venerdì 19 ottobre 2012
Adesione del centrosinistra alla fiaccolata per il porto: Foschi, “Quel sapore agrodolce”
“Ha un sapore agro-dolce la vigilia della fiaccolata che domani vedrà mobilitata la città e le Istituzioni per la marineria di Pescara e per il dragaggio del porto. Ha il sapore dolce delle adesioni di massa che stiamo registrando all’iniziativa, segno della voglia di partecipare del territorio che non resta indifferente dinanzi alle grandi tematiche della città. Ma ha anche il sapore amaro di un centro-sinistra a doppia faccia, che si dice pronto a prendere in mano le fiaccole e a marciare, ma poi in Commissione ha votato contro o si è astenuta, con dichiarazioni di voto contrarie, dinanzi alla delibera per destinare alla marineria un fondo di solidarietà di 45 mila euro. Lo stesso dualismo al quale abbiamo assistito sul caso del cementificio con il Pd che nel 2008 ha dato parere favorevole al rinnovo delle autorizzazioni, garantendo al cementificio la permanenza per altri 15 anni sul territorio, in cambio di qualche spicciolo, per poi partecipare alla fiaccolata per la delocalizzazione dello stabilimento. Purtroppo siamo di fronte al solita ipocrita e schizzofrenica politica del Pd lontana anni luce dai bisogni della città”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi commentando l’evento previsto per domani con la fiaccolata per il porto.
“Domani, ovviamente, la maggioranza di governo, consiglieri e assessori, saremo alla fiaccolata, per testimoniare la nostra preoccupazione per una vicenda, quella del dragaggio, avviluppata nelle pastoie e nelle nebbie di una burocrazia che stiamo cercando di diradare – ha detto il capogruppo del Pdl Foschi -. E non possiamo che dirci soddisfatti delle adesioni all’iniziativa che ancora adesso stanno arrivando. Ma tale soddisfazione non può nascondere l’amarezza dinanzi a chi si ostina a fare politica su quello che è un dramma sociale per tutta la città: lo scorso 17 ottobre, mentre la marineria urlava e manifestava sotto la Prefettura-Provincia e sotto il Comune, lanciando pesce, rivendicando i propri diritti, la Commissione Politiche sociali si riuniva per votare la delibera, approvata poi alle 11 in giunta, per destinare il fondo di solidarietà di 45 mila euro alla nostra marineria, una goccia in un oceano, ma comunque un minimo ristoro oggi vitale a fronte della crisi del settore. Ci saremmo aspettati il consenso unanime su quella che era una delibera ‘sociale’ urgente e necessaria. E invece, mentre ancora in piazza si sentivano le urla dei pescatori, il centro-sinistra ha fatto spallucce ricominciando la propria politica. Il consigliere Camillo D’Angelo, Pd, si è trincerato dietro la dichiarazione che ‘la procedura seguita è errata, ritiene che sia nella facoltà del sindaco disporre del fondo di riserva e darne successivamente comunicazione in Consiglio comunale’. Il consigliere Enzo Del Vecchio, Pd, ha ricordato che ‘il sopravvenuto D.L. 174/2012 obbliga a pareri specifici e motivati da parte di dirigenti competenti, augurandosi che la Giunta si attenga scrupolosamente al dettato della norma prima di deliberare’. Il consigliere Fausto Di Nisio, indipendente, ma presente al posto del consigliere Sulpizio dell’Italia dei Valori, ha dichiarato ‘Non riesco a identificare i soggetti destinatari del contributo e nulla si dice circa la destinazione dei fondi, vanno alle famiglie dei lavoratori o agli armatori? Non è chiaro a chi vanno questi soldi, non c’è nessun vincolo di destinazione. Quali sono le modalità di ripartizione del contributo?’. Al momento del voto i consiglieri Pd D’Angelo e Alberto Balducci non hanno votato la delibera, scegliendo la strada dell’astensione, ‘ritenendo errata la procedura seguita’, invece legittima; il consigliere Pd Del Vecchio, pur ribadendo la propria contrarietà, ha votato a favore; il consigliere Di Nisio ha bocciato la delibera. Hanno invece votato a favore i consiglieri D’Incecco, Di Pino, Pastore, Di Biase, Bruno e Marinucci. A questo punto non comprendiamo più quale sia la politica del Pd: annuncia di voler sfilare nella fiaccolata a favore della marineria, ma poi non sostiene atti amministrativi concreti e tangibili a favore della stessa marineria. Un Pd che peraltro va a farsi una bella gita a Roma per ottenere quelle risposte che il Ministro Improta era venuto a dire alla stessa marineria qualche giorno prima a Pescara, senza aggiungere nulla di nuovo, né incidere minimamente sui tempi del dragaggio, nonostante il coinvolgimento dei senatori Legnini e Marini. Una ‘gita’ alla quale il Pdl ha rifiutato di partecipare perché noi a Roma ci andremo con la marineria”.
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