lunedì 15 ottobre 2012
Pp2. Di Pietrantonio chiede le dimissioni di Antonelli, lui replica: “Non è coerente”
“La coerenza non è certamente il punto di forza del consigliere Pd Di Pietrantonio, che nello stesso comunicato prima conferma la legittimità dell’atto di un privato che, nonostante l’approvazione del Piano particolareggiato 2, rivendica e ottiene delle autorizzazioni autonome a costruire sulla riviera sud. Dall’altro, smentendo se stesso, pretende dall’amministrazione di governo l’esercizio di una discrezionalità che non abbiamo rispetto alla richiesta di quel privato, in sostanza inducendoci a bloccare il rilascio delle autorizzazioni, ovvero commettendo un atto illegittimo. Forse, prima di prendere carta e penna, il consigliere non avrebbe fatto male a mettere ordine alle proprie idee, ricordando che il sottoscritto, mentre il Pd restava silente, ha più volte sollevato il problema chiedendo una normativa nel merito dalla Regione Abruzzo, norma che non è arrivata. Non comprendo ora quale sarebbe il senso di riaprire il dibattito addirittura in Consiglio comunale su una vicenda che si gioca tutta negli uffici tecnici e con le leggi alla mano e non certo sui tavoli della politica”. Lo ha detto l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli replicando alle contestazioni odierne sollevate dal consigliere Moreno Di Pietrantonio in merito al rilascio dei permessi a costruire al gruppo imprenditoriale Mammarella-Milia per un progetto inerente la riviera sud, che peraltro andrà a incidere sulla pianificazione del lotto C del Piano Particolareggiato 2.
“Di Pietrantonio si metta d’accordo con se stesso, ma sappiamo che la coerenza non è il suo forte – ha sottolineato l’assessore Antonelli -. Abbiamo visto infatti la sua posizione sul ‘caso’ del cementificio: quando era al Governo ha votato le delibere per garantire la permanenza dello stabilimento in città per i successivi 15 anni, per pochi spiccioli; oggi partecipa alle fiaccolate per chiedere la delocalizzazione dello stesso stabilimento, segno di una totale confusione di idee di chi in realtà non ha una posizione. E oggi, sul caso del Pp2, il consigliere ha confermato la sua assenza di coerenza, smentendo addirittura se stesso nel giro di poche righe: prima ha affermato la legittimità della decisione del privato ‘che ha presentato la richiesta di intervento e ha tutte le ragioni per far valere i propri diritti previsti dalla legge’. Poi però con una veloce giravolta pretende dal Comune l’esercizio di una discrezionalità, che non abbiamo, chiedendoci, in sostanza, di rigettare la richiesta del privato. Purtroppo, e l’ex assessore Di Pietrantonio lo sa bene, gli Organi del Comune sulla questione in oggetto non ha voce in capitolo, essendo, il rilascio del permesso a costruire, disciplinato dal Dpr 380 del 2001 che affida la competenza in materia in capo al Dirigente del settore Gestione del Territorio, non c’è un elemento di discrezionalità nella scelta. La giunta comunale ha fatto tutto ciò che era nel proprio potere per tentare di ricondurre sotto una pianificazione ordinata lo sviluppo della riviera sud, ossia ha adottato il Piano Particolareggiato 2 che la città ha atteso per vent’anni. Ed è infatti lo stesso Di Pietrantonio che ha ammesso che la società si è avvalsa di una legge dello Stato che, in assenza di un’ulteriore norma della Regione, gli ha permesso di intervenire. Né comprendo quale sia l’utilità di riportare in Consiglio comunale la discussione su una questione puramente tecnica, e non politica, in cui non c’è competenza né della giunta né tantomeno del Consiglio comunale a scegliere una possibilità o un’altra alternativa”.
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