“Sono 4.198 gli studenti e gli insegnanti che a partire da domani riprenderanno a fruire dei pasti delle mense scolastiche preparati e somministrati dal Comune di Pescara nelle cucine all’interno delle scuole o, in alternativa, nei due centri cottura dislocati sul territorio. E sempre domani scatterà il tempo pieno, ossia sino alle 16.30 del pomeriggio, nei sette nidi d’infanzia della città. Dunque cominciano a lavorare a pieno regime tutti i servizi connessi alle attività scolastiche come da programma”. Lo hanno annunciato gli assessori alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti e ai nidi d’infanzia Guido Cerolini ufficializzando i due provvedimenti.
“In maniera graduale, come ogni anno – ha ricordato l’assessore Renzetti – abbiamo ripreso tutte le attività connesse al servizio scolastico: il 17 settembre scorso c’è stata la riapertura formale e regolare di tutte le scuole, dove in tempi record abbiamo concluso i lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, a seconda delle esigenze. E il giorno stesso della riapertura abbiamo garantito sia la ripresa del servizio di trasporto scolastico con i nostri bus, sia quello dei nonni-vigilantes, 40 unità che puntuali stanno svolgendo il servizio di vigilanza dinanzi alle scuole dell’obbligo, con l’impegno di aiutare i ragazzini ad attraversare la strada e raggiungere in sicurezza le proprie aule, sgravando la Polizia municipale da tale impegno, e anche di svolgere un po’ il ruolo di ‘sentinelle’ dell’amministrazione presso i luoghi sensibili del territorio. Da domani, lunedì primo ottobre, riprenderà anche l’ultimo servizio che solitamente parte due settimane dopo la ripresa delle lezioni, proprio perché inizialmente le scuole svolgono un orario ridotto per aiutare il bambino nella fase dell’inserimento, ovvero riprenderà il servizio di refezione scolastica che quest’anno ha registrato un netto aumento di utenti, ovvero di genitori che hanno chiesto di far mangiare i propri figli a scuola, necessità dettata soprattutto da questioni di lavoro: molte mamme oggi lavorano sino alle 14.30-15 e quindi spesso preferiscono far consumare un pranzo sano al proprio bambino a scuola, rispettando orari regolari, anziché costringerlo a tour de force tra nonni, ufficio e fast food. Quest’anno gli studenti che usufruiranno del pasto a scuola sono ben 3.949 oltre a 249 insegnanti, dunque ogni giorno l’amministrazione comunale preparerà e somministrerà 4.198 pasti, regolarmente preparati dai nostri cuochi secondo un menù predisposto dai nutrizionisti, e garantendo anche pasti ad hoc per quei bambini che presentano particolari patologie regolarmente certificate, come celiachia, diabete o allergie e intolleranze alimentari”.
Da domani ricominceranno a consumare i pasti nelle mense all’interno delle scuole gli studenti di Borgo Marino, della ‘Silone’ in via Milano, della ‘Cotignola’ in via del Milite Ignoto, la scuola ‘Pineta’, in via Scarfoglio, la scuola di via Gioberti, e la scuola comunale Città Satellite-Cep. A queste si aggiungono i pasti preparati nei due centri cottura situati nella scuola di via Giardino e presso la media Carducci, in via Fonte Romana. Il Centro cottura della media Carducci servirà le seguenti scuole: la ‘Illuminati’, in via Regina Elena; la ‘Rigopiano’ in via Monte Siella; la media ‘Michetti’, in via del Circuito; la scuola materna ed elementare di via Cavour; la materna ‘Colle Scorrano’ in via Colli Innamorati; le elementari Bosco Cep; la media ‘Virgilio’ in via Di Sotto; la materna di via del Circuito; le materne ‘Renzetti’, Villa Fabio e Gescal; la media ‘Montale’.
Il centro cottura di via Giardino servirà le seguenti scuole: la materna ‘Andersen’, la ‘Don Milano’, quella di Fontanelle, la ‘Fellini’, la ‘Sbraccia’ in via Cecco Angiolieri, la ‘Cascella’, la ‘Mariele Ventre’, la materna e le elementari di Santa Filomena, la ‘Bruno Munar’ a San Silvestro Spiaggia, la scuola di San Silvestro Colle, la scuola di via Anelli 2, la materna ed elementare "11 febbraio '44" a Colle Pineta, la scuola d via Rubicone, la ‘Dante Alighieri’ in via del Concilio. “Tutte le famiglie che usufruiranno del servizio – ha proseguito l’assessore Renzetti – hanno ricevuto un bollettino a casa per pagare il servizio dopo che le scuole hanno registrato le presenze a mensa: ogni pasto costerà 3,93 euro rispetto ai 3,87 euro dello scorso anno per un lieve aumento Istat del costo”.
“E intanto domani – ha aggiunto l’assessore Cerolini - scatterà il tempo pieno, sino alle 16.30, anche presso i sette nidi d’infanzia comunali, La Conchiglia’ di via Vespucci, ‘La Mimosa’ di via Benedetto Croce, ‘Il Gabbiano’ di via Cecco Angiolieri, ‘Il Bruco’ di via Rigopiano, ‘L’Aquilone’ in via del Santuario, ‘Raggio di Sole’ in via Colle Marino e ‘Cipì’ in via Carlo Alberto dalla Chiesa, dove peraltro le mense hanno invece riaperto già lo scorso 17 settembre”.
domenica 30 settembre 2012
Quarto Botellòn Party alla Madonnina, circa 200 partecipanti
“Sono state sufficienti due ore di lavoro da parte degli uomini della Attiva per ripulire la spiaggia della Madonnina dal pattume abbandonato dai circa 200 partecipanti del quarto Botellòn party promosso per ieri notte, un numero nettamente inferiore a quelli registrati nelle scorse edizioni, quando si erano superate le 5mila presenze. Come sempre, nonostante la presenza di bagni chimici e di contenitori per il pattume, i giovani hanno però preferito lasciare sull’arenile bottiglie di vetro, bicchieri di plastica e ogni genere di rifiuto. Ha però funzionato l’imponente servizio d’ordine predisposto, con oltre 100 agenti che hanno vigilato sullo svolgimento della manifestazione e su eventuali disordini che non si sono verificati, specie quando intorno alle 2 alcuni ragazzi, a gruppi, hanno lasciato la spiaggia per muoversi in parte verso il centro-storico, in parte verso i pub di via Marconi.
L’auspicio è che gli appelli della vigilia e le passate edizioni abbiano efficacemente scoraggiato i nostri ragazzi a partecipare a una notte di eccessi senza alcun controllo e con conseguenze spesso molto gravi”. Lo ha detto il vicesindaco del Comune di Pescara, Berardino Fiorilli, assessore alla Sicurezza del Territorio, tracciando un bilancio del quarto Botellòn party svoltosi sino alle 3 della notte scorsa presso la spiaggia libera della Madonnina. “Si tratta del quarto botellòn party a Pescara – ha ricordato l’assessore Fiorilli – ossia il raduno di migliaia di ragazzi che si ritrovano sulla nostra spiaggia, presso la Madonnina, per bere e ballare: gli ultimi happening, come quello dello scorso 8 giugno, hanno avuto effetti drammatici, con la riduzione del patrimonio pubblico in una latrina, costringendo l’amministrazione comunale a un ingente dispendio economico per riportare alla normalità e in sicurezza le condizioni della spiaggia, dove abbiamo trovato ogni genere di rifiuto. Ancora una volta, anche l’appuntamento di ieri sera, non è stato autorizzato né comunicato ufficialmente, ma ne siamo venuti a conoscenza solo tramite il tam-tam rimbalzato dai social network, un evento che alla fine però, contrariamente alle aspettative, si è tradotto in appena 200 adesioni, ragazzi, che si sono riversati sulla spiaggia, per bere in libertà, una presenza che ci siamo preparati a fronteggiare al meglio mettendo in campo l’esperienza maturata e il personale adeguato, anche se non abbiamo nascosto sin dall’inizio le nostre forti preoccupazioni, derivanti dal messaggio lanciato attraverso tali eventi e che l’amministrazione comunale non può in alcun modo sostenere. Non possiamo infatti, senza fare facile demagogia populista e pur guardando con favore a ogni iniziativa di socializzazione giovanile, condividere appuntamenti tesi a favorire la politica della ‘bevuta collettiva’ dopo che durante tutto l’anno sponsorizziamo e promuoviamo le campagne anti-alcol e contro le stragi del sabato sera, destinate soprattutto ai più giovani, agli studenti. L’evento di ieri sera ha preso il via dopo le 23 andando avanti sino alle 3 di stamane. Imponente il servizio d’ordine predisposto: oltre un centinaio le unità operative presenti sul posto tra tutte le Forze dell’Ordine. E’ stata ad esempio prevista la presenza delle unità della Guardia di Finanza con l’impiego delle unità cinofile antidroga, nonché la squadra nautica di Pescara di Capitaneria di Porto e Roan per garantire il controllo in mare, visto che lo scorso giugno molti ragazzi, dopo aver esagerato con l’alcol si sono gettati in acqua rischiando l’annegamento. La Polizia municipale – ha proseguito l’assessore Fiorilli – si è occupata della chiusura e della deviazione del traffico a ridosso dell’area della Madonnina, con massima attenzione al lungomare Matteotti e agli incroci con via Foscolo, via Buozzi e via Puccini.
Tutti gli stabilimenti balneari compresi tra la Madonnina e piazza Primo Maggio hanno accolto il nostro invito ad attivare il sistema di illuminazione notturna per accendere a giorno tutta la spiaggia, con la predisposizione della pattuglia di vigilanza sull’arenile stesso. E ancora erano presenti i Vigili del Fuoco e soprattutto le autoambulanze per prestare soccorso a quanti ne avranno bisogno. L’area della Madonnina è stata attrezzata con bagni chimici e con decine di bidoni per il conferimento dei rifiuti, bidoni rimasti per lo più inutilizzati. Stamane, alle 7 in punto, gli operatori della Attiva si sono presentati nell’area per la bonifica e si sono trovati dinanzi a una latrina: la spiaggia era disseminata di ogni genere di rifiuto, anche se in quantità ridotte rispetto allo scorso giugno, e hanno completato la bonifica dell’arenile in due ore”.
L’auspicio è che gli appelli della vigilia e le passate edizioni abbiano efficacemente scoraggiato i nostri ragazzi a partecipare a una notte di eccessi senza alcun controllo e con conseguenze spesso molto gravi”. Lo ha detto il vicesindaco del Comune di Pescara, Berardino Fiorilli, assessore alla Sicurezza del Territorio, tracciando un bilancio del quarto Botellòn party svoltosi sino alle 3 della notte scorsa presso la spiaggia libera della Madonnina. “Si tratta del quarto botellòn party a Pescara – ha ricordato l’assessore Fiorilli – ossia il raduno di migliaia di ragazzi che si ritrovano sulla nostra spiaggia, presso la Madonnina, per bere e ballare: gli ultimi happening, come quello dello scorso 8 giugno, hanno avuto effetti drammatici, con la riduzione del patrimonio pubblico in una latrina, costringendo l’amministrazione comunale a un ingente dispendio economico per riportare alla normalità e in sicurezza le condizioni della spiaggia, dove abbiamo trovato ogni genere di rifiuto. Ancora una volta, anche l’appuntamento di ieri sera, non è stato autorizzato né comunicato ufficialmente, ma ne siamo venuti a conoscenza solo tramite il tam-tam rimbalzato dai social network, un evento che alla fine però, contrariamente alle aspettative, si è tradotto in appena 200 adesioni, ragazzi, che si sono riversati sulla spiaggia, per bere in libertà, una presenza che ci siamo preparati a fronteggiare al meglio mettendo in campo l’esperienza maturata e il personale adeguato, anche se non abbiamo nascosto sin dall’inizio le nostre forti preoccupazioni, derivanti dal messaggio lanciato attraverso tali eventi e che l’amministrazione comunale non può in alcun modo sostenere. Non possiamo infatti, senza fare facile demagogia populista e pur guardando con favore a ogni iniziativa di socializzazione giovanile, condividere appuntamenti tesi a favorire la politica della ‘bevuta collettiva’ dopo che durante tutto l’anno sponsorizziamo e promuoviamo le campagne anti-alcol e contro le stragi del sabato sera, destinate soprattutto ai più giovani, agli studenti. L’evento di ieri sera ha preso il via dopo le 23 andando avanti sino alle 3 di stamane. Imponente il servizio d’ordine predisposto: oltre un centinaio le unità operative presenti sul posto tra tutte le Forze dell’Ordine. E’ stata ad esempio prevista la presenza delle unità della Guardia di Finanza con l’impiego delle unità cinofile antidroga, nonché la squadra nautica di Pescara di Capitaneria di Porto e Roan per garantire il controllo in mare, visto che lo scorso giugno molti ragazzi, dopo aver esagerato con l’alcol si sono gettati in acqua rischiando l’annegamento. La Polizia municipale – ha proseguito l’assessore Fiorilli – si è occupata della chiusura e della deviazione del traffico a ridosso dell’area della Madonnina, con massima attenzione al lungomare Matteotti e agli incroci con via Foscolo, via Buozzi e via Puccini.
Tutti gli stabilimenti balneari compresi tra la Madonnina e piazza Primo Maggio hanno accolto il nostro invito ad attivare il sistema di illuminazione notturna per accendere a giorno tutta la spiaggia, con la predisposizione della pattuglia di vigilanza sull’arenile stesso. E ancora erano presenti i Vigili del Fuoco e soprattutto le autoambulanze per prestare soccorso a quanti ne avranno bisogno. L’area della Madonnina è stata attrezzata con bagni chimici e con decine di bidoni per il conferimento dei rifiuti, bidoni rimasti per lo più inutilizzati. Stamane, alle 7 in punto, gli operatori della Attiva si sono presentati nell’area per la bonifica e si sono trovati dinanzi a una latrina: la spiaggia era disseminata di ogni genere di rifiuto, anche se in quantità ridotte rispetto allo scorso giugno, e hanno completato la bonifica dell’arenile in due ore”.
Dragaggio: Mascia incontra il Sottosegretario Improta, "Finalmente si comincia a intravedere una luce"
“Sulla vicenda del dragaggio del porto di Pescara finalmente si comincia a intravedere una luce: le parole del Sottosegretario Improta, sottolineando l’attenzione del Governo nei confronti delle vicende di Pescara, hanno restituito fiducia alle Istituzioni e alla marineria. Soprattutto, fugando quei pettegolezzi da bar, rimbalzati su qualche cassa di risonanza, Improta ha ribadito che il dragaggio punterà alla rimozione di almeno 200mila metri cubi di fanghi, e non di soli 50mila come ventilato nei giorni scorsi a Pescara, con un investimento di 13milioni di euro”.
Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia presente all’incontro della marineria con il Sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta sul tema del dragaggio. “Già venerdì scorso – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -, nel corso dell’incontro con la marineria, abbiamo ufficializzato i primi risultati concreti a favore dei nostri armatori, con il prolungamento del fermo pesca e il versamento, da parte del Comune, del bonifico in favore della Regione per 100mila euro quale contributo al de minimis necessario per coprire gli indennizzi. Ieri l’incontro con il Sottosegretario ha gettato nuova luce sulla vicenda: Improta, con chiarezza ed efficacia, ha confermato tempi e modalità del dragaggio che ormai dovrebbe essere vicino e soprattutto ha sgomberato il campo da qualunque dubbio. L’appalto predisposto prevede la rimozione non di appena 50mila metri cubi di fanghi, ma di ben 200mila metri cubi. I lavori dureranno 120 giorni dal momento in cui cominceranno; la prossima settimana il Provveditorato alle Opere Marittime dovrebbe finalmente pubblicare il preavviso di preinformazione del bando di gara per un importo di 13milioni di euro. E il sottosegretario ha espresso alle Istituzioni locali e alla stessa marineria la propria stima per la tranquillità con la quale, nonostante il senso di disperazione e di stanchezza, continuiamo la battaglia per restituire alla città un suo diritto, ossia la possibilità di fruire del proprio porto per fini turistico-economici o semplicemente per fini ambientali. A mia volta ho rivolto un ringraziamento al Sottosegretario Improta per la chiarezza con la quale ha affrontato la problematica, senza lasciare spazio a equivoci o interpretazioni di sorta, esprimendo massima solidarietà nei confronti di quanti sino a oggi hanno patito le conseguenze legate al mancato dragaggio, dagli operatori commerciali sino agli armatori senza dimenticare le Istituzioni.
Ora dovrà proseguire il gioco di squadra, specie a fronte della disponibilità manifestata dal Governo circa eventuali nuovi finanziamenti destinati al Piano regolatore portuale, un programma di sviluppo necessario che però andrà esaminato e valutato in tutte le opportune sedi con la marineria stessa che non dovrà ‘subire’ quell’intervento, ma dovrà condividerlo in un processo di piena partecipazione democratica”.
Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia presente all’incontro della marineria con il Sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta sul tema del dragaggio. “Già venerdì scorso – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -, nel corso dell’incontro con la marineria, abbiamo ufficializzato i primi risultati concreti a favore dei nostri armatori, con il prolungamento del fermo pesca e il versamento, da parte del Comune, del bonifico in favore della Regione per 100mila euro quale contributo al de minimis necessario per coprire gli indennizzi. Ieri l’incontro con il Sottosegretario ha gettato nuova luce sulla vicenda: Improta, con chiarezza ed efficacia, ha confermato tempi e modalità del dragaggio che ormai dovrebbe essere vicino e soprattutto ha sgomberato il campo da qualunque dubbio. L’appalto predisposto prevede la rimozione non di appena 50mila metri cubi di fanghi, ma di ben 200mila metri cubi. I lavori dureranno 120 giorni dal momento in cui cominceranno; la prossima settimana il Provveditorato alle Opere Marittime dovrebbe finalmente pubblicare il preavviso di preinformazione del bando di gara per un importo di 13milioni di euro. E il sottosegretario ha espresso alle Istituzioni locali e alla stessa marineria la propria stima per la tranquillità con la quale, nonostante il senso di disperazione e di stanchezza, continuiamo la battaglia per restituire alla città un suo diritto, ossia la possibilità di fruire del proprio porto per fini turistico-economici o semplicemente per fini ambientali. A mia volta ho rivolto un ringraziamento al Sottosegretario Improta per la chiarezza con la quale ha affrontato la problematica, senza lasciare spazio a equivoci o interpretazioni di sorta, esprimendo massima solidarietà nei confronti di quanti sino a oggi hanno patito le conseguenze legate al mancato dragaggio, dagli operatori commerciali sino agli armatori senza dimenticare le Istituzioni.
Ora dovrà proseguire il gioco di squadra, specie a fronte della disponibilità manifestata dal Governo circa eventuali nuovi finanziamenti destinati al Piano regolatore portuale, un programma di sviluppo necessario che però andrà esaminato e valutato in tutte le opportune sedi con la marineria stessa che non dovrà ‘subire’ quell’intervento, ma dovrà condividerlo in un processo di piena partecipazione democratica”.
Messa per il Giubileo della chiesa dello Spirito Santo: "tutto esaurito"
A sinistra: La Chiesa dello Spirito Santo, a Pescara
“Una chiesa gremita oggi ha celebrato il Giubileo della chiesa dello Spirito Santo, consacrata esattamente 50 anni fa, il 30 settembre 1962: e oggi, come allora, la popolazione ha vissuto le stesse emozioni, la stessa voglia di ritrovarsi nella preghiera, pensando ai problemi di oggi, a una società che è mutata nelle forme, nelle dimensioni, nelle esigenze, ma che oggi forse in modo ancora più forte avverte l’esigenza di ritrovare se stessa e i propri fratelli per fronteggiare un periodo di crisi di gravissima entità”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che oggi ha preso parte alla cerimonia per il Giubileo dello Spirito Santo, trasmessa in diretta su Rai Uno.
Presenti anche il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, oltre ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e a centinaia di fedeli. “Le celebrazioni sono iniziate esattamente un anno fa – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – e sono proseguite con eventi, momenti di preghiera, di comunione, di riflessione, affrontando, ogni volta, quelli che sono i problemi del nostro vivere quotidiano, la famiglia, i figli, la formazione, la scuola, il disagio, e infine il lavoro e la disoccupazione, tema al quale è stata dedicata anche l’omelia odierna. Pescara, purtroppo, non è esente da quella crisi economica mondiale che in qualche modo ci ha toccato tutti, specie negli ultimi anni. Si assottiglia sempre più la cosiddetta fascia ‘media’, famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano, magari con uno o due figli e in cui, nonostante un’agiatezza pregressa, oggi diventa sempre più difficile arrivare alla fine del mese, basta una spesa imprevista e tutto crolla. Ovviamente si riducono i consumi, non solo il superfluo, ma anche l’essenziale, gli alimentari, con inevitabili ripercussioni sull’indotto. Dati drammatici, che l’amministrazione comunale sta pure cercando di fronteggiare, con l’inestimabile supporto della chiesa e delle Associazioni di volontariato, come la Caritas, promuovendo il progetto ‘Pro-Vita’ sul Microcredito, che tra qualche settimana rilanceremo per il terzo anno consecutivo.
Un progetto che mira a dare un sostegno concreto a quei piccoli imprenditori che magari stanno affrontando un periodo di difficoltà, che normalmente non potrebbero beneficiare del supporto di un istituto di credito per un prestito in quanto considerati ‘non-bancabili’ e ai quali noi invece diamo fiducia e supporto, perché pure crediamo con forza alla capacità di ripresa e di inventiva degli italiani e dei pescaresi in particolare. E lo abbiamo visto nelle centinaia di persone che oggi hanno riempito sino all’inverosimile la chiesa dello Spirito Santo”.
“Una chiesa gremita oggi ha celebrato il Giubileo della chiesa dello Spirito Santo, consacrata esattamente 50 anni fa, il 30 settembre 1962: e oggi, come allora, la popolazione ha vissuto le stesse emozioni, la stessa voglia di ritrovarsi nella preghiera, pensando ai problemi di oggi, a una società che è mutata nelle forme, nelle dimensioni, nelle esigenze, ma che oggi forse in modo ancora più forte avverte l’esigenza di ritrovare se stessa e i propri fratelli per fronteggiare un periodo di crisi di gravissima entità”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che oggi ha preso parte alla cerimonia per il Giubileo dello Spirito Santo, trasmessa in diretta su Rai Uno.
Presenti anche il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, oltre ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e a centinaia di fedeli. “Le celebrazioni sono iniziate esattamente un anno fa – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – e sono proseguite con eventi, momenti di preghiera, di comunione, di riflessione, affrontando, ogni volta, quelli che sono i problemi del nostro vivere quotidiano, la famiglia, i figli, la formazione, la scuola, il disagio, e infine il lavoro e la disoccupazione, tema al quale è stata dedicata anche l’omelia odierna. Pescara, purtroppo, non è esente da quella crisi economica mondiale che in qualche modo ci ha toccato tutti, specie negli ultimi anni. Si assottiglia sempre più la cosiddetta fascia ‘media’, famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano, magari con uno o due figli e in cui, nonostante un’agiatezza pregressa, oggi diventa sempre più difficile arrivare alla fine del mese, basta una spesa imprevista e tutto crolla. Ovviamente si riducono i consumi, non solo il superfluo, ma anche l’essenziale, gli alimentari, con inevitabili ripercussioni sull’indotto. Dati drammatici, che l’amministrazione comunale sta pure cercando di fronteggiare, con l’inestimabile supporto della chiesa e delle Associazioni di volontariato, come la Caritas, promuovendo il progetto ‘Pro-Vita’ sul Microcredito, che tra qualche settimana rilanceremo per il terzo anno consecutivo.
Un progetto che mira a dare un sostegno concreto a quei piccoli imprenditori che magari stanno affrontando un periodo di difficoltà, che normalmente non potrebbero beneficiare del supporto di un istituto di credito per un prestito in quanto considerati ‘non-bancabili’ e ai quali noi invece diamo fiducia e supporto, perché pure crediamo con forza alla capacità di ripresa e di inventiva degli italiani e dei pescaresi in particolare. E lo abbiamo visto nelle centinaia di persone che oggi hanno riempito sino all’inverosimile la chiesa dello Spirito Santo”.
Pescara, ritrovato un motoscafo abbandonato in spiaggia di fronte alla Croce del Sud
“Sarà la Capitaneria di Porto di Pescara a dover far luce sul ritrovamento misterioso, avvenuto la notte scorsa, di un motoscafo abbandonato e trascinato alla deriva dalle correnti, sino a giungere sulla battigia antistante lo stabilimento Croce del Sud, sulla riviera nord.
Ad accorgersi del natante, in perfetto stato, sono state le pattuglie della Polizia municipale, coordinate dal maggiore Adamo Agostinone, che stavano effettuando il servizio di controllo sulla spiaggia in occasione del Botellòn Party e che intorno alle 3.30 si sono resi conto di quella presenza insolita e soprattutto vietata dalle norme del codice della navigazione.
Un rapido sopralluogo ha permesso di verificare l’assenza di persone a bordo del mezzo, con le chiavi però inserite nel vano di accensione del motore ancora caldo. L’imbarcazione è stata ora presa in consegna dalla Capitaneria di porto che stamane dovrebbe aver avviato le procedure per rintracciare l’identità del proprietario”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi ufficializzando l’episodio avvenuto la notte scorsa.
“Come da verbale stilato dalla Polizia municipale e dal maggiore Agostinone – ha detto il capogruppo Foschi – intorno alle 3.30 le pattuglie impegnate nel controllo della riviera, si sono accorti di una strana luce bianca ingombrante che si intravedeva a riva, dinanzi allo stabilimento balneare Croce del Sud.
Quando le pattuglie sono arrivate sul posto non riuscivano a credere ai propri occhi: a riva, abbandonato alla deriva, c’era un motoscafo nuovo, elegante, in perfette condizioni di manutenzione, pulito, ma vuoto: a bordo non c’era nessuno, ma le chiavi di accensione del mezzo erano regolarmente infilate nel cruscotto e il motore era ancora caldo. Il motoscafo era evidentemente non ancorato al largo, visto che l’ancora galleggiava a un metro di distanza, dunque semplicemente era stato abbandonato.
Subito la Polizia municipale ha contattato la Capitaneria di porto che ha preso in consegna il mezzo, portato via in mattinata per una verifica a bordo e per tentare di rintracciare, tramite i documenti, il proprietario e fare piena luce su come un tale mezzo possa essere arrivato sino alla battigia senza alcuno a bordo”.
venerdì 28 settembre 2012
Alla Madonnina il quarto Botellon, l'allerta di Fiorilli
Nella foto: il "botellon" dello scorso 8 Giugno
“Un imponente servizio d’ordine vigilerà domani notte sullo svolgimento del quarto Botellòn Party, promosso, ancora una volta senza le necessarie autorizzazioni, sulla spiaggia della Madonnina. Per la quarta volta il passaparola è arrivato tramite i social network lasciando presagire l’adesione di almeno 5mila ragazzi che domani sera, a partire dalle 22, si dovrebbero ritrovare sulla nostra spiaggia, un evento che lo scorso giugno ha costretto la Attiva a bloccare per un giorno tutte le attività solo per la rimozione dei quintali di rifiuti trovati all’alba sul litorale e per bonificare l’arenile.
Dieci gli agenti della Polizia municipale che si occuperanno soprattutto della viabilità, disponendo, all’occorrenza, la chiusura del primo tratto della riviera, da via Foscolo verso nord, e di via Puccini, per consentire il movimento delle migliaia di giovani previsti. Saranno presenti ovviamente oltre un centinaio di agenti della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, con le unità cinofile per il servizio antidroga, e soprattutto abbiamo mobilitato le unità del Pronto soccorso, prevedendo la presenza di diverse autoambulanze con sanitari a bordo per fronteggiare i malori che lo scorso giugno hanno costretto a un tour de force anche il Pronto Soccorso dell’ospedale civile per aiutare quanti avevano superato il limite rischiando il coma etilico.
Il nostro appello istituzionale è ovviamente rivolto ai ragazzi che si preparano all’appuntamento, affinchè sappiano godere di un divertimento sano evitando gli eccessi, ma soprattutto lanciamo un appello al senso di responsabilità delle famiglie, affinchè sappiano effettuare un’opportuna vigilanza nei confronti dei propri ragazzi, molti dei quali provenienti anche da fuori regione”. Lo ha detto il vicesindaco del Comune di Pescara, Berardino Fiorilli, assessore alla Sicurezza del Territorio, ufficializzando gli ultimi provvedimenti adottati in vista dell’appuntamento previsto per domani notte a Pescara. “Si tratta del quarto botellòn party a Pescara – ha ricordato l’assessore Fiorilli – ossia il raduno di migliaia di ragazzi che si ritrovano sulla nostra spiaggia, presso la Madonnina, per bere e ballare: il terzo, lo scorso giugno, così come i precedenti, ebbe effetti drammatici, con la riduzione del patrimonio pubblico in una latrina, costringendo l’amministrazione comunale a un ingente dispendio economico per riportare alla normalità e in sicurezza le condizioni della spiaggia, dove abbiamo trovato ogni genere di rifiuto.
Ancora una volta, anche l’appuntamento di domani sera, non è stato autorizzato né comunicato ufficialmente, ma ne siamo venuti a conoscenza solo tramite il tam-tam rimbalzato dai social network, un evento che, almeno in teoria, ha fatto registrare almeno 5mila adesioni, 5mila persone, ragazzi, che si riverseranno sulla spiaggia e che ci stiamo preparando a fronteggiare al meglio mettendo in campo l’esperienza maturata e il personale adeguato, anche se non nascondiamo comunque le nostre forti preoccupazioni, derivanti dal messaggio lanciato attraverso tali eventi e che l’amministrazione comunale non può in alcun modo sostenere. Non possiamo tuttavia, senza fare facile demagogia populista e pur guardando con favore a ogni iniziativa di socializzazione giovanile, condividere appuntamenti tesi a favorire la politica della ‘bevuta collettiva’ dopo che durante tutto l’anno sponsorizziamo e promuoviamo le campagne anti-alcol e contro le stragi del sabato sera, destinate soprattutto ai più giovani, agli studenti.
Per quanto riguarda l’evento di domani notte, che presumibilmente dovrebbe partire tra le 22 e le 23, per poi andare avanti sino alle 4 o le 5 di domenica mattina, 30 settembre, è stato predisposto un servizio d’ordine imponente e serrato: saranno oltre un centinaio le unità operative presenti sul posto tra tutte le Forze dell’Ordine. E’ stata ad esempio prevista la presenza delle unità della Guardia di Finanza con l’impiego delle unità cinofile antidroga, nonché la squadra nautica di Pescara di Capitaneria di Porto e Roan per garantire il controllo in mare, visto che lo scorso anno molti ragazzi, dopo aver esagerato con l’alcol si sono gettati in acqua rischiando l’annegamento. La Polizia municipale – ha proseguito l’assessore Fiorilli – si occuperà della chiusura e della deviazione del traffico a ridosso dell’area della Madonnina, con massima attenzione al lungomare Matteotti e agli incroci con via Foscolo, via Buozzi e via Puccini. Inviteremo tutti gli stabilimenti balneari compresi tra la Madonnina e piazza Primo Maggio ad attivare il sistema di illuminazione notturna per accendere a giorno tutta la spiaggia, con la predisposizione della pattuglia di vigilanza sull’arenile stesso. E ancora saranno presenti i Vigili del Fuoco e soprattutto le autoambulanze per prestare soccorso a quanti ne avranno bisogno. Nel frattempo l’area della Madonnina è stata attrezzata con bagni chimici, ma comunque abbiamo già mobilitato la Attiva che dalle 7 di domenica mattina avvierà la bonifica complessiva dell’arenile.
Ai ragazzi e alle famiglie rinnoviamo l’appello a non esagerare e a mantenere il divertimento nei limiti del legittimo senza arrecare danni al patrimonio cittadino”.
Calcio: traffico interdetto, c’è Lanciano-Modena
“Sarà limitata alla corsia di marcia lato sud di viale Pepe, a via Elettra e via D’Avalos, nel tratto compreso tra via Pepe e l’Aurum, la chiusura al traffico disposta per la giornata di domani, sabato 29 settembre, per la partita del Lanciano contro il Modena che sarà di nuovo ospitata allo stadio Adriatico-Cornacchia in attesa della conclusione dei lavori di adeguamento dell’impianto di Lanciano. Le limitazioni viarie scatteranno alle 13.30 in punto, visto che il fischio del calcio d’inizio è previsto alle 15, e comunque i disagi dovrebbero essere limitati visto che replicheremo il protocollo adottato per il Pescara in serie B e soprattutto in un primo pomeriggio, quando anche il traffico è ridotto al minimo”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli ufficializzando il provvedimento adottato per domani in vista dell’incontro di calcio del Lanciano.
“Per la giornata di domani, sabato 29 settembre – ha detto l’assessore Fiorilli –, abbiamo previsto chiusure poco impattanti sulla città, permettendo al quartiere Porta Nuova di respirare. Il rigido protocollo adottato per le partite del Pescara in serie A, su disposizione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica e dal Gruppo Operativo sicurezza ha funzionato dal punto di vista del rigore, ma specie in occasione della partita del sabato e di mercoledì scorso ha creato notevoli disagi alla città, in termini di accessibilità del rione Porta Nuova, con inevitabili problemi soprattutto per gli operatori commerciali, problemi comunque attenuati nella giornata della domenica, quando i divieti della zona rossa e della cosiddetta ‘area cuscinetto’ sono scattati solo nel tardo pomeriggio. E comunque si tratta di misure che chiederemo al Cosp di rivedere e di rimodulare sulla base dell’importanza della partita, conservando misure restrittive per le partite più a rischio e adottando moduli più morbidi nelle partite più tranquille. Intanto domani Pescara ospiterà di nuovo la partita del campionato di serie B del Lanciano, una partita che non ha destato particolari preoccupazioni da parte del Gos e in cui sono previste appena 3mila persone all’Adriatico-Cornacchia. Per tale ragione è stato predisposto un Protocollo di chiusure al traffico molto limitato: il blocco del traffico scatterà alle 13.30, visto che l’incontro di calcio si svolgerà alle 15, e prevede l’istituzione del divieto di transito, sosta e fermata sul lato sud di viale Pepe, ossia la corsia di marcia monti-mare, nel tratto compreso tra via Marconi e via D’Avalos; in via D’Avalos, nel tratto compreso tra via Pepe e la rotatoria Aurum; via Elettra, nel tratto compreso tra via Marconi e via D’Avalos; via Marconi, parcheggio antistante il Circolo Tennis. In altre parole applicheremo lo stesso Protocollo adottato per le partite di serie B del Pescara. E per domani resterà aperta la Riserva Dannunziana, dove non è previsto il passaggio di pullman dei tifosi. Dunque pur ospitando un importante evento sportivo, i disagi per la città saranno comunque ridotti al minimo. Peraltro tutti i dispositivi dovrebbero cessare intorno alle 18, ed è stata disposta anche la scorta ai pullman dei tifosi dell’Ascoli per agevolare il deflusso al termine dell’incontro di calcio e l’uscita da Pescara transitando su strade normali e non all’interno della Pineta”.
Del Trecco: “Non ci sarà alcuna emergenza rifiuti”
“Lunedì 1° ottobre non ci sarà alcuna emergenza rifiuti né a Pescara né, fortunatamente, negli altri Comuni soci di Ambiente Spa. Nel corso di un vertice svoltosi nel pomeriggio tra la stessa Ambiente Spa e la Deco, quest’ultima ha infatti accordato un ulteriore proroga del servizio di trasbordo, trasporto, trattamento e conferimento in discarica dei rifiuti urbani per altri due mesi, ossia sino al prossimo 30 novembre.
Nel frattempo già dalla prossima settimana, risolta l’urgenza, Ambiente dovrà mettere in atto tutte le azioni per avviare la procedura negoziale al fine di individuare la società che dovrà svolgere tale servizio a partire dal primo dicembre”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco intervenendo sul ‘caso’ inerente la scadenza del contratto con la Deco da parte di Ambiente Spa.
“L’amministrazione comunale di Pescara – ha precisato l’assessore Del Trecco – era in realtà ben vigile sulla vicenda, ricordando bene le scadenze e gli impegni, ed eravamo pronti a qualunque misura pur di evitare un’emergenza rifiuti, esattamente com’è avvenuto la scorsa primavera quando di fatto la città di Pescara è stata l’unica a non avere un sacchetto di rifiuti in strada neanche per un minuto e quando la nostra maggioranza di governo è stata in grado di garantire la continuità del servizio in maniera costante, sino a quando Ambiente Spa, di cui anche il Comune di Pescara fa parte, non ha definito i propri rapporti con la Deco e la Regione Abruzzo, mentre in altri Comuni a noi vicini, da Montesilvano a Spoltore a Pianella, montagne di pattume avevano ricoperto marciapiedi e strade.
Ricordavamo bene la scadenza del contratto al 30 settembre e ovviamente abbiamo alzato il livello d’attenzione quando abbiamo verificato che la gara d’appalto indetta da Ambiente Spa per il riaffidamento del servizio era andata deserta, prospettando il rischio di una nuova emergenza rifiuti. In realtà, a dirla tutta, già lo scorso 10 settembre la Deco aveva inviato una lettera, indirizzata ad Ambiente, al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi, all’assessore regionale Di Dalmazio, al Dirigente regionale Franco Gerardini, al Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e all’assessore provinciale Mario Lattanzio, in cui, prendendo atto delle difficoltà che ‘si potrebbero ingenerare con la scadenza del vigente affidamento, conseguenti al mancato completamento delle procedure di gara bandite da Ambiente Spa’ manifestava ‘la disponibilità ad accettare un nuovo breve affidamento sino e non oltre il prossimo 31 dicembre 2012’. Poi, all’improvviso, la Deco ha invece ritirato la propria proposta, paventando il rischio effettivo di un’emergenza a partire da lunedì prossimo primo ottobre, imponendo ai Comuni di adottare tutte le opportune contromisure utili a fronteggiare in modo straordinario la situazione. Oggi pomeriggio c’è stata una nuova riunione tra Ambiente Spa e la Deco, nel corso della quale è stata accordata una proroga del servizio per due mesi, dunque dal primo ottobre sino al 30 novembre. Ovviamente non possiamo far scendere l’attenzione: già dalla prossima settimana, chiusa la fase dell’urgenza, Ambiente Spa dovrà far partire la procedura negoziale al fine di individuare entro novembre la ditta che sarà responsabile del servizio di trasbordo, trasporto e conferimento dei rifiuti”.
Nel frattempo già dalla prossima settimana, risolta l’urgenza, Ambiente dovrà mettere in atto tutte le azioni per avviare la procedura negoziale al fine di individuare la società che dovrà svolgere tale servizio a partire dal primo dicembre”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco intervenendo sul ‘caso’ inerente la scadenza del contratto con la Deco da parte di Ambiente Spa.
“L’amministrazione comunale di Pescara – ha precisato l’assessore Del Trecco – era in realtà ben vigile sulla vicenda, ricordando bene le scadenze e gli impegni, ed eravamo pronti a qualunque misura pur di evitare un’emergenza rifiuti, esattamente com’è avvenuto la scorsa primavera quando di fatto la città di Pescara è stata l’unica a non avere un sacchetto di rifiuti in strada neanche per un minuto e quando la nostra maggioranza di governo è stata in grado di garantire la continuità del servizio in maniera costante, sino a quando Ambiente Spa, di cui anche il Comune di Pescara fa parte, non ha definito i propri rapporti con la Deco e la Regione Abruzzo, mentre in altri Comuni a noi vicini, da Montesilvano a Spoltore a Pianella, montagne di pattume avevano ricoperto marciapiedi e strade.
Ricordavamo bene la scadenza del contratto al 30 settembre e ovviamente abbiamo alzato il livello d’attenzione quando abbiamo verificato che la gara d’appalto indetta da Ambiente Spa per il riaffidamento del servizio era andata deserta, prospettando il rischio di una nuova emergenza rifiuti. In realtà, a dirla tutta, già lo scorso 10 settembre la Deco aveva inviato una lettera, indirizzata ad Ambiente, al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi, all’assessore regionale Di Dalmazio, al Dirigente regionale Franco Gerardini, al Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e all’assessore provinciale Mario Lattanzio, in cui, prendendo atto delle difficoltà che ‘si potrebbero ingenerare con la scadenza del vigente affidamento, conseguenti al mancato completamento delle procedure di gara bandite da Ambiente Spa’ manifestava ‘la disponibilità ad accettare un nuovo breve affidamento sino e non oltre il prossimo 31 dicembre 2012’. Poi, all’improvviso, la Deco ha invece ritirato la propria proposta, paventando il rischio effettivo di un’emergenza a partire da lunedì prossimo primo ottobre, imponendo ai Comuni di adottare tutte le opportune contromisure utili a fronteggiare in modo straordinario la situazione. Oggi pomeriggio c’è stata una nuova riunione tra Ambiente Spa e la Deco, nel corso della quale è stata accordata una proroga del servizio per due mesi, dunque dal primo ottobre sino al 30 novembre. Ovviamente non possiamo far scendere l’attenzione: già dalla prossima settimana, chiusa la fase dell’urgenza, Ambiente Spa dovrà far partire la procedura negoziale al fine di individuare entro novembre la ditta che sarà responsabile del servizio di trasbordo, trasporto e conferimento dei rifiuti”.
Ripiantumazione delle aiuole cittadine, in arrivo 330 nuovi alberi

“Tra metà ottobre e metà novembre prossimi l’amministrazione comunale di Pescara ripiantumerà 330 nuovi alberi in tutte le aiuole rimaste scoperte e vuote dopo l’eccezionale nevicata dello scorso febbraio, che ha materialmente spogliato il capoluogo adriatico del suo patrimonio arboreo, con un danno non solo economico, ma anche ambientale alla città. Non solo: a questo punto potremo associare l’attività già programmata con la delibera approvata dal Consiglio comunale nel febbraio 2002, intitolando ogni albero a un nuovo bambino nato, e avviando una tradizione per il territorio. Pescara deve tornare a essere la ‘città giardino’ degli anni ’70 e ’80, rimediando anche ai danni procurati dal punteruolo rosso che ha ucciso circa 150 palme del territorio, piante che, anch’esse, verranno sostituite con nuove tipologie secondo un programma di collaborazione avviato con il Corpo Forestale dello Stato”.
Lo hanno annunciato l’assessore al Verde Gianni Santilli e il capogruppo del Pdl Armando Foschi in merito all’intervento odierno del Wwf circa la necessità di tornare a incrementare il patrimonio arboreo della città. “Purtroppo la nevicata eccezionale dello scorso febbraio, più forte di quella degli anni ’50 – ha sottolineato l’assessore Santilli – ha procurato danni enormi al territorio dal punto di vista ambientale. Centinaia di alberi sono stati spezzati dal peso della neve non solo all’interno delle due Riserve naturali, quella di Santa Filomena e quella Dannunziana, ma anche lungo le nostre strade, in centro come a Porta Nuova o ai colli o a Zanni. In alcuni casi si trattava sicuramente di piante datate che prima o poi avrebbero ceduto, ma sicuramente l’evento meteorologico straordinario ha accelerato la morte di quelle piante imponendo al Comune di sostenere anche una spesa estremamente gravosa per la loro rimozione con il relativo svuotamento delle aiuole. Ovviamente non ci siamo fermati all’eliminazione delle piante, ma ci siamo attivati per la loro sostituzione, ben consapevoli del ruolo importante che, a livello ambientale svolgono i nostri alberi, specie quelli situati nelle zone del centro, dove si registra un maggior volume di traffico. I nostri uffici, con i nostri due agronomi, hanno allora stilato un progetto di massima che prevede la ripiantumazione di 330 alberi, progetto che ci è stato finanziato dalla Regione Abruzzo: ovviamente tra la presentazione dell’intervento, la sua approvazione e la concessione del contributo, pari a 16mila euro, sono trascorsi alcuni mesi, portandoci sino all’estate e, come ben sanno anche le associazioni ambientaliste, non è possibile piantumare alberi in piena estate specie che consideriamo la stagione torrida che ancora abbiamo a Pescara. In questi giorni stiamo predisponendo tutti gli atti e la piantumazione partirà tra metà ottobre e metà novembre e riguarderà tutta la città a tappeto. Non solo: nel frattempo stiamo già lavorando con il Corpo Forestale dello Stato che ci ha concesso alcune piante con le quali andremo a ripristinare il patrimonio arboreo lungo la riviera, dopo la morte delle palme uccise dal punteruolo rosso”. “A questo punto – ha poi proposto il capogruppo Pdl Foschi – potremo associare tale attività alla delibera approvata addirittura nel 2002 dal Consiglio comunale e alla quale non è mai stato dato seguito, ossia quella di piantare un albero per ogni nuovo nato e magari dandogli anche il nome del bambino, invitando la famiglia a partecipare a quella che potrebbe diventare una tradizione per il nostro territorio, famiglie che poi potrebbero diventare le ‘sentinelle’ della città nella cura del verde. Peraltro proprio oggi il Consiglio comunale ha deciso di riportare in Commissione Ambiente la delibera, riproposta dal Pd, per individuare le forme e le modalità di attuazione del deliberato stesso”.
Campagna anti-piccioni, successo dell’Ovistop
“La campagna condotta dal Comune di Pescara e dalla Attiva per contrastare l’aumento dei piccioni a Pescara e, al tempo stesso, favorire la migrazione fuori città dei colombi esistenti ha funzionato: nei primi sei mesi dall’inizio del trattamento tramite l’Ovistop, un farmaco destinato a rendere sterili esclusivamente i piccioni, come risultato dal censimento eseguito dagli operatori della Attiva nei sei punti di monitoraggio, abbiamo registrato una riduzione del 50 per cento della popolazione volatile presente sul territorio. Da ottobre la somministrazione del farmaco sarà sospesa per poi riprendere a marzo 2013 forti oggi dei risultati certificati dalla Attiva Spa”. Lo ha detto il Presidente della Commissione consiliare Sanità Vincenzo Berghella, nel corso della conferenza stampa odierna convocata con il Direttore della Attiva, Massimo Del Bianco, e con l’operatore responsabile del progetto Vitileia.
“La nostra amministrazione comunale ha sollevato la problematica un anno fa – ha ricordato il Presidente Berghella – con l’obiettivo di contrastare la fase di ripopolamento costante dei piccioni che, oltre a invadere piazze, cortili, terrazzi e balconi privati, creano un evidente problema estetico, imbrattando con le proprie feci ogni angolo della città, e, inevitabilmente, anche igienico-sanitario, essendo i piccioni potenziali portatori di vari generi di virosi pericolosi per la specie umana. Virosi che, in primo luogo, si veicolano proprio attraverso il guano.
Oggi però la normativa, giustamente, ci consente solo di controllare il livello delle nascite dei colombi ricorrendo a soluzioni farmaceutiche specifiche che non interferiscono con altri animali o volatili: attraverso la Attiva abbiamo rintracciato un medicinale, l’Ovistop, prodotto dall’Acme Drugs, che produce mangime, o meglio granoturco, all’interno del quale c’è un componente, la Nicarbazina, che è un antifecondativo. In sostanza, dopo aver ingerito il medicinale, il piccione produce le uova, che però non si schiuderanno mai, bloccando quindi l’aumento della popolazione dei colombi. Senza alcuna controindicazione, né sofferenza, il trattamento ha consentito dunque di ridurre le nascite, di aumentare l’emigrazione e di diminuire l’immigrazione verso le nostre colonie: i piccioni giovani infatti abbandonano la colonia perché non sono attratti da nuovi nati, possibile fonte di accoppiamento; il trattamento si associa, ovviamente, alla morte naturale degli stessi piccioni, che hanno una media di 4 anni di vita”. “Il trattamento a Pescara – ha ricordato il direttore Del Bianco – è partito lo scorso marzo 2012, scegliendo inizialmente nove punti di monitoraggio sul territorio, poi divenuti sei, dove si registrava una maggiore presenza di esemplari di piccioni, ossia via Lago di Campotosto, piazza Alessandrini, piazza dei Grue, piazza Sacro Cuore, Terminal autobus, Largo Madonna. Sospeso a primavera, invece, il monitoraggio in piazza Italia, piazza Primo Maggio e piazza Unione dove all’improvviso solo spariti i piccioni. Nei sei punti quotidianamente sono stati sparsi 8-10 grammi di grano pro-capite, intorno alle 5 del mattino, per cinque giorni a settimana. Inizialmente gli animali hanno dovuto prendere confidenza con la presenza di quel grano e quegli operatori, oggi quando vedono arrivare il mezzo con la luce accesa sul tettuccio si precipitano autonomamente a beccare. I risultati sono stati ottimi, quasi ovunque abbiamo registrato una riduzione del 50% della popolazione volatile: in via Lago di Campotosto siamo partiti il 23 aprile, data del primo monitoraggio, con 300 piccioni, oggi se ne contano appena 50; in piazza Alessandrini siamo passati da 180 volatili di aprile a 50 del 24 settembre; in piazza dei Grue stranamente non c’è stata alcuna riduzione e i piccioni sono rimasti 100, tanti quanti erano ad aprile scorso; in piazza Sacro Cuore siamo partiti ad aprile con 200 colombi urbani, e oggi siamo arrivati a 100 esemplari; stessa situazione al terminal bus, dove dai 200 piccioni di aprile siamo arrivati a 100; infine a Largo Madonna siamo scesi da 150 a 70 esemplari. L’ovistop, ripetiamo, non uccide i piccioni, procedura assolutamente vietata dalla legge, ma più semplicemente impedisce loro di riprodursi, determinando, automaticamente, la fuga dei volatili giovani che non trovano giovani compagni adatti per l’accoppiamento. Dal primo ottobre, finito il periodo della fecondazione, sospenderemo la somministrazione del mais con Nicarbazina, ma gli operatori della Attiva continueranno a somministrare mais semplice per continuare il ‘rapporto’ con la colonia dei piccioni; a marzo riprenderà il trattamento con la Nicarbazina”.
Oggi però la normativa, giustamente, ci consente solo di controllare il livello delle nascite dei colombi ricorrendo a soluzioni farmaceutiche specifiche che non interferiscono con altri animali o volatili: attraverso la Attiva abbiamo rintracciato un medicinale, l’Ovistop, prodotto dall’Acme Drugs, che produce mangime, o meglio granoturco, all’interno del quale c’è un componente, la Nicarbazina, che è un antifecondativo. In sostanza, dopo aver ingerito il medicinale, il piccione produce le uova, che però non si schiuderanno mai, bloccando quindi l’aumento della popolazione dei colombi. Senza alcuna controindicazione, né sofferenza, il trattamento ha consentito dunque di ridurre le nascite, di aumentare l’emigrazione e di diminuire l’immigrazione verso le nostre colonie: i piccioni giovani infatti abbandonano la colonia perché non sono attratti da nuovi nati, possibile fonte di accoppiamento; il trattamento si associa, ovviamente, alla morte naturale degli stessi piccioni, che hanno una media di 4 anni di vita”. “Il trattamento a Pescara – ha ricordato il direttore Del Bianco – è partito lo scorso marzo 2012, scegliendo inizialmente nove punti di monitoraggio sul territorio, poi divenuti sei, dove si registrava una maggiore presenza di esemplari di piccioni, ossia via Lago di Campotosto, piazza Alessandrini, piazza dei Grue, piazza Sacro Cuore, Terminal autobus, Largo Madonna. Sospeso a primavera, invece, il monitoraggio in piazza Italia, piazza Primo Maggio e piazza Unione dove all’improvviso solo spariti i piccioni. Nei sei punti quotidianamente sono stati sparsi 8-10 grammi di grano pro-capite, intorno alle 5 del mattino, per cinque giorni a settimana. Inizialmente gli animali hanno dovuto prendere confidenza con la presenza di quel grano e quegli operatori, oggi quando vedono arrivare il mezzo con la luce accesa sul tettuccio si precipitano autonomamente a beccare. I risultati sono stati ottimi, quasi ovunque abbiamo registrato una riduzione del 50% della popolazione volatile: in via Lago di Campotosto siamo partiti il 23 aprile, data del primo monitoraggio, con 300 piccioni, oggi se ne contano appena 50; in piazza Alessandrini siamo passati da 180 volatili di aprile a 50 del 24 settembre; in piazza dei Grue stranamente non c’è stata alcuna riduzione e i piccioni sono rimasti 100, tanti quanti erano ad aprile scorso; in piazza Sacro Cuore siamo partiti ad aprile con 200 colombi urbani, e oggi siamo arrivati a 100 esemplari; stessa situazione al terminal bus, dove dai 200 piccioni di aprile siamo arrivati a 100; infine a Largo Madonna siamo scesi da 150 a 70 esemplari. L’ovistop, ripetiamo, non uccide i piccioni, procedura assolutamente vietata dalla legge, ma più semplicemente impedisce loro di riprodursi, determinando, automaticamente, la fuga dei volatili giovani che non trovano giovani compagni adatti per l’accoppiamento. Dal primo ottobre, finito il periodo della fecondazione, sospenderemo la somministrazione del mais con Nicarbazina, ma gli operatori della Attiva continueranno a somministrare mais semplice per continuare il ‘rapporto’ con la colonia dei piccioni; a marzo riprenderà il trattamento con la Nicarbazina”.
Mercoledì 2 ottobre la terza edizione della ‘Festa dei Nonni’
“Terza edizione martedì 2 ottobre per la ‘Festa dei Nonni’, istituita per legge nel 2005, e che dal 2010 l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di celebrare con una giornata dedicata interamente ai nostri anziani, colonna portante delle nostre famiglie, che saranno al tempo stesso protagonisti e spettatori di uno spettacolo che in mattinata si svolgerà presso l’Auditorium Flaiano, sul lungomare Cristoforo Colombo, e nel pomeriggio si sposterà presso la Casa Albergo Inpdap. Con i nonni ci saranno i nipotini, alcuni dei quali verranno premiati per i lavori svolti in classe per celebrare i propri anziani”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini, promotore dell’iniziativa, nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare i dettagli della festa, con Patrizia Perilli, che presenterà l’iniziativa, il Presidente del Centro sociale anziani autogestito di piazza dei Grue, la Presidente del Cif Pescara Franca Peluso Aloisi e la segretaria provinciale della Ugl Gianna De Amicis con la segretaria Ugl Pensionati Mazzone.
“La Festa dei Nonni – ha spiegato l’assessore Cerolini – quest’anno verrà celebrata esattamente in coincidenza con la celebrazione degli ‘Angeli custodi’, il 2 ottobre, alla presenza degli studenti, alcuni dei quali verranno anche premiati per i propri temi ispirati al proprio nonno. La nostra intenzione è quella di sottolineare l’importanza del ruolo dei nonni all’interno delle famiglie: sappiamo tutti della necessità spesso di entrambi i genitori costretti fuori casa per lavoro, comportando la presenza fondamentale dei nonni quale presenza irrinunciabile in casa proprio per badare ai nipoti, portarli e riprenderli da scuola, aiutarli nei compiti, spesso contribuendo anche con un supporto economico non indifferente nel pagamento di bollette e mutui. E quella del 2 ottobre vuol essere più in generale una festa dell’anziano, per questo aprirò alle 9.30 la giornata con un dibattito su ‘L’importanza dell’anziano nella società in crisi: un ruolo mutato e rivalutato’, quindi l’anziano come supporto fondamentale della famiglia cui spetta il compito di accudire i nipoti, ma anche di essere un sostegno economico per i genitori di quei bambini. Alle 10 ci sarà lo spettacolo di danza, poesia, teatro e musica di alcuni centri sociali per anziani, a partire dal centro di via Pietro Nenni, gestito dalla cooperativa ‘Il Sole’, e alle 11 la premiazione degli alunni vincitori del concorso ‘Amo i miei nonni perché…’ a cura del Cif. Infine proclameremo il ‘Nonno e la Nonna dell’anno 2012’ e annuncio sin d’ora che per il prossimo anno intendo coinvolgere le testate giornalistiche nell’individuazione di quei ‘nonni’ che magari si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno. Inoltre stiamo studiando, con la Maico, una ‘Carta Senior’ per i nostri anziani, per usufruire di prezzi agevolati per le spese alimentari e per l’uso dei mezzi di trasporto pubblico; inoltre abbiamo aperto un dialogo anche con le cooperative dei tassisti per verificare la possibilità di sconti per gli anziani, così come eventuali ingressi agevolati ai centri di fisioterapia per anziani”. “Otto le classi IV e V che quest’anno verranno premiate – ha detto la professoressa Aloisi -, appartenenti all’Istituto Comprensivo 2, con la dirigente Maria Grazia Santilli, e l’Istituto Comprensivo 4, diretto da Ada Grillantini, e i bambini saranno chiamati a leggere i propri pensieri”. Partner dell’evento sarà la Maico “che – ha proseguito l’assessore Cerolini - ci aiuterà a tracciare un filo conduttore tra la giornata del 2 ottobre e quella del 7 ottobre ‘Nonno ascoltami’, tesa alla prevenzione della sordità e infatti martedì avremo con noi anche il dottor Claudio Caporale, primario del reparto di otorinolaringoiatria, a supportare la campagna di prevenzione per la terza età”. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, la festa si sposterà presso la Casa Albergo Inpdap dove, dopo il saluto dell’assessore Cerolini, verranno letti gli elaborati dei bambini premiati, seguito dallo spettacolo dei centri sociali.
Ci sono i lavori della filovia, il mercato rionale sulla strada-parco cambia sede
“Il mercato rionale del mercoledì a Pescara cambia sede per lasciare spazio, come previsto, ai lavori di completamento della filovia. Mercoledì prossimo, 3 ottobre, sarà l’ultimo giorno di attività degli ambulanti lungo via Castellamare; dal 10 ottobre le bancarelle saranno trasferite in viale Kennedy, via Diaz, via Cadorna e un tratto di via Settembrini, 118 postazioni in tutto, già regolarmente riassegnate senza alcuna esclusione, e ricavando anche spazi per altri ambulanti, spazi che potranno essere conferiti nelle prossime settimane. Il provvedimento è stato studiato in tutti i dettagli da mesi con le Associazioni di categoria, con cui abbiamo individuato la nuova dislocazione; per i residenti stiamo studiando misure per ridurre al minimo gli eventuali disagi, fra cui il rilascio di un pass che consenta loro, anche durante le ore del mercato, di uscire o rientrare nei propri garage in auto, ovviamente marciando a passo d’uomo, sotto la sorveglianza della Polizia municipale che comunque sarà presente nell’area.
Ovviamente ci saranno alcuni giorni di rodaggio necessari per permettere alla città, soprattutto all’utenza del mercato, di abituarsi alla nuova dislocazione che comunque rappresenta un ordinato ritorno al passato, visto che il mercato è stato spostato sulla strada-parco solo sette anni fa”. Lo ha detto l’assessore al Commercio Gianni Santilli nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare i dettagli dello spostamento del mercato rionale del mercoledì che dal 10 ottobre passerà nelle strade parallele alla riviera nord. Presenti anche il maggiore della Polizia municipale Danilo Palestini e l’ingegner Tino Tarabborrelli, direttore dei lavori della filovia. “Mercoledì prossimo, 3 ottobre – ha specificato l’assessore Santilli – sarà l’ultimo giorno del mercato sulla strada-parco; dalla settimana successiva le bancarelle si sposteranno nella nuova collocazione individuata con le Associazioni di categoria e accettata da tutti: le postazioni saranno sistemate lungo viale Kennedy, nel tratto a nord, ossia dal tratto successivo al Liceo Artistico sino all’incrocio con via Solferino; l’intera via Cadorna; via Diaz, nel tratto compreso tra via Cadorna e via Cavour, e il primo tratto di via Settembrini. Complessivamente avremo 118 postazioni: 56 non alimentari; 11 postazioni alimentari; 8 di frutta; 3 fluorvivaisti e temporaneamente 39 produttori, ossia contadini, che diventeranno 60 una volta che potremo disporre dell’intera via Settembrini, oggi occupata in parte da un cantiere. A tal proposito mi preme ricordare che un mese fa circa avevamo revocato le licenze a quegli ambulanti che non erano in regola con i pagamenti nei confronti del Comune. Tuttavia, consapevoli che in molti casi il mancato pagamento dipendeva solo dalle difficoltà finanziarie in cui tanti oggi versano, ho personalmente proposto una modifica al Regolamento del Commercio Ambulante, lo abbiamo portato e approvato in Consiglio comunale, introducendo la possibilità per chi ha avuto una revoca per morosità, di mettersi in regola pagando il debito in cinque rate, per poi ripartecipare al nuovo bando, aperto sino al 16 ottobre prossimo, ed essere quindi reinserito nel mercato. In tutto abbiamo disposto 40 revoche tra il mercato di viale Pepe, dei colli e della strada-parco e a oggi sono solo due gli ambulanti che ancora non concordano un piano di rientro a causa di difficoltà economiche personali, ma è evidente che la pubblica amministrazione non può danneggiare 120 operatori per fare un favore a due singoli ambulanti. Teniamo conto che a oggi sono ancora rimasti 10 postazioni libere per ambulanti non alimentari, 2 per venditori di frutta e 3 per gli alimentari. Ma ancora mi preme sottolineare – ha proseguito l’assessore Santilli – come la scelta odierna sia stata condivisa da tutti gli ambulanti a fronte della necessità di dover lasciare il sito della strada-parco: alcune settimane fa infatti ho ricevuto la lettera della Balfour Beatty, l’impresa che sta realizzando la filovia, che mi chiedeva di lasciare via Castellamare entro il 24 settembre scorso. Io ho sentito l’ingegner Tarabborrelli che mi ha concesso altre due settimane di tempo e con la Polizia municipale abbiamo completato le procedure di assegnazione delle nuove postazioni. Per i residenti delle quattro strade interessate ci attiveremo per ridurre al minimo gli eventuali disagi: stiamo inviando a tutti una comunicazione in cui illustriamo nel dettaglio l’operazione e come prima misura adottata, abbiamo ideato un pass personale che consentirà ai cittadini titolari di un garage di poter uscire o rientrare nel proprio box anche durante il mercato, ovviamente marciando a passo d’uomo”. “Lo spostamento è necessario – ha spiegato Tarabborrelli – perché a giorni comincerà la tesatura dei cavi aerei della filovia, operazione che non consentirà la presenza, durante i lavori, di bancarelle sotto i ponteggi e le piattaforme che andremo a installare per ragioni di sicurezza. Inoltre stanno cominciando quelle operazioni di collaudo e verifica per la messa in esercizio della filovia che non sono compatibili con lo svolgimento di un mercato. La tesatura dei cavi, per 1.200 metri lineari, si svolgerà di notte per non creare disagi lungo le strade perpendicolari alla filovia che dovranno momentaneamente essere chiuse al traffico per poi garantirne la riapertura di giorno. Diciamo subito anche che tali opere non interferiranno con l’utilizzo dei percorsi pedonali o ciclabili. Il 3 ottobre sarà l’ultimo giorno di mercato, poi si svolgeranno i lavori di potatura di alcune piante che ricadono vicino ai cavi aerei e dopo circa sette giorni comincerà la tesatura dei cavi”. In merito alla disposizione delle bancarelle lungo le quattro strade, l’assessore Santilli ha precisato che “in via Diaz, larga 10 metri, le bancarelle saranno sistemate sia sul lato mare che su quello monte, lasciando anche i 3 metri per l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso; in via Cadorna gli stand saranno solo sul lato sud perché la strada è larga solo 7 metri e le postazioni occuperanno circa 4metri e mezzo di spazio; in viale Kennedy, dove abbiamo un asse stradale largo 11 metri, abbiamo posizionato gli stand sia sul lato mare che monte; in via Settembrini, infine, le bancarelle saranno solo sul lato sud. Inoltre ho preteso che le postazioni alimentari e quelle di frutta, ossia quelle che solitamente richiamano un maggior numero di clienti, stessero in mezzo alle altre bancarelle di diversa tipologia merceologica. Come per viale Pepe e ai Colli installeremo tre tabelloni con le indicazioni per gli utenti circa la disposizione degli stand e di fatto il mercato sarà operativo ogni mercoledì sino alle 13.30, per poi lasciare spazio alla Attiva che ogni settimana effettuerà una bonifica capillare dell’area. Ultimo problema è quello con la Gtm perché all’interno del mercato ricadrebbe il capolinea della linea del 2, che ora cercheremo di spostare, solo per il mercoledì mattina, all’altezza di via Cavour”.
Ovviamente ci saranno alcuni giorni di rodaggio necessari per permettere alla città, soprattutto all’utenza del mercato, di abituarsi alla nuova dislocazione che comunque rappresenta un ordinato ritorno al passato, visto che il mercato è stato spostato sulla strada-parco solo sette anni fa”. Lo ha detto l’assessore al Commercio Gianni Santilli nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare i dettagli dello spostamento del mercato rionale del mercoledì che dal 10 ottobre passerà nelle strade parallele alla riviera nord. Presenti anche il maggiore della Polizia municipale Danilo Palestini e l’ingegner Tino Tarabborrelli, direttore dei lavori della filovia. “Mercoledì prossimo, 3 ottobre – ha specificato l’assessore Santilli – sarà l’ultimo giorno del mercato sulla strada-parco; dalla settimana successiva le bancarelle si sposteranno nella nuova collocazione individuata con le Associazioni di categoria e accettata da tutti: le postazioni saranno sistemate lungo viale Kennedy, nel tratto a nord, ossia dal tratto successivo al Liceo Artistico sino all’incrocio con via Solferino; l’intera via Cadorna; via Diaz, nel tratto compreso tra via Cadorna e via Cavour, e il primo tratto di via Settembrini. Complessivamente avremo 118 postazioni: 56 non alimentari; 11 postazioni alimentari; 8 di frutta; 3 fluorvivaisti e temporaneamente 39 produttori, ossia contadini, che diventeranno 60 una volta che potremo disporre dell’intera via Settembrini, oggi occupata in parte da un cantiere. A tal proposito mi preme ricordare che un mese fa circa avevamo revocato le licenze a quegli ambulanti che non erano in regola con i pagamenti nei confronti del Comune. Tuttavia, consapevoli che in molti casi il mancato pagamento dipendeva solo dalle difficoltà finanziarie in cui tanti oggi versano, ho personalmente proposto una modifica al Regolamento del Commercio Ambulante, lo abbiamo portato e approvato in Consiglio comunale, introducendo la possibilità per chi ha avuto una revoca per morosità, di mettersi in regola pagando il debito in cinque rate, per poi ripartecipare al nuovo bando, aperto sino al 16 ottobre prossimo, ed essere quindi reinserito nel mercato. In tutto abbiamo disposto 40 revoche tra il mercato di viale Pepe, dei colli e della strada-parco e a oggi sono solo due gli ambulanti che ancora non concordano un piano di rientro a causa di difficoltà economiche personali, ma è evidente che la pubblica amministrazione non può danneggiare 120 operatori per fare un favore a due singoli ambulanti. Teniamo conto che a oggi sono ancora rimasti 10 postazioni libere per ambulanti non alimentari, 2 per venditori di frutta e 3 per gli alimentari. Ma ancora mi preme sottolineare – ha proseguito l’assessore Santilli – come la scelta odierna sia stata condivisa da tutti gli ambulanti a fronte della necessità di dover lasciare il sito della strada-parco: alcune settimane fa infatti ho ricevuto la lettera della Balfour Beatty, l’impresa che sta realizzando la filovia, che mi chiedeva di lasciare via Castellamare entro il 24 settembre scorso. Io ho sentito l’ingegner Tarabborrelli che mi ha concesso altre due settimane di tempo e con la Polizia municipale abbiamo completato le procedure di assegnazione delle nuove postazioni. Per i residenti delle quattro strade interessate ci attiveremo per ridurre al minimo gli eventuali disagi: stiamo inviando a tutti una comunicazione in cui illustriamo nel dettaglio l’operazione e come prima misura adottata, abbiamo ideato un pass personale che consentirà ai cittadini titolari di un garage di poter uscire o rientrare nel proprio box anche durante il mercato, ovviamente marciando a passo d’uomo”. “Lo spostamento è necessario – ha spiegato Tarabborrelli – perché a giorni comincerà la tesatura dei cavi aerei della filovia, operazione che non consentirà la presenza, durante i lavori, di bancarelle sotto i ponteggi e le piattaforme che andremo a installare per ragioni di sicurezza. Inoltre stanno cominciando quelle operazioni di collaudo e verifica per la messa in esercizio della filovia che non sono compatibili con lo svolgimento di un mercato. La tesatura dei cavi, per 1.200 metri lineari, si svolgerà di notte per non creare disagi lungo le strade perpendicolari alla filovia che dovranno momentaneamente essere chiuse al traffico per poi garantirne la riapertura di giorno. Diciamo subito anche che tali opere non interferiranno con l’utilizzo dei percorsi pedonali o ciclabili. Il 3 ottobre sarà l’ultimo giorno di mercato, poi si svolgeranno i lavori di potatura di alcune piante che ricadono vicino ai cavi aerei e dopo circa sette giorni comincerà la tesatura dei cavi”. In merito alla disposizione delle bancarelle lungo le quattro strade, l’assessore Santilli ha precisato che “in via Diaz, larga 10 metri, le bancarelle saranno sistemate sia sul lato mare che su quello monte, lasciando anche i 3 metri per l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso; in via Cadorna gli stand saranno solo sul lato sud perché la strada è larga solo 7 metri e le postazioni occuperanno circa 4metri e mezzo di spazio; in viale Kennedy, dove abbiamo un asse stradale largo 11 metri, abbiamo posizionato gli stand sia sul lato mare che monte; in via Settembrini, infine, le bancarelle saranno solo sul lato sud. Inoltre ho preteso che le postazioni alimentari e quelle di frutta, ossia quelle che solitamente richiamano un maggior numero di clienti, stessero in mezzo alle altre bancarelle di diversa tipologia merceologica. Come per viale Pepe e ai Colli installeremo tre tabelloni con le indicazioni per gli utenti circa la disposizione degli stand e di fatto il mercato sarà operativo ogni mercoledì sino alle 13.30, per poi lasciare spazio alla Attiva che ogni settimana effettuerà una bonifica capillare dell’area. Ultimo problema è quello con la Gtm perché all’interno del mercato ricadrebbe il capolinea della linea del 2, che ora cercheremo di spostare, solo per il mercoledì mattina, all’altezza di via Cavour”.
giovedì 27 settembre 2012
Renzetti: “Il Parco Andersen non versa in uno stato di degrado”
Nella foto: il Parco Andersen
“Il Parco Andersen, situato in via Salara Vecchia, accanto alla scuola Fermi, oggi è un cantiere: non è un parco nel degrado, ma è semplicemente un parco in cui sono in corso lavori di riqualificazione totale per rimediare alle scelleratezze realizzate in passato. In quel parco non c’era una rete fognaria adeguata, e l’area si allagava a ogni pioggia; non è mai stata attivata una rete per la videosorveglianza, consentendo ai vandali di distruggere anche i giochi per i bambini ai quali, peraltro, era stato destinato un angolo ridottissimo e perennemente assolato, che lo rendeva infrequentabile nelle giornate estive. E non c’era neanche una recinzione adeguata, capace di impedire le intrusioni. Forse i genitori o anche il consigliere Di Pietrantonio avrebbero dovuto lamentarsi prima, quando frequentavano un fazzoletto di verde caratterizzato da mille problemi, e non oggi, quando l’attuale amministrazione comunale sta garantendo impegno e investimenti per restituire alla città un parco finalmente fruibile, dignitoso e decoroso. Purtroppo le opere, iniziate lo scorso gennaio, hanno richiesto più tempo del previsto a causa di alcune difficoltà incontrate nella fase di cantiere, senza dimenticare la pausa estiva. Ora l’impresa ha dovuto attendere l’arrivo del materiale ordinato per riprendere già da lunedì prossimo, primo ottobre, l’intervento che avrà una accelerazione per riconsegnare l’area alla scuola e alla città nel più breve tempo possibile”. Lo ha detto l’assessore ai Parchi Roberto Renzetti replicando all’intervento odierno del consigliere Di Pietrantonio sulla situazione del Parco Andersen. “Sappiamo benissimo che la città – ha ribadito l’assessore Renzetti – ha bisogno di punti di incontro e socializzazione, aree verdi in cui dare la possibilità alle famiglie, agli anziani, ai bambini e agli adolescenti, di vedersi, confrontarsi, scambiare quattro chiacchiere, stringere nuovi e sani rapporti. E sappiamo quanto questi spazi siano importanti nelle zone più periferiche dove purtroppo spesso gli spazi verdi realizzati sono divenuti, in passato, ricettacolo di microcriminalità, aree abbandonate, senza alcuna forma di controllo avanzato, né la programmazione di investimenti per garantirne la costante fruizione. Una di queste aree è costituita dal Parco Andersen, in via Salara Vecchia, adiacente la scuola Fermi, per il quale però abbiamo predisposto mesi fa un importante progetto di riqualificazione. Il cantiere è stato consegnato lo scorso gennaio nell’ambito di un appalto integrato che prevedeva anche altri interventi sulla città, come la sistemazione delle fioriere a Borgo Marino nord: abbiamo cominciato con il rifacimento della recinzione, prima costituita da una semplice rete metallica che negli anni ha dimostrato di non poter proteggere l’area da incursioni vandaliche esterne, incursioni che in breve tempo hanno determinato la quasi distruzione del fabbricato in legno destinato ad anziani e bambini e presto trasformato in un rifugio per disagiati e disperati che quasi quotidianamente dovevamo bonificare con i dipendenti della Attiva. Quella recinzione – ha proseguito l’assessore Renzetti – la stiamo ricostruendo ex novo, prevedendo la realizzazione di un muretto in cemento alto circa 50 centimetri e poi l’installazione di una recinzione alta due metri e ben robusta, praticamente invalicabile dall’esterno, specie nelle ore notturne. Poi, come da progetto, abbiamo previsto il ripristino degli spazi verdi, l’installazione di gazebo per favorire momenti di aggregazione tra gli anziani e festicciole per i più piccoli, il ripristino e l’ampliamento dell’area giochi per bambini sistemando la sabbia sotto altalene e scivoli al fine di attutire eventuali cadute, come previsto dalla normativa sulla sicurezza, l’apertura di un accesso diretto al parco dall’adiacente scuola materna ed elementare, che prima beneficiava dell’utilizzo di un piccolo quadrato, a sua volta recintato, assolutamente insufficiente. Ai bambini vogliamo permettere invece di usufruire dell’intero Parco e di tutti i suoi spazi, coprendo con un gazebo anche quei giochi che di mattina sono sempre stati eccessivamente esposti al sole rendendo l’area inutilizzabile, inaccessibile. Poi abbiamo previsto la realizzazione di un eco-chiosco, la ristrutturazione del fabbricato in legno già esistente, da rifare ex novo, e infine ancora l’installazione della rete di videosorveglianza necessaria per assicurare adeguata protezione al parco stesso, perché le telecamere rappresentano un deterrente: se qualcuno osasse penetrare in maniera fraudolenta nell’area e di fare un uso improprio delle sue strutture, avremo comunque la garanzia di poterne individuare l’identità e di adottare gli opportuni provvedimenti. Non solo: nel progetto – ha proseguito l’assessore Renzetti - abbiamo inserito anche il rifacimento dell’intera rete fognaria con i relativi scarichi all’interno del Parco e la realizzazione di nuovi pozzetti all’esterno, lungo via Salara Vecchia che per lavori precedenti, realizzati male dalla passata amministrazione di centro-sinistra, subisce ora continui allagamenti a ogni acquazzone. Ed è stato proprio quest’ultimo intervento a dare dei problemi di realizzazione, rallentando le altre opere. Poi c’è stata la pausa estiva e alla ripresa l’impresa che si è aggiudicata l’intervento, la Cantagalli Appalti Srl, ha dovuto aspettare la consegna del materiale in legno per ricominciare l’intervento già lunedì prossimo, primo ottobre, intervento che però, a questo punto subirà un’evidente accelerazione. Nel frattempo stiamo individuando la migliore forma di gestione dello spazio, dove non sarà sufficiente il residente di buona volontà che si limiti ad aprire e chiudere i cancelli, né si può pensare di affidare alla scuola o alle mamme la responsabilità di garantire il controllo della struttura, ma occorrerà prevedere una presenza costante all’interno del parco per assicurarne la corretta conduzione e la tutela. Ai cittadini chiediamo collaborazione nella consapevolezza dell’impegno profuso dal nostro governo cittadino per garantire un’opera bella, utile e definitiva per la città. Intanto nei prossimi giorni chiederemo alla Polizia municipale di effettuare dei blitz mirati all’interno di quel parco che comunque oggi è area di cantiere e dunque invalicabile; verificheremo le eventuali ‘presenze’ di vandali o bande di ragazzi segnalate dal consigliere Di Pietrantonio e, se non dovessero esserci riscontri concreti, chiederò alla Polizia municipale di ascoltare meglio lo stesso Di Pietrantonio affinchè fornisca notizie utili a individuare chi, come e quando si addentra nel cantiere violando la legge”.
“Il Parco Andersen, situato in via Salara Vecchia, accanto alla scuola Fermi, oggi è un cantiere: non è un parco nel degrado, ma è semplicemente un parco in cui sono in corso lavori di riqualificazione totale per rimediare alle scelleratezze realizzate in passato. In quel parco non c’era una rete fognaria adeguata, e l’area si allagava a ogni pioggia; non è mai stata attivata una rete per la videosorveglianza, consentendo ai vandali di distruggere anche i giochi per i bambini ai quali, peraltro, era stato destinato un angolo ridottissimo e perennemente assolato, che lo rendeva infrequentabile nelle giornate estive. E non c’era neanche una recinzione adeguata, capace di impedire le intrusioni. Forse i genitori o anche il consigliere Di Pietrantonio avrebbero dovuto lamentarsi prima, quando frequentavano un fazzoletto di verde caratterizzato da mille problemi, e non oggi, quando l’attuale amministrazione comunale sta garantendo impegno e investimenti per restituire alla città un parco finalmente fruibile, dignitoso e decoroso. Purtroppo le opere, iniziate lo scorso gennaio, hanno richiesto più tempo del previsto a causa di alcune difficoltà incontrate nella fase di cantiere, senza dimenticare la pausa estiva. Ora l’impresa ha dovuto attendere l’arrivo del materiale ordinato per riprendere già da lunedì prossimo, primo ottobre, l’intervento che avrà una accelerazione per riconsegnare l’area alla scuola e alla città nel più breve tempo possibile”. Lo ha detto l’assessore ai Parchi Roberto Renzetti replicando all’intervento odierno del consigliere Di Pietrantonio sulla situazione del Parco Andersen. “Sappiamo benissimo che la città – ha ribadito l’assessore Renzetti – ha bisogno di punti di incontro e socializzazione, aree verdi in cui dare la possibilità alle famiglie, agli anziani, ai bambini e agli adolescenti, di vedersi, confrontarsi, scambiare quattro chiacchiere, stringere nuovi e sani rapporti. E sappiamo quanto questi spazi siano importanti nelle zone più periferiche dove purtroppo spesso gli spazi verdi realizzati sono divenuti, in passato, ricettacolo di microcriminalità, aree abbandonate, senza alcuna forma di controllo avanzato, né la programmazione di investimenti per garantirne la costante fruizione. Una di queste aree è costituita dal Parco Andersen, in via Salara Vecchia, adiacente la scuola Fermi, per il quale però abbiamo predisposto mesi fa un importante progetto di riqualificazione. Il cantiere è stato consegnato lo scorso gennaio nell’ambito di un appalto integrato che prevedeva anche altri interventi sulla città, come la sistemazione delle fioriere a Borgo Marino nord: abbiamo cominciato con il rifacimento della recinzione, prima costituita da una semplice rete metallica che negli anni ha dimostrato di non poter proteggere l’area da incursioni vandaliche esterne, incursioni che in breve tempo hanno determinato la quasi distruzione del fabbricato in legno destinato ad anziani e bambini e presto trasformato in un rifugio per disagiati e disperati che quasi quotidianamente dovevamo bonificare con i dipendenti della Attiva. Quella recinzione – ha proseguito l’assessore Renzetti – la stiamo ricostruendo ex novo, prevedendo la realizzazione di un muretto in cemento alto circa 50 centimetri e poi l’installazione di una recinzione alta due metri e ben robusta, praticamente invalicabile dall’esterno, specie nelle ore notturne. Poi, come da progetto, abbiamo previsto il ripristino degli spazi verdi, l’installazione di gazebo per favorire momenti di aggregazione tra gli anziani e festicciole per i più piccoli, il ripristino e l’ampliamento dell’area giochi per bambini sistemando la sabbia sotto altalene e scivoli al fine di attutire eventuali cadute, come previsto dalla normativa sulla sicurezza, l’apertura di un accesso diretto al parco dall’adiacente scuola materna ed elementare, che prima beneficiava dell’utilizzo di un piccolo quadrato, a sua volta recintato, assolutamente insufficiente. Ai bambini vogliamo permettere invece di usufruire dell’intero Parco e di tutti i suoi spazi, coprendo con un gazebo anche quei giochi che di mattina sono sempre stati eccessivamente esposti al sole rendendo l’area inutilizzabile, inaccessibile. Poi abbiamo previsto la realizzazione di un eco-chiosco, la ristrutturazione del fabbricato in legno già esistente, da rifare ex novo, e infine ancora l’installazione della rete di videosorveglianza necessaria per assicurare adeguata protezione al parco stesso, perché le telecamere rappresentano un deterrente: se qualcuno osasse penetrare in maniera fraudolenta nell’area e di fare un uso improprio delle sue strutture, avremo comunque la garanzia di poterne individuare l’identità e di adottare gli opportuni provvedimenti. Non solo: nel progetto – ha proseguito l’assessore Renzetti - abbiamo inserito anche il rifacimento dell’intera rete fognaria con i relativi scarichi all’interno del Parco e la realizzazione di nuovi pozzetti all’esterno, lungo via Salara Vecchia che per lavori precedenti, realizzati male dalla passata amministrazione di centro-sinistra, subisce ora continui allagamenti a ogni acquazzone. Ed è stato proprio quest’ultimo intervento a dare dei problemi di realizzazione, rallentando le altre opere. Poi c’è stata la pausa estiva e alla ripresa l’impresa che si è aggiudicata l’intervento, la Cantagalli Appalti Srl, ha dovuto aspettare la consegna del materiale in legno per ricominciare l’intervento già lunedì prossimo, primo ottobre, intervento che però, a questo punto subirà un’evidente accelerazione. Nel frattempo stiamo individuando la migliore forma di gestione dello spazio, dove non sarà sufficiente il residente di buona volontà che si limiti ad aprire e chiudere i cancelli, né si può pensare di affidare alla scuola o alle mamme la responsabilità di garantire il controllo della struttura, ma occorrerà prevedere una presenza costante all’interno del parco per assicurarne la corretta conduzione e la tutela. Ai cittadini chiediamo collaborazione nella consapevolezza dell’impegno profuso dal nostro governo cittadino per garantire un’opera bella, utile e definitiva per la città. Intanto nei prossimi giorni chiederemo alla Polizia municipale di effettuare dei blitz mirati all’interno di quel parco che comunque oggi è area di cantiere e dunque invalicabile; verificheremo le eventuali ‘presenze’ di vandali o bande di ragazzi segnalate dal consigliere Di Pietrantonio e, se non dovessero esserci riscontri concreti, chiederò alla Polizia municipale di ascoltare meglio lo stesso Di Pietrantonio affinchè fornisca notizie utili a individuare chi, come e quando si addentra nel cantiere violando la legge”.
Sospiri: “La sede della Regione Abruzzo a Pescara non si tocca”
“La sede della Regione Abruzzo a Pescara non si tocca e soprattutto non ritengo sia assolutamente messa in discussione. Il problema dei costi sostenuti oggi dall’Ente per la doppia sede dipende non dalla duplice localizzazione, ma semplicemente dalla questione dei fitti, una tematica che ci vede impegnati nell’ottimizzazione e valorizzazione dei nostri uffici con la dismissione di tutte quelle locazioni che rappresentano solo una spesa, al fine di giungere a una sede unica”. Lo ha detto il consigliere regionale e comunale Pdl Lorenzo Sospiri replicando alle osservazioni odierne del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi relativamente ai costi sostenuti dalla Regione per la duplice sede aquilana e pescarese.
“Sono certo che sul tema della doppia sede il Presidente Chiodi si sia espresso male o che sia stato mal interpretato – ha sottolineato il consigliere Sospiri – perché è evidente che la sede della Regione Abruzzo a Pescara non si tocca e non è mai stata messa in discussione. In realtà, in Abruzzo, tale duplicità, sancita nello Statuto per ragioni che non possono essere riportate semplicisticamente a presunti ‘moti’ di protesta anni Settanta, non è un costo: innanzitutto i dipendenti regionali non beneficiano di alcun rimborso per le proprie trasferte; in secondo luogo il Presidente Chiodi sa benissimo che il nostro capoluogo di regione, L’Aquila, è stato vittima di un drammatico terremoto i cui effetti sono tuttora ben visibili, evidenti, e occorreranno ancora molti anni prima che la città e tutte le strutture istituzionali riescano a riacquistare la piena efficienza, garantendo massima accoglienza. Infine il Presidente Chiodi sa altrettanto bene che da mesi stiamo lavorando per la dismissione di tutti i fitti sostenuti a Pescara, che rappresentano un costo, al fine di valorizzare alcune strutture con l’obiettivo finale di giungere ad avere una sola sede operativa che dia la possibilità a tutti gli utenti di potersi servire in modo completo ed esaustivo negli uffici localizzati per Statuto nella nostra città. Il costo a Pescara è oggi rappresentato dall’attuale localizzazione sparpagliata sul territorio, tra viale Bovio, via Raffaello, piazza Unione e via Passolanciano, una distribuzione che ci costringe a sborsare più di un milione di euro l’anno in locazioni. Il nostro problema, dunque, non è la doppia sede istituzionale, ma la sua cattiva distribuzione, dunque è nostro compito non certo cancellare gli uffici di Pescara, ma piuttosto accelerare il processo di dismissione e razionalizzazione dei costi sostenuti. La scelta della doppia sede, quella de L’Aquila e quella di Pescara, ha un significato istituzionale che, proprio nel periodo di riordino delle Province, andrebbe esaltato, anziché mortificato, ossia quello di unire il mare e la montagna, garantendo servizi su entrambi i fronti. Ma è evidente che la sede di Pescara non è mai stata considerata un ‘problema’ dalla Regione Abruzzo, né mai lo sarà”.
Assegnazione posti al mercato sulla strada-parco: Santilli, “Nessun ambulante è rimasto escluso”
“Nessun commerciante ambulante è rimasto escluso dalla procedura di riassegnazione dei posti al mercato sulla strada-parco: tutti gli ambulanti già titolari di un posto sono stati ricompresi, e quegli operatori che mesi fa sono stati esclusi in quanto morosi se regolarizzeranno la propria posizione saranno tranquillamente inseriti. E’ dunque assolutamente falso quanto riportato stamane da un quotidiano sulla presunta esclusione di 27 operatori”. Lo ha detto l’assessore al Commercio Gianni Santilli in riferimento a quanto pubblicato stamane in merito alla presunta esclusione di alcuni ambulanti dal mercato sulla strada-parco. “La notizia è assolutamente infondata – ha detto Santilli – Nella fase di riorganizzazione del mercato abbiamo rieffettuato un bando, pubblicato e regolarmente notificato nei mesi scorsi. Appena ieri pomeriggio siamo stati impegnati nella fase della riassegnazione delle postazioni e non abbiamo registrato alcuna lamentela, proprio perché tutti hanno avuto regolarmente la propria collocazione. Non ci sono 27 operatori esclusi, e peraltro le uniche esclusioni sono avvenute mesi fa, e riguardavano ambulanti che per anni non avevano pagato l’imposta comunale per la bancarella. Tuttavia, consapevoli che molti non hanno pagato non per cattiva volontà, ma semplicemente per quella crisi che sta colpendo tutte le famiglie e che quindi ha creato una difficoltà oggettiva, abbiamo addirittura studiato una modifica al Regolamento comunale, approvata anche in Consiglio comunale, che consente a coloro che si mettono in regola con i versamenti, saldando il pregresso, di essere riammessi nelle graduatorie e di vedersi riassegnata una postazione. Non basta: consideriamo che oggi al mercato della strada-parco abbiamo ancora 12 posti vuoti, e cinque di essi, tre alimentari, due di frutta e verdura, verranno rimessi a bando proprio per individuare degli ambulanti interessati. Dunque smentisco categoricamente la polemica odierna, assolutamente infondata”.
mercoledì 26 settembre 2012
9 appuntamenti per scoprire ‘I luoghi identitari di Pescara’
“Nove appuntamenti per scoprire i ‘luoghi identitari di Pescara – città senza rughe’, nove luoghi che, attraverso visite guidate da esperti, docenti, appassionati e professionisti, ci permetteranno di scoprire eventi inediti su quelli che sono i siti della storia di Pescara, le località più caratteristiche, dall’Aurum al borgo Pineta a Borgo Marino nord. E’ l’iniziativa assunta dall’amministrazione comunale di Pescara per celebrare e aderire alle Giornate Europee del Patrimonio 2012, previste per il prossimo 29 e 30 settembre, ma che nel capoluogo adriatico ci accompagneranno per quattro fine settimana sino a dicembre”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare l’iniziativa ‘Pescara e i suoi luoghi identitari’. Presenti il consigliere comunale Licio Di Biase, responsabile del progetto ‘Real Piazza’, Antonello De Berardinis, Direttore dell’Archivio di Stato, e Angela Appignani. “A Pescara – ha spiegato l’assessore Porcaro – grazie alla collaborazione stretta tra l’amministrazione comunale e l’Archivio di Stato, siamo riusciti a creare un percorso sulle ‘Giornata del Patrimonio’, un itinerario culturale alla scoperta della ‘città senza rughe’. Partiremo il 30 settembre, come nel resto d’Europa, con la visita all’Aurum, alle 10, alla riscoperta dei suoi elementi architettonici, per poi passare ad altri luoghi, alcuni noti, alcuni meno, sempre con delle ‘guide’, dei ciceroni d’eccezione. Fra tali siti ci sarà, ad esempio, la Chiesa del Carmelo, l’unico elemento architettonico rimasto della Real Piazza, chiusa al pubblico in quanto compresa all’interno della Questura di Pescara e dunque visitabile solo con permessi speciali, e che invece per un giorno intero resterà aperta al pubblico grazie al consenso e alla collaborazione del questore Passamonti”. “Sono a Pescara dallo scorso primo giugno – ha detto De Berardinis – e, come prima misura, ci siamo attivati per diffondere la conoscenza del patrimonio del territorio di Pescara con lo scopo di portare l’architettura fuori dall’architettura. Le visite saranno affidate ad esperti che hanno condotto delle ricerche sui documenti dell’Archivio di Stato e per i luoghi più distanti abbiamo anche previsto la disponibilità di bus navetta”. “Si tratta – ha aggiunto Di Biase – di un evento importante per Pescara perché negli ultimi due anni abbiamo spesso parlato di 8 luoghi identitari della città e l’evento odierno è la logica conclusione di una ricerca andata avanti per molti anni. Ogni luogo che visiteremo ha una sua genesi e un suo sviluppo, spesso avvenuto in modo autonomo rispetto al resto del territorio, come avvenuto nella zona colli e a San Silvestro e in ogni occasione permetteremo ai cittadini di toccare con mano la storia. Penso alla Chiesa della Madonna dei Sette Dolori, la più antica della città, ma anche la piazzaforte, forse il luogo più affascinante, o Colle del Telegrafo, e poi i Palazzi fascisti dal ’28 in poi, o la Pineta che ha conosciuto il suo sviluppo dopo l’arrivo del Kursaal trasformato in distilleria, dal ’19 in poi”. La prima visita sarà l’Aurum, domenica 30 settembre, ore 10 a cura dell’architetto Piero Ferretti dell’Associazione ‘Italia Nostra’: incontro a Largo Gardone Riviera, esposizione con proiezione di immagini presso la Sala Tosti e poi visita all’edificio. Sabato 13 ottobre, ore 10, visita al rione Pineta con l’architetto Anita Boccuccia, Presidente dell’Associazione ‘Ville e Palazzi Dannunziani’: incontro dinanzi l’Aurum con percorso e visite alle ville d’epoca del rione. Domenica 14 ottobre, ore 10, visita guidata a Villa del Fuoco con lo storico Giovanni Cirillo, dell’Associazione ‘Villa del Fuoco’, dell’architetto Mario D’Urbano e dell’insegnante Paola Sereni: incontro presso la masseria dei D’Annunzio, in via Salara Vecchia, casa abitata da Gabriele e dalla duchessa di Gallese subito dopo le nozze e dove ebbe i natali il figlio Mario;
il percorso proseguirà con la visita alla chiesa ottocentesca di Madonna del Fuoco, dov’è sepolto il nonno adottivo di Gabriele, Antonio Francesco D’Annunzio; quindi visita alla Torretta dannunziana in via Raiale e per l’occasione sarà disponibile un bus navetta con partenza alle 9.15 da piazza Italia. Sabato 10 ottobre visita guidata a Pescara Real Piazza, l’area della vecchia Piazzaforte, con il professor Claudio Varagnoli e Licio Di Biase: incontro nel piazzale interno della Questura con l’apertura della seicentesca chiesetta di Santa Maria del Carmine a Rampigna, quindi visita agli elementi storici del perimetro della vecchia piazzaforte. Domenica 21 ottobre visita guidata a Borgo Marino nord, con il Presidente Andrea Iezzi e Alfredo Mantini del Comitato abruzzese per il Paesaggio: incontro presso l’ingresso del Parco di Villa de Riseis con la passeggiata tra le case del borgo abbandonato e l’incontro con Marino Frosciacchi, pescatore di memoria storica. Sabato 17 novembre visita guidata a Castellamare Colli con il professor Varagnoli e ancora Licio Di Biase; incontro sul sagrato della Madonna dei Sette Dolori con visita alla Basilica e al borgo settecentesco, visita al castelletto e alla filanda Giammaria, con trasporto bus-navetta. Domenica 18 novembre visita a Castellamare con il dottor Giorgio D’Orazio, presidente del Comitato Pilotti, del professor Carlo Pozzi e dello storico Enzo Fimiani: incontro in piazza Italia, dal Palazzo del Governo al Palazzo del Comune, toccando edifici vicini come il Liceo Classico D’Annunzio e la Camera di commercio. Sabato primo dicembre visita a Fontanelle con Licio Di Biase e il dottor Marco Di Giacomo, con incontro dinanzi alla chiesa di San Pietro Martire che ha inglobato la seicentesca cappella privata della famiglia Henrici-De Angelis. Infine domenica 2 dicembre visita a San Silvestro, con l’architetto Alfredo D’Ercole e il dottor Enzo D’Ascanio, con appuntamento in piazza San Silvestro, presentazione di un video sul borgo nella scuola e alle 12 visita della chiesa settecentesca di San Silvestro. Per prenotazioni o informazioni ci si può rivolgere al numero 330/504137, o inviare un fax al numero 085/4549724 o alla mail as-pe@beniculturali.it.
Sport integrato, presentato il Progetto Disinvolto
“Nasce anche a Pescara la ‘Rete di Associazioni e Impianti sportivi per lo sport integrato’, un network regionale che punterà al coordinamento e alla valorizzazione della pratica delle discipline sportive da parte dei portatori di disabilità, al fine di realizzare concretamente e realmente le pari opportunità. Perché lo sport rappresenta il vero superamento di tutte le differenze, delle discriminazioni, è il luogo per eccellenza in cui tutti si rimettono in gioco. Tutto questo è il ‘Progetto Disinvolto’, elaborato dal Centro Sportivo Educativo Nazionale e presentato quest’oggi in contemporanea in 12 Regioni diverse, un progetto che vedrà la presenza anche delle scuole, a partire, a Pescara, dall’Istituto ‘Marconi’”. Lo ha detto l’assessore all’Associazionismo Maria Grazia Palusci nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare l’iniziativa preparata con gli assessori allo Sport Nicola Ricotta e alle Politiche sociali Guido Cerolini, assente stamane per un appuntamento a Roma. Presenti anche il Presidente provinciale del Coni Enzo Imbastaro, Andrea Liberatore, Referente regionale del Progetto, e Pierluigi D’Angelo, Cip Provinciale.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Liberatore – è quello di far crescere la cultura dello sport per disabili, coinvolgendo associazioni, enti e Istituzioni, quale mezzo e strumento di inclusione nelle attività, ed è importante soprattutto la partecipazione degli studenti, proponendo anche un percorso sensoriale”. “Il Centro Sportivo Educativo Nazionale – ha spiegato l’assessore Palusci – già nello scorso luglio ha avviato un nuovo progetto, con il contributo dei fondi destinati all’inclusione nello sport delle persone con disabilità. Il progetto, della durata di 12 mesi, sarà attivato in 12 Regioni con l’obiettivo di aumentare la visibilità delle attività sportive a favore delle persone disabili attraverso la costituzione di una Rete nazionale che promuova lo sport integrato. Il Progetto Disinvolto – Promozione dei diritti e delle opportunità per favorire la piena inclusione sociale delle persone disabili nello sport – intende avviare un’attività innovativa sul piano sportivo ed educativo, affrontando il tema dell’integrazione tra disabili e non disabili mettendo in rete le migliori esperienze a carattere nazionale e valorizzandole in forma educativa e culturale. Il ‘fare insieme’ dedicandosi alla stessa passione attraverso la pratica dello sport integrato, che prevede l’inserimento della persona disabile all’interno di una squadra o di un team nel quale sono presenti anche atleti normodotati, in grado di svolgere in sintonia l’attività sportiva oppure di calibrare fasi specifiche di gara tra soggetti disabili.
Quattro le azioni principali previste: la realizzazione di un video della durata di 15 minuti per ogni sede regionale; la realizzazione di una mappatura delle attività sportive a favore dei portatori di handicap e degli impianti dove si svolgono; l’avvio di una ‘Consulta locale dello sport integrato’ e di una ‘Rete di Impianti sportivi per lo sport integrato’ con attività sportive nelle sedi; infine l’organizzazione e gestione di un evento finale, da svolgersi a Roma nel giugno 2013, con un seminario sul tema, il reporting dei protagonisti del progetto e la proiezione di 12 video-racconti realizzati. Infine è prevista una Giornata Nazionale dello sport integrato per sabato 2 marzo 2013 al quale saranno invitati a partecipare le palestre, gli impianti sportivi, le realtà di settore e le Istituzioni per una grande festa dello sport e della solidarietà che metta al centro la promozione dei diritti e delle opportunità per favorire la piena inclusione sociale delle persone disabili”. A Pescara le Associazioni invitate alla Rete sono Asd Orione Pescara, nuoto disabili pre-agonistica e agonistica; Asd Circolo Scherma Flaiano Pescara – scherma in carrozzina, preagonistica e agonistica Fis; Asd Sconvolts Pescara, Hockey in carrozzina; Asd Quadrifoglio Team Pescara, Karate con atleti disabili, normodotati e attività sportive integrate; Asd Lady Sonia, Scuola di ballo per atleti disabili e normodotati; World Activity Club, Attività acquatiche con inclusione di persone con disabilità; Centro sportivo Yale, attività sportive pluridisciplinari con l’inserimento di persone disabili; Svagamente, associazione di promozione sociale e culturale; Judo Kai Sakura Pescara, judo e arti marziali con l’inserimento di persone disabili in gruppi integrati; Diapason Onlus, Cooperativa sociale Montesilvano; Asd Parco De Riseis Pescara, Calcio A 5 con persone disabili; Asd Dynamic Karate Termoli, karate con l’inserimento di persone disabili in gruppi integrati.
Quattro le azioni principali previste: la realizzazione di un video della durata di 15 minuti per ogni sede regionale; la realizzazione di una mappatura delle attività sportive a favore dei portatori di handicap e degli impianti dove si svolgono; l’avvio di una ‘Consulta locale dello sport integrato’ e di una ‘Rete di Impianti sportivi per lo sport integrato’ con attività sportive nelle sedi; infine l’organizzazione e gestione di un evento finale, da svolgersi a Roma nel giugno 2013, con un seminario sul tema, il reporting dei protagonisti del progetto e la proiezione di 12 video-racconti realizzati. Infine è prevista una Giornata Nazionale dello sport integrato per sabato 2 marzo 2013 al quale saranno invitati a partecipare le palestre, gli impianti sportivi, le realtà di settore e le Istituzioni per una grande festa dello sport e della solidarietà che metta al centro la promozione dei diritti e delle opportunità per favorire la piena inclusione sociale delle persone disabili”. A Pescara le Associazioni invitate alla Rete sono Asd Orione Pescara, nuoto disabili pre-agonistica e agonistica; Asd Circolo Scherma Flaiano Pescara – scherma in carrozzina, preagonistica e agonistica Fis; Asd Sconvolts Pescara, Hockey in carrozzina; Asd Quadrifoglio Team Pescara, Karate con atleti disabili, normodotati e attività sportive integrate; Asd Lady Sonia, Scuola di ballo per atleti disabili e normodotati; World Activity Club, Attività acquatiche con inclusione di persone con disabilità; Centro sportivo Yale, attività sportive pluridisciplinari con l’inserimento di persone disabili; Svagamente, associazione di promozione sociale e culturale; Judo Kai Sakura Pescara, judo e arti marziali con l’inserimento di persone disabili in gruppi integrati; Diapason Onlus, Cooperativa sociale Montesilvano; Asd Parco De Riseis Pescara, Calcio A 5 con persone disabili; Asd Dynamic Karate Termoli, karate con l’inserimento di persone disabili in gruppi integrati.
Chiusura del traffico per Pescara-Palermo: Fiorilli e Santilli, “Scarsi disagi alla circolazione”
“Ha prodotto scarsi disagi sul traffico la chiusura odierna al traffico di Porta Nuova per consentire lo svolgimento della partita del Pescara contro il Palermo: la Polizia municipale ha infatti deciso di posticipare di un’ora, ossia alle 17.30, la chiusura alle auto della zona cuscinetto, ossia l’isola più ampia compresa tra via Mazzarino, viale Pindaro, via della Bonifica, riviera sud e via D’Avalos, e soprattutto alle 18.35, una volta iniziato l’incontro, viale Marconi è stata riaperta al traffico per far defluire la viabilità. Lo stesso asse viario verrà richiuso 15 minuti prima della fine della partita per garantire il tranquillo deflusso dei tifosi. Purtroppo, ovviamente, a risentire in modo pesante, anche oggi, dei provvedimenti di divieto in mezzo alla settimana sono stati i commercianti di viale Pepe, che si sono visti ‘isolati’ dal resto della città già dalle 12 di oggi, e alcuni hanno scelto di non riaprire le serrande nel pomeriggio. E per quei commercianti che chiederemo, ancora, al Cosp la possibile revisione di provvedimenti tanto restrittivi in occasione di incontri di calcio non a rischio”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli che con l’assessore al Commercio Gianni Santilli ha seguito oggi lo svolgimento delle operazioni di sicurezza in occasione della partita di serie A. “Già ieri alle 13 – hanno specificato gli assessori Fiorilli e Santilli – sono stati installati i betafence sul lato sud di viale Pepe, la corsia di marcia monti-mare nel tratto compreso tra via Marconi e via D’Avalos.
Solo oggi però sono scattati gli interventi più incisivi e preoccupanti: alle 12 è partito come previsto il divieto di transito, sosta e fermata nella ‘zona rossa’, ossia in via Pepe, su entrambi i lati, da via Marconi a via D’Avalos; in via Marconi, parcheggio antistante il circolo tennis, entrambi i lati, da via Pepe a via Elettra; in via Elettra, su entrambi i lati di marcia, da via Marconi a via Riccitelli; e infine in via D’Avalos, da via Pepe sino a via della Pineta. E ovviamente tale provvedimento ha penalizzato gli operatori commerciali della zona che si sono visti, inevitabilmente isolati in mezzo alla settimana, dunque in un giorno lavorativo, quando i cittadini comunque escono per lavoro, studio o tempo libero. E alcuni hanno scelto di non riaprire le serrande nel pomeriggio. L’amministrazione comunale condivide oggi il disagio di quei commercianti che facciamo nostro e che porteremo all’esame del Gos e del Cosp, per chiedere provvedimenti meno restrittivi in occasione di partite non a rischio. Intanto la Polizia municipale ha deciso di posticipare di un’ora, ossia alle 17.30 anziché le 16.30, l’introduzione dei divieti della ‘zona cuscinetto’ ossia la chiusura al traffico dell’isola più ampia, compresa all’interno del perimetro costituito da via Mazzarino, via Tibullo, viale Pindaro, via della Bonifica, via Nazionale Adriatica sud, viale Primo Vere, lungomare Cristoforo Colombo, viale Pepe (tra il lungomare e via D’Avalos), e la stessa via D’Avalos. Le strade che costituiscono il perimetro, come via D’Avalos e via Mazzarino, sono rimaste sempre transitabili, dunque anche gli esercizi commerciali pubblici sono stati assolutamente raggiungibili; le aree all’interno sono invece rimaste accessibili a residenti, che come sempre hanno dovuto esibire il libretto di circolazione, e agli autorizzati dalla Pescara Calcio, muniti di accreditamento. Tuttavia l’aver ritardato di un’ora le chiusure, ha agevolato quanti hanno potuto far ritorno a casa senza problemi, e soprattutto ha ridotto i disagi sulla viabilità. Non solo: durante l’incontro di calcio, ossia alle 18.35, la strada è stata anche riaperta al traffico per non creare congestionamenti in via Marconi e via della Pineta, salvo richiudere l’asse 15 minuti. Hanno funzionato poi i servizi all’interno dell’area stadio – hanno proseguito gli assessori - In viale Pepe, via Elettra e in tutte le altre traverse è stata categoricamente vietata la presenza di qualunque genere di bancarella o ambulante. L’area circoscritta per le attività di controllo e di filtraggio per ragioni di pubblica sicurezza impartita dal Gos non ha infatti consentito alcuna attività di vendita, proprio per contrastare l’eventuale presenza di abusivi. E i controlli sono stati rigorosi e severissimi. Intanto, superato anche l’appuntamento odierno, dovrà finalmente riunirsi il Cosp per verificare la possibile revisione delle rigide misure adottate lo scorso 8 agosto, per consentire a Pescara di respirare e vivere veramente come una festa gli appuntamenti con il calcio della serie A, senza danneggiare o penalizzare, per un anno intero, i residenti e gli operatori commerciali di Porta Nuova ai quali esprimiamo la piena solidarietà dell’amministrazione comunale e la volontà di studiare misure che sappiano mediare tra le necessità del territorio e il bisogno di sicurezza legato a grandi eventi come le partite della serie A”.
Il Cal ha deciso: Pescara va con Chieti e L’Aquila con Teramo
“Il Comitato per le Autonomie locali ha emesso oggi il proprio verdetto: con 8 voti su 20 componenti, dunque a maggioranza, è passata la proposta di riordino delle Province con la riduzione da 4 a 2, ossia L’Aquila e Teramo da un lato, Pescara e Chieti dall’altra. Ovviamente si tratta di un parere consultivo, ma importante, che verrà trasmesso ora al Consiglio regionale che, a sua volta, dovrà assumere la propria decisione nel merito per trasmetterla, entro 20 giorni, all’esame del Governo. Purtroppo non è passata la proposta che avevo personalmente avanzato con il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, ossia la costituzione della Provincia Appennino-Adriatica, con la fusione di Pescara, Chieti e Teramo, e con L’Aquila indipendente, tuttavia è stato ribadito in modo forte e inequivocabile che, con il nuovo assetto, comunque sarà Pescara a rivestire il ruolo di capoluogo di provincia in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 4 bis della legge di riordino, che assegna tale carica alla città con la popolazione più numerosa, dunque, al capoluogo adriatico”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando l’esito della votazione odierna del Cal, riunitasi oggi nella Sala consiliare del Comune di Pescara.
“Purtroppo, come previsto, non siamo riusciti ad arrivare al voto con una posizione unanime – ha commentato il sindaco Albore Mascia – nonostante il dibattito ampio, approfondito e lungo che ha anticipato il voto. Anche oggi, e forse era inevitabile, ha prevalso il bisogno di difendere l’autonomia dei singoli territori, che però si è scontrato contro quella legge che, senza se e senza ma, impone il taglio delle Province che per l’Abruzzo andavano ridotte da 4 a 2 e non a 3, come molti si sono ostinati di nuovo a suggerire o chiedere. Comprendo personalmente i timori di vedere territori desertificati, a fronte di una Spending Review in cui la riduzione delle Province sembra essere solo il preludio di provvedimenti ben più impattanti e che potrebbero determinare la chiusura di altri uffici pubblici, come Prefetture, questure, Tribunali e altro ancora, in nome di quel risparmio che però potrebbe tradursi nel sacrificio di posti di lavoro e del relativo indotto. Quei timori, sia chiaro, sono anche i miei, e per tale ragione ho continuato a difendere, ancora oggi, la tesi della creazione della grande provincia Appennino-Adriatica, dimensionata in modo tale da diventare vera forza economica dell’Abruzzo, senza nulla togliere a L’Aquila il cui ruolo comunque non è mai stato messo in discussione, e in realtà anche L’Aquila avrebbe tratto giovamento da tale riassetto.
La proposta mia e del Presidente Testa ha una ratio ben precisa, ovvero mira all’accorpamento per aree omogenee dei nostri territori, da una parte la fascia montana, dall’altra quella costiera, creando un unico grande territorio che avrebbe avuto un ruolo di polo d’attrazione per il traffico merci e quello turistico, dotato di ogni genere di infrastruttura, soprattutto un territorio forte dal punto di vista economico potendo contare sulla presenza di qualunque genere di attività imprenditoriale. E soprattutto tale soluzione avrebbe scongiurato scongiurare il pericolo di un esodo di massa di decine di piccoli comuni del teramano verso le Marche, paradossalmente più vicine dal punto di vista puramente chilometrico rispetto a L’Aquila stessa. Ma di fatto la nostra proposta si è scontrata contro quella degli amici di Chieti, che hanno difeso invece l’autonomia di Chieti, de L’Aquila, proponendo la fusione tra Teramo e Pescara; e si è scontrata contro gli amici teramani che, di contro, hanno proposto l’autonomia de L’Aquila, di Teramo, con l’accorpamento dei comuni dell’area Vestina, e poi la fusione tra Chieti e Pescara. A fronte di tali posizioni ho ricordato oggi, in aula, che il Consiglio comunale di Pescara aveva votato due ordini del giorno, ossia quello proposto dal Pdl, e il secondo di una fusione L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti, rispettando quanto previsto dalla norma circa l’attribuzione del ruolo di capoluogo di provincia comunque a Pescara”. Dopo due ore di dibattito e interventi, il Presidente del Cal Del Corvo ha posto in votazione le cinque proposte sul Tavolo: la prima, quella del Pdl di Pescara, ossia la riduzione a due Province, da una parte L’Aquila e dall’altra Pescara-Teramo-Chieti, ha avuto 2 voti a favore, quelli del sindaco Albore Mascia e del Presidente Testa. La seconda proposta, ossia la fusione L’Aquila-Teramo, e Pescara-Chieti, ha riscosso 8 voti a favore, tra cui quello del sindaco de L’Aquila Massimo Cialente e del sindaco di Penne Rocco D’Alfonso. La terza proposta, ossia la riduzione a tre Province, L’Aquila, Chieti, e Pescara-Teramo, ha ricevuto 5 voti, tra cui quelli del Presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio e del sindaco di Chieti Di Primio. La quarta proposta, ancora una riduzione a tre Province, L’Aquila, Teramo e area Vestina, e Pescara-Chieti, ha ricevuto 2 voti a favore, tra cui quello del sindaco di Teramo Brucchi. Infine la quinta proposta, presentata oggi dal sindaco di Pineto Monticelli, inerente la creazione di una Provincia Unica regionale, ha ricevuto un solo voto a favore, quello dello stesso Monticelli. Il Presidente del Cal Del Corvo si è astenuto, mentre il Presidente della Provincia di Teramo Catarra aveva giustificato la propria assenza dai lavori del Cal. “Come ha puntualizzato il Presidente Del Corvo – ha detto il sindaco Albore Mascia – oggi il Cal ha espresso, come previsto dalla normativa, il proprio parere consultivo e per 8 voti a favore è passata la proposta di L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara. La delibera, che sarà complessa e con molti allegati, andrà ora al Consiglio regionale che dovrà votare a sua volta, e per tale ragione in realtà il nostro impegno come amministratori non è concluso. Pescara continuerà ancora a difendere l’idea dell’Appennino-Adriatica, ma soprattutto continueremo a vigilare sulle decisioni della Regione che non potranno né dovranno penalizzare o mortificare in alcun modo il ruolo di Pescara, che comunque sarà capoluogo della futura Provincia, senza alcun campanilismo, ma semplicemente rispettando la normativa. E peraltro ritengo importante che oggi la votazione sia avvenuta nella sala consiliare del Comune di Pescara che di fatto è la seconda sede istituzionale della Regione Abruzzo, la quale ora avrà tempi stretti, ma il lavoro sarà comunque agevolato dallo straordinario impegno del Cal che ha già effettuato tutte le audizioni preliminari di cui dovrà solo prendere atto. Personalmente ringrazio anche il Presidente Del Corvo che, come auspicato, ha saputo garantire i lavori del Cal mantenendo sempre una posizione di assoluta imparzialità e obiettività”.
La proposta mia e del Presidente Testa ha una ratio ben precisa, ovvero mira all’accorpamento per aree omogenee dei nostri territori, da una parte la fascia montana, dall’altra quella costiera, creando un unico grande territorio che avrebbe avuto un ruolo di polo d’attrazione per il traffico merci e quello turistico, dotato di ogni genere di infrastruttura, soprattutto un territorio forte dal punto di vista economico potendo contare sulla presenza di qualunque genere di attività imprenditoriale. E soprattutto tale soluzione avrebbe scongiurato scongiurare il pericolo di un esodo di massa di decine di piccoli comuni del teramano verso le Marche, paradossalmente più vicine dal punto di vista puramente chilometrico rispetto a L’Aquila stessa. Ma di fatto la nostra proposta si è scontrata contro quella degli amici di Chieti, che hanno difeso invece l’autonomia di Chieti, de L’Aquila, proponendo la fusione tra Teramo e Pescara; e si è scontrata contro gli amici teramani che, di contro, hanno proposto l’autonomia de L’Aquila, di Teramo, con l’accorpamento dei comuni dell’area Vestina, e poi la fusione tra Chieti e Pescara. A fronte di tali posizioni ho ricordato oggi, in aula, che il Consiglio comunale di Pescara aveva votato due ordini del giorno, ossia quello proposto dal Pdl, e il secondo di una fusione L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti, rispettando quanto previsto dalla norma circa l’attribuzione del ruolo di capoluogo di provincia comunque a Pescara”. Dopo due ore di dibattito e interventi, il Presidente del Cal Del Corvo ha posto in votazione le cinque proposte sul Tavolo: la prima, quella del Pdl di Pescara, ossia la riduzione a due Province, da una parte L’Aquila e dall’altra Pescara-Teramo-Chieti, ha avuto 2 voti a favore, quelli del sindaco Albore Mascia e del Presidente Testa. La seconda proposta, ossia la fusione L’Aquila-Teramo, e Pescara-Chieti, ha riscosso 8 voti a favore, tra cui quello del sindaco de L’Aquila Massimo Cialente e del sindaco di Penne Rocco D’Alfonso. La terza proposta, ossia la riduzione a tre Province, L’Aquila, Chieti, e Pescara-Teramo, ha ricevuto 5 voti, tra cui quelli del Presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio e del sindaco di Chieti Di Primio. La quarta proposta, ancora una riduzione a tre Province, L’Aquila, Teramo e area Vestina, e Pescara-Chieti, ha ricevuto 2 voti a favore, tra cui quello del sindaco di Teramo Brucchi. Infine la quinta proposta, presentata oggi dal sindaco di Pineto Monticelli, inerente la creazione di una Provincia Unica regionale, ha ricevuto un solo voto a favore, quello dello stesso Monticelli. Il Presidente del Cal Del Corvo si è astenuto, mentre il Presidente della Provincia di Teramo Catarra aveva giustificato la propria assenza dai lavori del Cal. “Come ha puntualizzato il Presidente Del Corvo – ha detto il sindaco Albore Mascia – oggi il Cal ha espresso, come previsto dalla normativa, il proprio parere consultivo e per 8 voti a favore è passata la proposta di L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara. La delibera, che sarà complessa e con molti allegati, andrà ora al Consiglio regionale che dovrà votare a sua volta, e per tale ragione in realtà il nostro impegno come amministratori non è concluso. Pescara continuerà ancora a difendere l’idea dell’Appennino-Adriatica, ma soprattutto continueremo a vigilare sulle decisioni della Regione che non potranno né dovranno penalizzare o mortificare in alcun modo il ruolo di Pescara, che comunque sarà capoluogo della futura Provincia, senza alcun campanilismo, ma semplicemente rispettando la normativa. E peraltro ritengo importante che oggi la votazione sia avvenuta nella sala consiliare del Comune di Pescara che di fatto è la seconda sede istituzionale della Regione Abruzzo, la quale ora avrà tempi stretti, ma il lavoro sarà comunque agevolato dallo straordinario impegno del Cal che ha già effettuato tutte le audizioni preliminari di cui dovrà solo prendere atto. Personalmente ringrazio anche il Presidente Del Corvo che, come auspicato, ha saputo garantire i lavori del Cal mantenendo sempre una posizione di assoluta imparzialità e obiettività”.
Ici 2008, scattano i controlli dell’Ufficio Tributi del Comune
“Scattano i controlli dell’Ufficio Tributi del Comune di Pescara sui versamenti Ici 2008 e partono ben 3mila 800 avvisi di accertamento: le prime 500 cartelle sono già state inviate via posta e completeremo le procedure entro la seconda metà di ottobre, per il recupero di una somma superiore a 1milione 300mila euro.
In alcuni casi si tratta di utenti che hanno evaso completamente l’imposta, ma in diversi casi si tratta di contribuenti che, inconsapevolmente, sono stati indotti in errore da una modifica capestro del Regolamento Ici, operata nel 2008 dalla precedente amministrazione comunale, e che di fatto ha ridotto all’osso le possibilità di applicazione dell’aliquota agevolata, cioè l’esenzione, sulle cosiddette pertinenze, ovvero garage o magazzini, o ha introdotto l’obbligo di una dichiarazione per beneficiare delle aliquote agevolate, obbligo però sconosciuto a molti cittadini. In realtà molti di questi utenti si troveranno a pagare cartelle di importi minimi, 30, 40 o 50 euro, ma sicuramente in questo periodo di crisi non sarà comunque facile o agevole fronteggiare i nuovi impegni. Gli uffici dell’amministrazione comunale sono comunque aperti e disponibili a fornire ogni genere di supporto e chiarimento agli utenti che ne avessero necessità”.
Lo ha ufficializzato l’assessore ai Tributi Massimo Filippello nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare l’avvio dell’invio di 3mila 800 avvisi di accertamento inerenti il pagamento dell’Ici nel 2008. “Ovviamente prima delle prescrizioni – ha spiegato l’assessore Filippello – i nostri uffici hanno avviato i controlli sui pagamenti dell’Ici 2008 e, in parte, del 2007 e purtroppo è subito emersa una problematica determinata da una modifica regolamentare che molti cittadini non conoscevano e che quindi li ha indotti in errore.
Ossia, sino al 2007, i cittadini usufruivano dell’aliquota agevolata Ici, ovvero l’esenzione, per l’abitazione principale e per una pertinenza, come garage o magazzino, senza limitazioni di sorta;
dal primo gennaio 2008 la precedente amministrazione di centro-sinistra ha però introdotto un limite scellerato e di proporzioni enormi, ossia ha imposto che le pertinenze ricadenti nelle categorie C2, C6 e C7, per poter beneficiare dell’aliquota agevolata, dovevano ricadere nello stesso foglio e nella stessa particella dell’abitazione principale, ossia
dovevano trovarsi nello stesso edificio della casa di pertinenza. In altre parole è stata introdotta una norma molto restrittiva di cui però molti cittadini erano all’oscuro, e hanno beneficiato dell’esenzione mentre avrebbero dovuto pagare un’imposta del 7 per mille su quelle pertinenze che fisicamente non si trovavano nello stesso edificio dell’abitazione principale.
E oggi, purtroppo, tocca alla nostra amministrazione procedere con il recupero di quelle somme incolpevolmente non versate, né sono ipotizzabili ricorsi contro tale procedura, visto che esistono diverse sentenze della Commissione tributaria regionale favorevoli alla riscossione”.
“Altra problematica ha interessato la disciplina delle aliquote agevolate – ha proseguito il dirigente Marco Scorrano –: nel 2008 sono state introdotte due aliquote agevolate, una al 3,50 per mille per i comodati d’uso gratuito e le locazioni a canone concordato; l’altra del 6 per mille per gli immobili locati a canone libero e gli immobili strumentali di categoria C, ossia botteghe e laboratori.
Tuttavia l’articolo 6 del Regolamento imponeva che, per poter usufruire di quelle aliquote agevolate, il contribuente doveva comunque presentare, entro il 31 luglio, una dichiarazione su moduli del Comune, e chi non l’ha fatto non aveva più diritto a tali agevolazioni pur avendone i requisiti.
Complessivamente gli avvisi di accertamento calcolati, emessi e prodotti sono più di 3mila 800, su 68mila contribuenti Ici, per un importo di poco superiore a 1milione 300mila euro; ieri sono stati postalizzati i primi 500 avvisi e completeremo gli invii entro la seconda metà di ottobre.
Ovviamente i cittadini avranno a disposizione tutti gli strumenti per chiedere chiarimenti all’amministrazione telefonando al numero unico 085/4283800, o all’indirizzo mail ufficio.ici@comune.pescara.it o imu@comune.pescara.it, o ancora inviando un fax al numero 085/4224315”.
“Intanto – ha ripreso l’assessore Filippello - siamo in grado di rendicontare le attività svolte sino a oggi: per l’Ici avevamo un obiettivo di contrasto dell’evasione di 1milione 500mila euro; oggi, tra imposte, sanzioni e interessi abbiamo raggiunto l’obiettivo del 2012, sforandolo in eccesso di 1milione 300mila euro, e per fine anno pensiamo di incamerare, complessivamente, 3milioni di euro. Per la Tarsu: avevamo previsto un incasso di 2milioni 700mila euro e invece a oggi siamo arrivati già a 3milioni di euro e per fine anno contiamo di arrivare a 3milioni e mezzo di euro.
La nostra filosofia è stata quella di far pagare tutti per mantenere basse le aliquote, andando incontro al cittadino onesto, ad esempio consentendo la dilazione dei pagamenti. Pensiamo che oggi è stata firmata la 493a pratica di ratificazione dei pagamenti, a dimostrazione che i contribuenti hanno effettivamente delle difficoltà: infatti nel 2010 sono stati emessi 134 provvedimenti di dilazione dei pagamenti; nel 2011 i provvedimenti sono stati 697. Per quanto riguarda l’Imu, ricordo che nel prossimo fine settimana, ossia il 30 settembre-1 ottobre, c’è la scadenza per la dichiarazione circa la modifica di alcune posizioni,
che devono presentare coloro che hanno mutato alcune condizioni, ovvero hanno acquistato un nuovo immobile o non hanno più figli a carico. Purtroppo a oggi il modulo necessario, che dev’essere approvato con Decreto ministeriale, non è ancora stato approvato, quindi non è ancora disponibile, dunque è ipotizzabile una proroga al 31 dicembre 2012. Infine possiamo oggi ipotizzare che, i proprietari di abitazione principale, che hanno scelto di pagare l’Imu a tre rate anziché due, sono appena 3mila contribuenti su 38mila, dunque una percentuale minima che ci darà un incasso non superiore ai 500mila euro”.
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