domenica 10 febbraio 2013
Sospiri sulle dimissioni del consigliere Ranieri: “Se ne deve andare”
“Il consigliere d’opposizione Renato Ranieri, eletto con il Pdl e passato a Fli, tergiversa, prende tempo, accampa scuse, continua a fare il moralizzatore-giudice della civiltà umana, ma di dimissioni proprio non vuol sentirne parlare. Fa orecchie da mercante, gira il volto dall’altra parte e, spera che, facendo passare il tempo, la maggioranza di governo si dimentichi della sua presenza su una poltrona che non gli spetta, quella di Presidente di una Commissione, Finanze, che gli è stata attribuita non perché eletto dal popolo, ma perché eletto nel Pdl, primo partito della coalizione. Ma da quella poltrona il consigliere Ranieri se ne deve andare e senza cincischiare, per garantire l’operatività della struttura. Se ha dei contributi da dare al governo della città, lo farà per sua scelta da consigliere di centro-sinistra qual è oggi, o, se proprio gli piace la carica di Presidente, potrà chiedere al Pd di cedergli la Presidenza della Commissione Vigilanza, l’unica che spetta alla minoranza consiliare”. Lo ha detto il consigliere comunale Pdl Lorenzo Sospiri, coordinatore provinciale del partito, replicando alle affermazioni odierne del consigliere Fli Ranieri.
“Non individuando bene quali sarebbero i ‘sacrifici’ a cui il consigliere Ranieri si sarebbe sottoposto negli ultimi quattro anni di governo al Comune di Pescara, sacrifici non riconosciuti dal suo ex partito, forse lo stesso consigliere dovrebbe ricordare che, eletto alla sua prima esperienza amministrativa quale consigliere comunale, il Pdl ha deciso di dargli fiducia e di assegnargli la Presidenza di una delle Commissioni consiliari di maggior importanza, quella di Finanze, carica di cui, evidentemente, non ha saputo cogliere la rilevanza – ha sottolineato il consigliere Sospiri – E faccio notare allo stesso Ranieri che c’è poco da vantarsi nell’aver scelto di tradire il partito e la coalizione che gli hanno consentito di essere eletto, un atteggiamento di cui anche Fli terrà senza dubbio conto, ricordando che in genere chi tradisce una volta, tradisce per sempre. L’unica verità Ranieri la dice quando constata che le sue dimissioni sono ‘quanto mai opportune’, peccato che poi, per l’ennesima volta, si lasci sfuggire l’occasione di un’uscita di scena nobile e giusta, e di nuovo ritragga la mano, aspettando una sfiducia che, mi spiace per lui, arriverà. E ha ragione Ranieri quando afferma che Pescara ha problemi più importanti di cui occuparsi rispetto alle sue dimissioni, così come lo stesso consigliere Ranieri avrebbe avuto il dovere, come pubblico amministratore eletto, di occuparsi di faccende ben più serie inerenti la città rispetto alla polemica sui biglietti gratis per lo Stadio, rimediando una figura che sicuramente mal si addice al ruolo di un consigliere comunale. Faccia poco il moralizzatore il consigliere Ranieri, dal quale, in quattro anni, non è mai arrivata una proposta per la città, per il porto, per il fiume, per il commercio, proposte che non arrivano neanche oggi che è divenuto parte integrante del centro-sinistra. E piuttosto pensi a liberare una Presidenza che oggi Ranieri occupa non per meriti elettorali, ma solo per la sua precedente militanza politica, preparandosi a entrare, fra 15 giorni, nel gruppo misto visto che ci penseranno gli italiani a cancellare la sigla di Fli”.
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