani, affinchè la voce di migliaia di imprenditori balneari sia ascoltata dai Governi che si susseguiranno a livello nazionale."
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