martedì 5 marzo 2013
CALCIO: IL PADRE DI SCULLI COINVOLTO IN UN'INCHIESTA SULLA 'NDRANGHETA
Una delle 20 ordinanze emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria nell'operazione contro le cosche Morabito e Aquino della 'ndrangheta riguarda Francesco Sculli, padre di Giuseppe Sculli, il calciatore cresciuto nelle giovanili della Juventus e attualmente in forza al Pescara.
Sculli ha giocato in varie società della massima serie, tra cui Lazio, Genoa e Chievo Verona.
Francesco Sculli, funzionario del Comune di Bruzzano Zeffirio (Rc), è il genero del boss Giuseppe Morabito, detto "u tiradrittu".
L'AQUILA: CONFCOMMERCIO, "SALDI DISASTROSI, -50%"
"Potremmo sintetizzare la conclusione dei saldi iniziati lo scorso 5 gennaio con un -50% rispetto al 2012 che non fu certo un anno brillante sotto il profilo commerciale".
È questo il grido di allarme lanciato da Confcommercio L'Aquila, dal direttore Celso Cioni e il presidente Roberto Donatelli, che tirano le somme su periodo appena terminato e polemizzano su chi ha espresso il proprio parere prima del tempo l'andamento delle svendite.
"Nei giorni immediatamente successivi al loro inizio si sono accavallati molti e prematuri commenti sul loro andamento rilasciati, spesso improvvidamente, sia da operatori che talvolta da autorevoli esponenti di associazioni di categoria che si affrettavano allora, sotto la spinta di tanti riflettori accesi per l’occasione, a rilasciare commenti fiduciosi e addirittura ottimistici - affermano - Noi, in quei giorni, abbiamo preferito aspettare in silenzio perché l’esperienza ci ha insegnato che i bilanci si fanno alla fine del periodo dei saldi".
"E oggi crediamo sia giunto il momento di tirare le somme per dire, sulla scorta dei dati, che mai bilancio fu più negativo, deludente ed amaro - spiegano - È almeno un 50 per cento in meno che non ha guardato in faccia quasi nessuno e niente in un clima di consumi da gelata siberiana".
"Insomma, alla cabala dei saldi ha vinto solo il generale inverno - polemizzano - Abbiamo da tempo richiesto presso le sedi opportune, verbalizzando, di rivedere a tutto tondo i vituperati 'studi di settore' e ci auguriamo che si provveda in tal senso".
"Ci auguriamo che le nostre richieste saranno in tal senso accolte, altrimenti oltre al danno dovremo contabilizzare anche la beffa", concludono.
lunedì 4 marzo 2013
Sebastiani resta una risorsa, comunque vada il campionato
Dopo l'ennesima sconfitta, il presidente Daniele Sebastiani ha esonerato anche Bergodi, il suo ex compagno di scuola, dopo che il primo trainer della stagione, Stroppa, aveva deciso di andarsene da solo.
Ci sono molti contestatori, ora, che vogliono addirittura che se ne vada.
Non dimentichiamoci però i 13-15 anni di sofferenze che i tifosi biancazzurri hanno attraversato dopo aver letteralmente cacciato Scibilia.
Sebastiani , insieme ad altri imprenditori, ha fatto risalire la squadra dalla C1-Prima Divisione alla serie A.
E' ancora recente il ricordo di giugno scorso, con la conquista del primo posto del campionato di serie B e una stagione esaltante.
Poi Zeman se n'è andato, c'è stata una squadra da ricostruire, tanti giocatori sono arrivati e tanti sono partiti.
Forse la squadra non è stata costruita molto bene, c'è da prenderne atto.
Non si può dire però che Sebastiani non abbia speso bei quattrini per farla, nè che non ci abbia messo l'impegno.
Sta per utilizzare il terzo allenatore della stagione, nella speranza di smuovere le acque, e ha contattato allenatori come Delio Rossi e Galeone, che gli hanno detto no.
A fronte della cessione di Verratti e degli introiti dei diritti tv, degli abbonamenti, degli sponsors e quant'altro, deve affrontare spese non certo leggere per gli stipendi di una trentina di giocatori. Ha speso quattro milioni di euro circa per Vukusic, che poi non è stato all'altezza delle aspettative. Paga 550 000 euro l'anno ad un certo Modesto, che si è rivelato tale anche sul campo. Si aggiungano poi tante altre spese che un club deve affrontare (spostamenti, ristoranti, alberghi per le trasferte, iscrizione al campionato etc etc.)
Qual è la colpa dei soci della Pescara Calcio capeggiati da Sebastiani? Quella di non aver fatto debiti, causando il fallimento del club?
Stiamo tutti calmi e ricordiamoci che solo pochi anni fa avevamo una squadra fallita, con il curatore fallimentare che cercava di risolvere la situazione.
Ci sono molti contestatori, ora, che vogliono addirittura che se ne vada.
Non dimentichiamoci però i 13-15 anni di sofferenze che i tifosi biancazzurri hanno attraversato dopo aver letteralmente cacciato Scibilia.
Sebastiani , insieme ad altri imprenditori, ha fatto risalire la squadra dalla C1-Prima Divisione alla serie A.
E' ancora recente il ricordo di giugno scorso, con la conquista del primo posto del campionato di serie B e una stagione esaltante.
Poi Zeman se n'è andato, c'è stata una squadra da ricostruire, tanti giocatori sono arrivati e tanti sono partiti.
Forse la squadra non è stata costruita molto bene, c'è da prenderne atto.
Non si può dire però che Sebastiani non abbia speso bei quattrini per farla, nè che non ci abbia messo l'impegno.
Sta per utilizzare il terzo allenatore della stagione, nella speranza di smuovere le acque, e ha contattato allenatori come Delio Rossi e Galeone, che gli hanno detto no.
A fronte della cessione di Verratti e degli introiti dei diritti tv, degli abbonamenti, degli sponsors e quant'altro, deve affrontare spese non certo leggere per gli stipendi di una trentina di giocatori. Ha speso quattro milioni di euro circa per Vukusic, che poi non è stato all'altezza delle aspettative. Paga 550 000 euro l'anno ad un certo Modesto, che si è rivelato tale anche sul campo. Si aggiungano poi tante altre spese che un club deve affrontare (spostamenti, ristoranti, alberghi per le trasferte, iscrizione al campionato etc etc.)
Qual è la colpa dei soci della Pescara Calcio capeggiati da Sebastiani? Quella di non aver fatto debiti, causando il fallimento del club?
Stiamo tutti calmi e ricordiamoci che solo pochi anni fa avevamo una squadra fallita, con il curatore fallimentare che cercava di risolvere la situazione.
Pescara-Udinese 0-1, esonerato Bergodi
Un discreto Pescara cede ad un'altrettanto coriacea Udinese, che si aggiudica tutta la posta in palio grazie ad una incursione di Di Natale e al suo goal numero 150 in serie A.
Dopo un avvio deciso del Pescara, di Natale viene servito in profondità da Muriel. Il folletto campano si destreggia bene tra quattro difensori più il portiere, e la cosa singolare è che tutti i cinque se non sei biancazzurri coinvolti contribuiscono a farlo segnare, in una fiera degli errori quasi comica. Blasi ad esempio, tornato in difesa, effettua un retropassaggio al portiere (tra l'altro vietato dal regolamento) invece di spazzare, Pelizzoli non trattiene, infine Romagnoli non respinge il tiro di Di Natale che ringrazia e festeggia.
Non succede poi molto nel primo tempo: dopo un palo di Muriel al 28', ci sono da segnalare un tiro di Cascione alto sulla traversa ed un colpo di testa in area di Abbruscato, a concretizzare un accenno di reazione biancazzurra.
Sembra il solito Pescara pasticcione, ma nella seconda frazione, specialmente nell'ultima mezz'ora si sveglia e produce belle azioni da goal, complici gli ingressi di Weiss e Sculli.
Si registrano due episodi da rigore per il Pescara. Bjarnason infatti viene atterrato da Pereyra durante un cross in area al 67' e una decina di minuti dopo Sculli viene spintonato a terra da Danilo.
Obiettivamente i rigori sembravano entrambi netti, ma il giudice di gara Carmine Russo di Nola non è dello stesso avviso.
Si giunge al 94' con una certa pressione dei padroni di casa che non meriterebbero almeno questa volta la sconfitta, ma devono accettarla.
Il presidente del Delfino Sebastiani ha seguito la partita sconsolato da bordocampo. Subito dopo la gara ha esonerato l'allenatore Bergodi: non gli è piaciuto, a suo dire, l'atteggiamento troppo difensivo nel primo tempo della squadra e il non impiego dei talenti Weiss e Sculli dal primo minuto.
Ha poi fatto subito un'offerta a Galeone per la panchina, visto che era presente in tribuna. L'idea è stata questa: Bucchi , che allena la primavera, promosso in prima squadra. Giovanni Galeone secondo-supervisore, visto anche il fatto che il giovane tecnico non ha il patentino per allenare in serie A.
Galeone in tarda mattinata ha declinato l'offerta. Si cerca ora un altro secondo che abbia il famoso "patentino di prima categoria" e si parla di De Rosa, ex calciatore ed allenatore dela squadra adriatica.
Lorenzo Valloreja sulla Ombrina Mare
Oggi ho partecipato (1 Marzo, ndr) con un mio intervento all’incontro tenutosi presso la Camera di Commercio di Chieti Scalo sul tema della “Piattaforma Ombrina Mare”. Grande mobilitazione di associazioni, mezzi d’informazione, politici ed amministratori locali, tutti uniti nel dire no alla petrolizzazione dell’Abruzzo. Il comitato che mi onoro di rappresentare, Nessuno Tocchi il Nostro Futuro, non mancherà di appoggiare la lotta per salvaguardare la costa abruzzese tuttavia non ho potuto fare a meno di osservare malinconicamente come esistano battaglie di serie A e cause di serie B. Mi riferisco in particolar modo all’Interconnessione Tivat-Pescara-Villanova-Gissi per il quale solo il mio comitato si è adoperato al limite delle proprie possibilità affinché quest’opera mostruosa non sventri letteralmente, con i propri campi elettromagnetici, le province di Pescara e Chieti nell’immediato e quella di Teramo poi. L’Abruzzo è una regione sotto attacco ormai da anni, guardate cosa infatti è stato fatto al nostro fiume Pescara con le fantomatiche centrali idroelettriche che hanno devastato un intero territorio metropolitano, o alle avvisaglie sul lago di bomba o ai vari cementifici che dovrebbero mascherare i più spaventosi termovalorizzatori. La politica in questo frangente è senz’altro collusa. Vi è un piano complessivo e ben architettato da parte delle alte sfere economiche per devastare le piccole regioni come l’Abruzzo, la Basilicata o il Molise. E’ giunto il momento che la gente conosca la verità, la lotta non la si può fare con un semplice ricorso al TAR, o con la variazione di un percorso o di un progetto, la lotta va sostenuta sempre e solo con la parola del cittadino, l’unico vero padrone del territorio. Ecco perché ritengo e riteniamo doveroso dire un no sovrano attraverso dei referendum regionali che dimostrino la contrarietà di un intero popolo. Nessuno può venire a comandare a casa nostra, solo noi possiamo essere i padroni del nostro destino.
martedì 26 febbraio 2013
ELEZIONI: QUAGLIARIELLO (PDL), "E' STATO SCONFITTO CHI HA FATTO TROPPI CALCOLI"
"E' stata la sconfitta di chi ha
fatto troppi calcoli. Lo ha fatto anche la sinistra e quanti
l'hanno appoggiata": lo ha detto Gaetano Quagliariello, a
Pescara, nel corso della conferenza stampa convocata dal Pdl
all'indomani del risultato delle elezioni che hanno sancito la
tenuta del partito in Abruzzo.
Quagliariello, uscente vicecapogruppo del Pdl a Palazzo
Madama, e' stato confermato senatore. "Negli ultimi giorni - ha aggiunto - abbiamo
visto uno strano endorsement, da parte della sinistra, nei
confronti di Grillo. Ritenevano che quell'operazione potesse
danneggiare noi. Ho l'impressione, invece, che questo calcolo
abbia danneggiato loro". E poi: "Mi dispiace per la mancata elezione
di Franco Marini al quale va, da avversari, il
nostro saluto". Per Quagliariello il Pdl ha "realizzato un risultato che
alla vigilia sembrava impossibile. Ce l'abbiamo fatta perche' in
tanti abbiamo capito che la
politica si fa con la testa e con il cuore, ha una sua
razionalita', non si guarda dal buco della serratura e che
quando si scende in campo bisogna provare a vincere. Noi non ci
siamo risparmiati, dal primo giorno, e abbiamo seguito
l'esempio di Berlusconi compiendo un miracolo a livello
nazionale". Questa tornata elettorale, per il senatore Pdl, "e'
stata la sconfitta di chi ha fatto troppi calcoli, alcuni anche
nel nostro campo, e non ha compreso che si trattava di una
competizione nazionale e per il governo. Oggi tutti sanno che
avevamo ragione, anche gli interessati, ma quando qualcuno
sbaglia non bisogna infierire il giorno dopo e noi non vogliamo
farlo". Quagliariello ritiene che sia stato compiuto "un miracolo a
livello nazionale. Ce l'abbiamo fatta perche' la politica si fa con la testa e
con il cuore, ha una sua razionalita'. Non si guarda dal buco
della serratura, e soprattutto abbiamo capito una cosa che ci ha
insegnato Berlusconi: quando si scende in campo bisogna provare
a vincere. A nome di tutti vorrei far arrivare un sentito grazie
al presidente Berlusconi".
Il senatore
ha anche messo in evidenza di "non dimenticare gli impegni
assunti" in questa regione durante la campagna elettorale, per
cui ha annunciato che il Pdl si occupera' "senza un giorno di
tregua" della questione del porto di Pescara che attende il
dragaggio, degli aiuti di Stato alla marineria gia' inseriti
nel decreto sviluppo e per i quali si attende il via libera da
Bruxelles, della ricostruzione, perche' lo "stato di fermo
possa finire" e affinche' venga restituito il Durc a quelle
imprese "che hanno avuto il solo torto di aver rispettato la
legge nella zona del cratere".
Riferendosi alle prossime elezioni
regionali, Quagliariello ha affermato: "Non pensiamo che la campagna elettorale sia finita. Questo entusiasmo lo utilizzeremo subito perche'
l'Abruzzo resti al centrodestra. Credo che questa sia stata anche
l'elezione del buongoverno della Regione e delle citta' e dei
nostri amministratori". Quagliariello ha ringraziato Chiodi "perche'
ha svolto una funzione di militante e di presidente, non si e'
dimenticato di essere un componente dell'ufficio di presidenza
del Pdl e ha avuto correttezza e attenzione nei confronti degli
alleati presenti nelle altre liste, che sono anche consiglieri
regionali, senza dimenticare che il Pdl e' il suo partito.
Questo equilibrio e' un altro esempio dell'equilibrio che sta avendo nella conduzione della Regione".
venerdì 22 febbraio 2013
Filò, Gtm: "Consegnata la documentazione tecnica"
"Tutta la documentazione tecnica
relativa allo screening valutazione impatto ambientale (Via) e'
stata consegnata nei termini lo scorso 13 febbraio, data dalla
quale decorrono 45 giorni per eventuali osservazioni di
cittadini e associazioni, trascorsi i quali spettera' al
Comitato Via decidere entro 45 giorni: auspichiamo che la
Regione si dichiari soddisfatta rilevando che l'opera non ha
impatto ambientale, come hanno confermato i nostri ingegneri".
A dichiararlo e' il presidente della Gestione Trasporti
Metropolitani (Gtm) di Pescara, Michele Russo, nel corso di una
conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il
responsabile dell'associazione 'Sos Inquinamento, Ambiente e
Salute', che sollecita la soluzione del problema delle polveri
sottili nell'area metropolitana.
"In caso contrario - aggiunge Russo - sarebbe il primo caso
in Italia, in Europa e nel mondo, che una filovia elettrica
viene sottoposta ad una Via e ritenuta impattante per
l'ambiente: si aprirebbe inoltre una querelle vera a quel punto
e l'impresa incaricata della realizzazione avra' qualcosa da
dire. Non so chi e' pronto a prendersi questa responsabilita',
con un danno immenso per la città".
Russo ha anche mostrato ai giornalisti il tracciato del 2/o e
3/o lotto della filovia che partendo dalla stazione ferroviaria
di Pescara dovrebbero collegare anche l'Universita'-Tribunale e
l'aeroporto. ''Abbiamo i soldi anche per realizzare questi due
lotti - ha aggiunto - con complessivi oltre 22 milioni di euro,
16,9 da fondi Fas e i restanti provenienti dal 1/o lotto dei
lavori. In tal senso sara' importante garantire un'adeguata
presenza di parcheggi di scambio per gli altri due lotti, ma per
quanto riguarda questo confidiamo di avere il Comune di Pescara
al nostro fianco per studiare le soluzioni piu' appropriate''.
In merito alla questione inquinamento la Gtm sta proseguendo
l'operazione di svecchiamento del parco autobus: dal 2009 ad
oggi la vetusta' media dei mezzi scendera', nel prossimo giugno,
dai 12 ai 8,5 anni, quando i mezzi circolanti a metano saliranno
da 37 a 49, mentre quelli a gasolio scenderanno da 101 a 93.
Nelle prossime settimane saranno anche introdotti due bus
snodabili di 18 metri per la linea '38', la piu' affollata
dell'area metropolitana.
giovedì 21 febbraio 2013
Ci sono le elezioni: scuole chiuse da sabato
“Ultimo giorno di scuola domani a Pescara, per centinaia di studenti che da sabato mattina lasceranno le proprie aule a disposizione del Comune per l’allestimento dei 170 seggi elettorali della città. Ben 32 le scuole coinvolte nelle procedure di voto che saranno mobilitate; il ritorno in classe degli studenti è già fissato per mercoledì 27 febbraio, una volta terminato lo spoglio delle schede e la disinfestazione dei locali scolastici che verranno dunque riconsegnati alle dirigenze”. Lo hanno annunciato gli assessori alla Pubblica Istruzione Roberto Renzetti e all’Anagrafe Nicola Ricotta ufficializzando il provvedimento. “Domani, venerdì 22 febbraio – ha spiegato l’assessore Renzetti – sarà l’ultimo giorno di scuola per centinaia di ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori i cui Istituti sono stati individuati come seggi per le operazioni di voto. Da domani pomeriggio gli operai comunali cominceranno le operazioni di allestimento delle aule dove, da sabato pomeriggio, si apriranno ufficialmente le sezioni. Per i ragazzi ci saranno tre giorni di vacanze forzate visto che si tornerà in aula solo mercoledì 27 febbraio dopo che, nella giornata di martedì prossimo, avremo effettuato le operazioni di pulizia e disinfestazione dei locali scolastici post-voto”. “Le scuole mobilitate per il voto – ha aggiunto l’assessore Ricotta – sono 32 dove allestiremo complessivamente 170 seggi”. La ripartizione dei seggi sul territorio è la seguente: scuola elementare via del Concilio Sezioni 1, 2, 3, 4, 9, 10, 11, 12; scuola elementare via Bruno Buozzi, sezioni 5, 6, 7, 8; scuola elementare via Milano sezioni 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20; scuola media ‘Mazzini’ via Regina Margherita sezioni 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27; scuola materna via Regina Elena, sezioni 28, 29, 30, 31; scuola elementare e materna via Gioberti, sezioni 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38; scuola elementare via Carlo Alberto Dalla Chiesa sezioni 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46; scuola media ‘Rossetti’ in via Raffaello, sezioni 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53; scuola materna via Colle Innamorati, sezioni 54, 55, 56; scuola media ‘Virgilio’, in via Di Sotto sezioni 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65; scuola elementare Largo Madonna, sezioni 66, 67, 68; scuola elementare ‘Gescal’ in via Valle San Mauro sezioni 69, 70, 71, 72; scuola elementare via del Santuario, sezioni 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80; scuola elementare via Monte Siella sezioni 81, 82, 83, 84, 85; scuola media ‘Michetti’ via del Circuito, sezioni 86, 87, 88; ospedale civile via Fonte Romana sezioni 89 e 90 (seggi speciali); scuola media ‘Carducci’ in via Fonte Romana sezioni 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97; scuola materna ed elementare via Sacco, sezioni 98, 99, 100, 101, 102, 103, 105; scuola materna ‘Andersen’ in via Salara Vecchia, sezioni 106, 107, 108, 109, 110, 111; scuola elementare via Lago Sant’Angelo sezioni 104, 112, 113, 118; scuola materna via Tirino, sezioni 114, 115, 116, 117; scuola media ‘Foscolo’ in via Rio Sparto sezioni 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130; scuola elementare Largo Chiesa San Silvestro, sezioni 131, 132, 133, 134; scuola elementare via Anelli sezioni 135, 136, 137, 138; scuola elementare via Scarfoglio, sezioni 139, 140, 141; scuola elementare strada Colle Pineta, sezioni 142, 143; scuola media ‘Antonelli’ piazza San Luigi, sezioni 144, 145, 146, 147, 148; scuola materna ‘Salvo D’Acquisto’ piazza dei Grue, sezioni 149, 150, 151, 152, 153; scuola elementare via Vincenzo Cerulli sezioni 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165; Istituto Professionale Alberghiero ‘De Cecco’ via Italica sezioni 166, 167, 168, 169, 170. “Intanto continua l’apertura straordinaria dei nostri uffici che a partire da oggi – ha spiegato l’assessore Ricotta – sono a completa disposizione dei cittadini per il rilascio delle tessere elettorali smarrite o rovinate o per il rilascio di nuove tessere nel caso di neo-elettori o nel caso si fosse completato lo spazio per le timbrature su quella vecchia. Per tale procedura gli elettori potranno rivolgersi all’Ufficio Urp, al piano terra della palazzina ex Inps, che resterà aperto al pubblico sino a sabato 23 febbraio dalle 9 alle 19 con orario continuato. Nelle giornate di domenica 24 e lunedì 25 febbraio, l’Urp sarà aperto per tutta la durata delle operazioni, dunque dall’orario di apertura dei seggi sino alla loro chiusura. L’esperienza ci dice che saranno molti i cittadini che solo all’ultimo minuto si accorgeranno di aver perso la propria tessera e si precipiteranno nei nostri uffici per il duplicato dell’ultima ora e i nostri uffici saranno aperti”.
mercoledì 20 febbraio 2013
Chiusura notturna stazione, Mascia scrive a Trenitalia
“E’ stata inviata la lettera ufficiale indirizzata al Gruppo Ferrovie dello Stato e, per conoscenza, al Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e all’arcivescovo Monsignor Tommaso Valentinetti, con la quale l’amministrazione comunale ha formalizzato la propria richiesta di sospendere la chiusura notturna della stazione ferroviaria di Pescara Centrale, prevista, in teoria, a partire da questa sera, ma sulla quale, di fatto, abbiamo già ottenuto uno stop verbale nel corso del vertice svoltosi lo scorso 12 febbraio su convocazione del Prefetto D’Antuono. A questo punto attendiamo la formalizzazione della decisione delle stesse Ferrovie, fermo restando che comunque, lo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti tra le nostre Istituzioni, ci ha già consentito di individuare la soluzione più opportuna per il territorio”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando il contenuto della lettera inviata al Direttore Territoriale Produzione Ancona del Gruppo Ferrovie dello Stato.
“Lo scorso 12 febbraio presso la Prefettura di Pescara – si legge nella lettera firmata dal sindaco Albore Mascia -, si è svolto un incontro convocato, su mia sollecitazione, dal Prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono sulla tematica inerente l’annunciata chiusura notturna dei locali della Stazione Ferroviaria di Pescara Centrale, a partire da questa sera. Come rappresentato nel corso della riunione, tale dispositivo, attuato in pieno inverno, creerebbe disagi non indifferenti per la nostra Città, vista la presenza all’interno dell’atrio della stazione, specie nelle ore notturne, di diversi cittadini-clochard, che, nei mesi invernali, trovano in quegli spazi un rifugio sicuro, cittadini che spesso non riusciamo a trasferire in strutture di ricovero convenzionate con il Comune. Peraltro tale decisione, seppur comprensibile e assolutamente legittima da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato, giunge in un momento cruciale per la nostra Città che finalmente, tra qualche mese, sarà dotata di un dormitorio-Cittadella della Carità, realizzata dalla Curia Diocesana, una struttura perfettamente attrezzata e capace di ospitare diverse decine di utenti in condizioni di disagio che potranno trovarvi accoglienza, assistenza e ristoro. Una struttura che potremmo essere in grado di inaugurare e aprire al pubblico già per fine maggio o, al più tardi, inizio del prossimo giugno. Per tale ragione chiedo formalmente al Gruppo Ferrovie dello Stato, che ha sempre garantito la propria massima collaborazione con le Istituzioni locali, di rivedere la propria decisione e di sospendere temporaneamente il provvedimento di chiusura notturna della Stazione Ferroviaria di Pescara Centrale, aiutandoci ad assicurare solidarietà a quei soggetti più fragili della nostra Comunità. L’Amministrazione Comunale conferma altresì la propria disponibilità ad assicurare a Ferrovie dello Stato la propria collaborazione per ottimizzare e disciplinare la presenza degli utenti in condizioni di disagio abitativo all’interno della stazione. A tal fine è già stata convocata, dall’Assessorato alle Politiche sociali, una riunione per giovedì prossimo, 21 febbraio, per concordare e individuare le ulteriori misure di supporto che potremo andare ad attuare coinvolgendo le Associazioni di Volontariato che operano nello specifico Settore”. “A questo punto – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – attendiamo la risposta ufficiale di Ferrovie dello Stato la quale ci ha già saputo dimostrare in passato massima disponibilità e sostegno”.
Mascia su esito vertice odierno su progetto Ponte Nuovo
“Sono 17 le ditte che hanno presentato la propria offerta per la gara d’appalto inerente la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la costruzione del Ponte Nuovo. Tuttavia l’apertura delle buste contenenti le offerte, prevista per la giornata di domani, giovedì 21 febbraio, non si terrà: per rispetto alla decisione del Tribunale Amministrativo regionale, che, lunedì scorso, inaudita altera parte, ha disposto la sospensione non della gara d’appalto, ma solo dell’immissione in possesso delle aree oggetto di esproprio, in seguito al ricorso contro il progetto presentato dalla Generalmarmi Sas, proprietaria delle superfici, abbiamo comunque deciso di attendere l’esito dell’udienza della Camera di Consiglio, fissata per il prossimo 7 marzo, dunque tra due settimane, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva presentata dalla ditta stessa. Si tratta di un atteggiamento prudenziale, ma soprattutto di serena attesa dell’esito delle decisioni del Tar, da parte dell’amministrazione comunale che comunque resta fermamente convinta della bontà e della necessità di un’opera tanto importante quanto strategica per lo sviluppo del territorio cittadino, un’opera che punta a decentrare il traffico cittadino verso ovest, creando nuovi assi viari alternativi”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la decisione odierna scaturita da un vertice interno alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e degli Uffici legali, con la dirigente Paola Di Marco.
“Tutti conosciamo quello che è stato l’iter lungo e, per certi versi, anche travagliato del progetto – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, in un territorio così fortemente urbanizzato, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi. Già nel 2009 abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, i fondi Pisu in quanto, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, altra opera già appaltata, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas. Nel 2011 eravamo riusciti a far partire la gara d’appalto, per circa 9 milioni di euro, ma poi quella gara è stata bruscamente interrotta: il 7 luglio 2011 è infatti intervenuta la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato la delibera originaria nelle sue procedure espropriative. Contro quel pronunciamento la nostra amministrazione ha ovviamente anche presentato ricorso al Consiglio di Stato che peraltro il 17 gennaio 2012 ha anche sospeso l’esecutività della sentenza del Tar in attesa di decidere nel merito. Nel frattempo però sono emerse delle novità, ossia una prescrizione del Genio Civile circa la necessità di realizzare anche un intervento suppletivo con la messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara in corrispondenza del Ponte Nuovo, opera che, anch’essa, siamo riusciti a far finanziare, sempre grazie all’impegno del consigliere Sospiri, con un fondo pari a 3milioni 600mila euro nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente. E di conseguenza è stato necessario anche rivedere e adeguare il progetto preliminare stesso del Ponte, sia in funzione delle opere aggiuntive lungo gli argini, che ci hanno imposto di alzare la struttura stessa, sia in termini economici per un inevitabile aumento dei costi, passati da 9 milioni di euro a 13milioni 100mila euro. Riformulato l’intervento, è automaticamente venuto meno l’interesse dell’Ente a proseguire l’appello dinanzi al Consiglio di Stato contro la società Generalmarmi Sas, proprietaria di gran parte delle aree interessate dalle opere e dunque da sottoporre a esproprio. A inizio anno nuovo siamo ripartiti con una procedura completamente nuova: il Ponte Nuovo è un’infrastruttura – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia - di cui Pescara ha assolutamente bisogno per decentrare la viabilità e, al tempo stesso, dare vitalità a quella zona ovest del territorio su cui la nostra amministrazione comunale sta fortemente puntando, con il Piano Particolareggiato 7, con il Piano urbanistico di valenza metropolitana Fontanelle-Sambuceto, e con altre opere strutturali di impatto enorme, come il completamento del raddoppio del ponte di Villa Fabio con la realizzazione delle quattro nuove rampe di collegamento con l’asse attrezzato”. In merito agli aspetti tecnici dell’opera, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “Il ponte è stato progettato dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest Srl; la struttura sarà evidentemente carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzata a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un’eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio Civile, e comunque al fine di garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, sarà strallato, con un’antenna di forma bipartita alta 52 metri, alla quale saranno collegate le 10 funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico, con 62 pannelli, per assicurare autonomia energetica alla struttura. La base dell’antenna, sino a un’altezza di 15 metri, è in cemento armato, il resto verrà realizzato in acciaio. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 13milioni 100mila euro complessivi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, 633mila euro di fondi privati derivanti al Comune dall’accordo di programma Fater; a queste, che erano le fonti di finanziamento originarie, abbiamo aggiunto 191mila 316 euro ancora fondi comunali da accordo di programma Fater; 133mila euro da fondi Comunitari convogliati nel bilancio comunale; 2milioni 50mila euro fondi Terna; ancora 1milione 500mila euro fondi Fesr e, infine, 225mila 684 euro tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Per i lavori di realizzazione l’amministrazione ha emanato un bando di gara d’appalto europeo integrato, ovvero l’impresa che si aggiudicherà l’intervento avrà 90 giorni per redigere il progetto esecutivo di dettaglio e 480 giorni per realizzare i lavori, in tutto 19 mesi. Negli ultimi mesi le procedure tecniche sono andate avanti. Siamo ripartiti dalle procedure espropriative che sono state ‘osservate’ dai privati interessati; lo scorso novembre i nostri uffici hanno controdedotto tutte le osservazioni rigettandole, e accogliendone una sola, inerente la realizzazione di una rampa di accesso dinanzi alla ditta Generalmarmi per non precludere l’ingresso dei mezzi privati che comunque dobbiamo garantire. Lo scorso 4 gennaio è partita la gara d’appalto per un importo base di 10milioni 159mila 306,52 euro di cui 9milioni 843mila 255,52 per i lavori e 316mila 51 euro per la progettazione esecutiva. Diciassette le imprese che hanno partecipato alla gara, presentando la propria offerta, ma purtroppo appena venerdì scorso è stata ufficializzata la presentazione di un nuovo ricorso contro il progetto con la richiesta di sospensiva dell’intervento inaudita altera parte: lunedì scorso il Tar ha fissato l’udienza per la sospensiva al prossimo 7 marzo, e nel frattempo ha sospeso, sino a quella data, la procedura di immissione in possesso delle aree, procedura che comunque non era imminente. Per la giornata di domani avevamo fissato la procedura di apertura delle buste contenenti le offerte, per avviarci verso l’aggiudicazione, tuttavia, a fronte della decisione del Tar, per un atteggiamento esclusivamente prudenziale e di rispetto nei confronti del Tribunale, abbiamo deciso di sospendere la procedura di apertura delle buste e di attendere l’esito della riunione della Camera di Consiglio prima di andare avanti con un’opera che riteniamo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio”.
Domani chiusura al traffico incrocio via Firenze-via Genova per lavori
“Chiusura al traffico e alla sosta, a partire da domani, giovedì 21 febbraio, per venti giorni, dell’incrocio via Firenze-via Genova per consentire i lavori di rifacimento della nuova rete fognaria nell’ambito dei lavori in corso per la riqualificazione di via Firenze. Almeno sino al prossimo 13 marzo, l’intera viabilità sarà deviata lungo via Ravenna e via Milano per consentire all’impresa Adriatica Edilizia di lavorare con tranquillità e con la massima velocità. Ovviamente per i primi giorni è facile ipotizzare che registreremo difficoltà o comunque rallentamenti della viabilità, tuttavia chiediamo la collaborazione degli utenti, dei residenti e degli automobilisti per evitare, per quanto possibile, il transito in via Firenze proprio per non congestionare via Ravenna che, inevitabilmente, rischierà alcune sofferenze che cercheremo di ridurre al minimo anche con la presenza in forze della Polizia municipale che valuterà, all’occorrenza, la necessità eventuale di spegnere il semaforo all’incrocio con corso Vittorio Emanuele”. Lo ha detto l’assessore alla Riqualificazione Urbana Berardino Fiorilli ufficializzando il provvedimento previsto per domani, nell’ambito del cantiere per la riqualificazione urbana di via Firenze riaperto, dall’incrocio con via Trieste, lo scorso 13 febbraio.
“Come abbiamo sempre detto – ha spiegato l’assessore Fiorilli – l’amministrazione comunale ha intenzione di proseguire la pedonalizzazione del centro cittadino, che si traduce in un evidente miglioramento della qualità urbana e in un recupero della vivibilità sul territorio. L’obiettivo è quello di decentrare il traffico privato all’esterno della cinta urbana, ma senza desertificare il centro, ovvero creando quell’intervento di riqualificazione che, attraverso l’utilizzo di una pavimentazione di pregio, attraverso un arredo urbano adeguato e studiato sin nei minimi dettagli, torni ad attrarre quegli utenti che oggi fuggono dal centro imprigionato dallo smog. Lo abbiamo già visto proprio sul primo tratto di via Firenze e via Cesare Battisti: il nuovo assetto della strada ha alla fine persuaso anche i più scettici circa la straordinaria bellezza del progetto realizzato, oggi via Firenze è, a tutti gli effetti, uno dei nuovi salotti di Pescara, dove la gente ama passeggiare o fermarsi a mangiare uno snack, tanto che anche i locali sono tornati a riempirsi di attività commerciali con l’apertura di nuovi esercizi. Stamane abbiamo riaperto il cantiere, concordando la tempistica con gli operatori commerciali della zona, che ci avevano chiesto di non occupare la strada con le ruspe e le transenne nel periodo natalizio, quando eravamo già pronti, e di avviarci verso la fine del periodo dei saldi, per non interferire con le attività dovendo posizionare impianti evidentemente molto impattanti. Lo scorso 13 febbraio, come deciso, abbiamo allestito il cantiere: il progetto prevede che il tratto di via Firenze compreso tra via Trieste e via Roma diventi, anch’esso, pedonale, con l’interdizione al traffico veicolare. Per tale ragione verrà annullata la quota dei marciapiedi, creando un unico camminamento; sull’asse è stato previsto il rifacimento del collettore fognario, che accoglie sia le acque bianche raccolte dalle caditoie e da eventuali canali di gronda allacciati alla fogna, sia le acque nere dei fabbricati a uso residenziale e commerciale. Quindi abbiamo previsto il rifacimento delle condotte di allaccio delle caditoie lato mare, con i relativi pozzetti; inoltre verrà posizionata una nuova tubazione per l’acquedotto con le diramazioni per gli allacci dei condomini. Garantito l’abbattimento delle barriere architettoniche; previsto poi lo smantellamento degli attuali punti luce e la loro sostituzione con impianti innovativi. L’importo totale dei lavori ammonta a circa 600mila euro e il primo blocco, compreso tra via Trieste e via Roma, sarà completato prima della Pasqua, per restituire l’asse pedonalizzato alla città. Da domani sarà però necessario allungare il cantiere verso sud, sino all’incrocio con via Genova, per l’esecuzione dei lavori di scavo per il rifacimento della rete fognaria, un provvedimento che ha imposto la chiusura totale al transito di via Firenze a partire dall’incrocio con via Genova. L’ordinanza entrerà in vigore a partire da domani, giovedì 21 febbraio: in sostanza saranno vietati transito e sosta, fatta eccezione per i veicoli di soccorso e delle Forze dell’Ordine, all’incrocio tra via Firenze e via Genova, provvedimento che resterà in vigore per almeno 20 giorni, ossia sino al 13 marzo. Il traffico proveniente da via Firenze e da via Genova verrà momentaneamente deviato su un percorso alternativo, che si snoderà su via Ravenna e su via Milano, garantendo, invece, sempre il transito dei pedoni anche su via Firenze. Per i veicoli provenienti da via Firenze sarà posta la deviazione con un cartello all’altezza di via Ravenna dove i veicoli potranno proseguire verso corso Vittorio Emanuele e il centro cittadino. Il punto di incrocio dovrebbe in realtà essere riaperto al traffico entro due giorni, per rendere di nuovo transitabile via Genova e tornare a fluidificare la viabilità. Per altri 18 giorni, invece, resterà chiusa via Firenze, nel tratto compreso tra via Genova e via Roma. E’ facile immaginare che tale dispositivo determinerà comunque delle ripercussioni sul traffico, e per tale ragione chiediamo alla cittadinanza di evitare, nei prossimi giorni, l’accesso veicolare su via Firenze per scongiurare ingorghi o rallentamenti. Ovviamente domani saremo sul posto per monitorare la situazione”.
martedì 19 febbraio 2013
25° Anniversario fondazione Florian Espace
“Venticinque anni di entusiasmi, di emozioni e di successi: il Florian Espace celebra le proprio nozze d’argento con la città di Pescara con i suoi ‘creatori’, Giulia Basel, Massimo Vellaccio e Gian Marco Montesano, e con quegli attori che nell’ultimo quarto di secolo hanno calcato le sue scene, regalando al nostro territorio quel teatro di sperimentazione, di ricerca e di tradizione che negli anni ha fatto scuola, infondendo fiducia in intere generazioni di ragazzi che hanno trovato nell’arte e sul palcoscenico il proprio futuro”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare le celebrazioni promosse per il 25° Anniversario della fondazione del Florian Espace, inaugurato esattamente il 20 febbraio 1988 sul lungofiume nord, “un ex panificio in rovina che la Compagnia del Florian ha riscoperto nell’ormai lontano 1987, trasformandolo sapientemente in un vero spazio teatrale in cui allestire spettacoli, ma anche in cui fare innovazione, ricerca, un laboratorio di idee in continuo fermento in cui l’espressione artistica, nel suo senso più nobile, viene concepita, prende forma, sostanza e si concretizza in un’opera di ampia divulgazione e fruibilità”. Presenti all’incontro odierno anche i protagonisti dell’evento, Giulia Basel, Massimo Vellaccio e il regista Montesano, con l’intera compagnia-teatro stabile.
“La nascita del Florian Espace – ha detto il sindaco Albore Mascia - è stata una scommessa: Giulia e Massimo, figli di abruzzesi, erano praticamente proiettati nel mondo romano, dove sono cresciuti e hanno studiato, ma hanno scelto di tornare a Pescara per lavorare, per dotare il capoluogo adriatico di un luogo per lo spettacolo dal vivo, un teatro di ricerca, aperto anche ad altri artisti. Hanno scelto di concentrare le proprie risorse ed energie su Pescara, in anni in cui probabilmente nessun altro avrebbe avuto il coraggio di osare una simile avventura, dunque una scelta professionale ma, inevitabilmente, anche scelta di vita. Un’impresa tutt’altro che semplice: Giulia stessa racconta che all’inizio erano presi per ‘marziani’; e invece il loro coraggio, la loro determinazione, la loro caparbietà li ha premiati, tanto che nel 2000 la Compagnia Florian, già riconosciuta da più di vent’anni dal Ministero per i Beni e le Attività culturali come compagnia di ricerca e di sperimentazione teatrale, è stata dichiarata con Decreto Ministeriale ‘Teatro Stabile d’Innovazione’, un traguardo storico per Pescara e per il Florian che di fatto è l’unico Ente Teatrale non aquilano della nostra regione che si collochi a un tale livello. E la caparbietà e la forza del Florian è il sintomo più autentico di quella che è oggi divenuta la realtà culturale pescarese: una città giovane, ma che ha delle radici storiche da raccontare e tramandare; una città vivace, brillante, eppure a misura d’uomo, una città soprattutto che è capace di vivere tutto l’anno, d’estate e d’inverno, grazie a un fermento costante che anima il nostro territorio, e il merito va sicuramente anche all’esempio che Giulia, Massimo, e tanti altri artisti che hanno lavorato con loro, hanno saputo dare ai più giovani, ossia che una città, una società, vive anche di cultura, ‘pane per le menti’. Il teatro prevede studio, approfondimento, conoscenza, sapere, capacità di interpretazione ed è fonte di apprendimento. Seguendo il coraggio di Giulia e Massimo, tanti giovani sono divenuti attori, alcuni hanno anche creato piccole compagnie, e quotidianamente si rivolgono alla nostra amministrazione per poter avere spazi in cui esprimersi e lavorare. Personalmente ho ascoltato tale esigenza, e in un momento storico in cui, a causa delle gravi difficoltà economiche in cui versano non Pescara o l’Abruzzo, ma l’intero Paese, si effettuano tagli indiscriminati proprio sulla cultura, io ho con coraggio voluto confermare i fondi e i contributi per iniziative e per Enti istituzionali che pure rappresentano realtà importanti per la nostra città, perché sono consapevole che anche la cultura è motore dell’economia. Quando Pescara ospita una rappresentazione importante o un evento, è evidente che riesce ad attrarre spettatori, utenti, che ‘usano’ il nostro territorio nel senso più positivo del termine, con risultati significativi come ritorno d’immagine per una città che ha una vocazione turistica. E proprio ascoltando tale esigenza ho portato avanti, anch’io con caparbietà e convinzione, il progetto per dotare Pescara di un vero ‘Teatro dell’Adriatico’ – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -, dunque non una sala cinematografica adattata per altri usi, ma un vero Teatro, concepito come tale già dalla progettazione su carta, una struttura che finalmente possa sostituire in maniera dignitosa il glorioso Pomponi, abbattuto in maniera scellerata cinquant’anni fa. Pescara ha bisogno di un Teatro e devo dire che, al di là delle pregiudiziali di natura strettamente politica che troppo spesso inficiano la vita della pubblica amministrazione, dalle stesse Associazioni culturali, senza alcuna distinzione di colore politico, a partire dalla Compagnia del Florian, ho avuto una totale unanimità di consensi verso tale progetto, con un forte incoraggiamento ad andare avanti, accelerando quanto più possibile tale processo, e questo perché la Cultura non può e non deve avere colore politico. E sempre forte di questa consapevolezza stiamo lavorando nel triennale per prevedere il primo stanziamento di 250mila euro per cominciare a restituire agibilità al Michetti, oggi inutilizzabile”. Tornando al Florian, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “era il giugno del 1987 quando la Compagnia Florian ha scovato sul territorio di Pescara uno spazio dismesso, un ex panificio industriale in rovina, sul lungofiume nord che, effettuati i lavori di ripristino necessari, esattamente il 20 febbraio 1988 è diventato il ‘Florian Espace’, lo spazio della ricerca e della sperimentazione in Abruzzo, che ha dato una ‘casa’ stabile alla compagnia ‘di giro’, trasformandola ufficialmente nel Centro Abruzzese di Ricerca Teatrale, una sede che ha permesso a Giulia e Massimo anche di costruire un rapporto con il territorio, con altri artisti e oggi di fatto il Florian Espace è un punto di riferimento per la cultura locale, per quanti amano il teatro e per quanti pensano di poter trovare nell’arte la propria espressione professionale. Per il lavoro e l’impegno profusi in tutti questi anni, agli amici della Compagnia Florian penso che vada il ringraziamento dell’amministrazione comunale, ma soprattutto della città di Pescara”. E il sindaco Albore Mascia ha consegnato alla Compagnia una targa celebrativa a nome dell’amministrazione comunale. “La nascita del Florian Espace – ha sottolineato Giulia Basel – non è stata solo l’apertura di uno spazio teatrale, ma ha rappresentato soprattutto la realizzazione di una disponibilità nei confronti degli altri artisti in uno spirito di accoglienza e condivisione. Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante, ma tra mille difficoltà a causa dei tagli drastici, anche del 70-80 per cento, registrati nel settore in Abruzzo”. “In 25 anni – ha ripercorso Vellaccio – sono stati oltre mille gli artisti nazionali e internazionali che hanno lavorato presso il Florian Espace, a partire dalla prima rappresentazione inaugurale, il ‘Singapore love’; oltre 200mila le presenze, ossia 8mila presenze l’anno, un risultato straordinario che dobbiamo anche alla città”. “La targa odierna ricevuta dal sindaco – ha commentato il regista Montesano – rappresenta una sorta di medaglia d’oro. Sinceramente, quando ancora eravamo una compagnia artistico-sperimentale non ero propriamente entusiasta della stanzialità rappresentata dall’apertura del Florian Espace, non ero felice all’idea di ‘mettere su casa’ contraddicendo la mia natura di scapolo impenitente. Dopo poco però ho scoperto che quella era stata una scelta felice perché attraverso quello spazio si consentiva alla compagnia di superare il sogno raggiungendo la realtà, ma senza perdere il sogno che portiamo dentro”. In merito alla realizzazione del futuro Teatro a Pescara, Montesano ha riportato l’attenzione anche sull’importanza “di proseguire nell’opera di recupero della nostra archeologia industriale, così com’è avvenuto per l’Aurum o per l’ex mattatoio”. “Intanto – ha ripreso la Basel – domani, mercoledì 20 febbraio, presso il Florian Espace, a partire dalle 21.30, ci sarà la vera e propria festa per i 25 anni, con il brindisi, la torta, la musica dal vivo, e alcuni momenti di spettacolo, ispirati a ‘ieri, oggi e domani’: ossia proporremo un brano di ‘Wagner’, una delle nostre prime rappresentazioni; poi un brano de ‘La Locandiera’, lo spettacolo che stiamo portando in scena in questi giorni; e infine ‘La Stanza di Cechov’, lo spettacolo che debutterà tra circa quindici giorni”.
Contenzioso con Sorgenia: Mascia e Fiorilli fanno chiarezza
“Sul ‘caso’ inerente il contenzioso aperto con Sorgenia per il mancato pagamento di alcune bollette, per consumi effettuati dal 2008 a maggio 2010, l’arcano è stato subito svelato: l’Ufficio legale del Comune, rappresentato dagli avvocati Paola Di Marco, dirigente del settore, e Carlo Montanino, hanno presentato regolare opposizione sia al decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, che all’atto di precetto pervenuti contemporaneamente nei nostri uffici l’11 maggio 2011. E’ stato solo grazie all’azione tempestiva degli Uffici che siamo riusciti a impedire a Sorgenia di riscuotere nell’immediato non i 282mila euro approvati ieri dal Consiglio comunale, ma oltre 900mila euro, ovvero oltre 600mila euro come consumi oltre a rivalutazioni e interessi. La somma che ora andremo a versare, minima rispetto a quanto richiesto, riguarda i consumi effettivamente effettuati dall’Ente, quantificati dagli uffici competenti, oltre agli interessi, una procedura che ci consentirà di giungere a una transazione con l’azienda stessa”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore al contenzioso Berardino Fiorilli chiarendo la vicenda inerente il debito per consumi elettrici non ancora pagati contratto con la ditta Sorgenia e giunta ieri in Consiglio comunale nella forma di un debito fuori bilancio che l’Assise ha dovuto approvare, suscitando polemiche in aula circa le opposizioni giudiziarie promosse dal Comune nei confronti degli atti di Sorgenia.
“L’Ufficio Legale del Comune ha lavorato in maniera perfetta e, anzi, il suo tempismo, ha evitato all’Ente un esborso oneroso di grossa rilevanza – hanno sottolineato il sindaco Albore Mascia e l’assessore Fiorilli -. L’11 maggio 2011 sono arrivati, insieme, nei nostri uffici il Decreto ingiuntivo provvisoriamente e immediatamente esecutivo con il relativo atto di precetto, con il quale si imponeva al Comune di pagare, entro poche ore, quasi 1milione di euro per consumi di energia elettrica sostenuti dal 2008 a maggio 2010, non coperti, ovvero oltre 600mila euro più interessi e rivalutazioni. L’Ufficio Legale, con gli avvocati Paola Di Marco e Carlo Montanino, come dimostrano le carte, non solo hanno fatto subito opposizione al Decreto ingiuntivo, ma hanno fatto opposizione anche all’atto di precetto perché negli Enti locali non è previsto il pagamento ad horas, ma sono previsti almeno 120 giorni per pagare dal momento della notifica. La nostra opposizione è stata accolta dal Tribunale di Milano, così com’è stata accolta la nostra richiesta di sospensione della provvisoria esecutività dell’atto di precetto, e Sorgenia ha dovuto pagare anche 10mila euro al Comune di Pescara, somma che ovviamente abbiamo detratto dal conto. Nel frattempo gli uffici tecnici hanno effettuato il conteggio delle somme realmente dovute per i consumi effettivamente realizzati, oltre agli interessi, quantificando la somma di 282mila euro che sicuramente il Comune di Pescara doveva pagare e che ieri abbiamo ratificato come debito fuori bilancio per permetterne il versamento all’Azienda, riaprendo di fatto le opportunità di dialogo transattivo”.
Vertice su rifinanziamento Zona Franca Urbana
“La Regione Abruzzo ha sbloccato il primo ‘tesoretto’ da 2 milioni di euro per consentire il rifinanziamento della Zona Franca Urbana. La notizia, tanto attesa non solo dalla nostra amministrazione comunale, ma soprattutto dalle Associazioni di categoria e da quanti erano pronti a tentare quella strada per fare impresa, è arrivata nel pomeriggio confermando la piena collaborazione istituzionale garantita dalla filiera amministrativa del centro-destra. La prima disponibilità sarà garantita dall’utilizzo delle risorse ex Pain per coprire il 2013, e a questo punto è scattata formalmente la procedura con la comunicazione al Ministero per la Coesione territoriale per il via libera definitivo. Nei prossimi giorni continueremo a seguire l’intero iter, ricordando che fra l’altro la nostra amministrazione comunale ha già anche predisposto gli Uffici per supportare le imprese nell’accesso ai fondi della Zona Franca Urbana”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri ufficializzando il provvedimento regionale sulla Zona Franca Urbana.
“L’iter è ripreso già dallo scorso autunno quando – hanno ripercorso il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri – con un Decreto il Governo ha rifinanziato le Zone Franche Urbane nelle regioni che prima rientravano nel cosiddetto ‘Obiettivo 1’, ovvero nelle regioni comprese nelle cosiddette ‘aree depresse’ del sud sotto il profilo dell’occupazione, Calabria, Campania e Sicilia. Grazie a un’opportuna azione di pressing istituzionale è stata reinserita anche Pescara per la quale però ci siamo impegnati a trovare altre fondi di finanziamento al fine di non comportare spese per lo Stato, ipotizzando inizialmente di attingere a un tesoretto di 6milioni di euro di fondi comunitari della Regione Abruzzo non spesi. Oggi la Regione Abruzzo ha confermato il rifinanziamento della Zfu di Pescara mettendo a disposizione 2milioni di euro, destinati a coprire l’annualità 2013, attingendo ai fondi ex Pain e avviando formalmente la procedura con il Ministro per la Coesione territoriale. Di fatto oggi consideriamo ripartita la Zfu che determinerà investimenti di sostanza, con relativo rilancio dello sviluppo, in un’area della città ‘depressa’ dove, la coincidenza del Piano del Rischio aeroportuale, non ha consentito di programmare un momento di crescita economica come avremmo voluto. La Zfu – hanno ancora ricordato il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri - rappresenta infatti uno straordinario volano per la nascita di nuova impresa, come nello spirito della legge finanziaria del 2007 che ha istituito il fondo di 50milioni di euro per le annualità 2008 e 2009, fondo destinato a favorire, a livello nazionale, lo sviluppo economico, sociale e occupazionale nei quartieri e nelle aree urbane caratterizzati da un forte disagio del proprio tessuto, ma comunque dotati di potenzialità inespresse. Pescara era rientrata tra i Comuni ammessi al finanziamento e, come primo atto, era stata individuata l’area caratterizzata da fenomeni di abbandono, che comprende 135 strade della città e che partendo dall’ex Circoscrizione Villa del Fuoco, con via Nora, via Raiale, via Breviglieri, via Tavo, via Stradonetto, attraversa via Tiburtina e via Tirino per finire nel quartiere San Donato-Fontanelle. Pescara era stata ammessa con altre 22 città italiane e il 28 ottobre 2009, dopo che la Commissione Europea ha approvato il regime di aiuto sotto forma di esenzione totale di imposta per i primi cinque esercizi dei redditi derivanti dalle nuove attività avviate nelle Zfu, tutte le città beneficiarie hanno sottoscritto a Roma, con l’allora Ministro dello Sviluppo economico Scajola, il Contratto di Zona Franca Urbana, nel quale sono stati previsti specifici impegni tra le parti per assicurare l’avvio efficace delle Zfu e per il conseguimento degli obiettivi di crescita dell’occupazione, con l’obiettivo di accompagnare la nascita e lo sviluppo di una piccola impresa per i suoi primi quattordici anni di vita. Nel marzo 2011 l’intero progetto si è purtroppo arenato sino a quando, nei mesi scorsi, il Decreto Sviluppo ha rilanciato la possibilità di rifinanziare le Zfu”.
lunedì 18 febbraio 2013
Mascia su presentazione odierna ricorso al Consiglio di Stato su antenne San Silvestro
“Sono scattate questa mattina, come previsto, le prime notifiche per il ricorso dinanzi al Consiglio di Stato, proponendo un appello cautelare, delle prime 4 ordinanze di sospensiva delle determine dirigenziali di disattivazione delle antenne di San Silvestro decise dal Tar: gli atti riguardano le emittenti Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale. Ora attenderemo il ritorno delle notifiche che quindi il nostro Ufficio Legale, rappresentato dagli avvocati Paola Di Marco e Carlo Montanino, provvederà a depositare ed entro 15 giorni verrà fissata l’udienza. In prossimità della scadenza dei relativi 60 giorni, provvederemo a notificare gli altri appelli cautelari, chiedendo, in sostanza, la sospensione delle sospensive del Tar, portando avanti quella che è un’azione amministrativa dovuta a difesa del diritto alla serenità di famiglie esasperate che hanno, dalla loro parte, anche la verifica effettuata dalla Guardia di Finanza che, attraverso indagini serrate e lunghe, ha accertato che 59 emittenti non sono a tutt’oggi provviste dell’autorizzazione comunale necessaria per trasmettere dal colle, verifica che ha determinato la firma delle ordinanze dirigenziali, e non sindacali, a sottolineare la natura prettamente tecnica e non certo politica dei provvedimenti assunti. Con i cittadini di San Silvestro andremo avanti, l’uno affianco all’altro, portando l’istanza in ogni sede possibile”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando i provvedimenti cautelari partiti stamane.
“Sapevamo, com’era naturale, che la battaglia su quelle ordinanze di disattivazione delle antenne si sarebbe trasferita anche su un piano giudiziario – ha commentato il sindaco Albore Mascia -. D’altro canto in uno Stato di diritto è assolutamente legittimo che chi viene colpito da un provvedimento di tale entità adotti le proprie contromisure. Ma l’esito dei primi round dinanzi al Tar, che sino a oggi ha accolto le richieste di sospensiva presentate da 26 emittenti radiotelevisive, sicuramente non cambia la linea adottata dall’amministrazione comunale, né ci scoraggia. Il Tar lo scorso 20 dicembre ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti nei confronti delle prime 4 emittenti che avevano impugnato le ordinanze dirigenziali del Comune di Pescara, Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale, evidentemente ritenendo necessario garantire la non interruzione del pubblico servizio, ma ciò non ha cambiato la nostra linea. Anzi: come avevo annunciato a inizio gennaio, stamane il nostro ufficio legale comunale ha formalmente presentato le prime notifiche con le quali proponiamo appello cautelare dinanzi al Consiglio di Stato contro le ordinanze di sospensiva emanate dal Tar di Pescara, chiedendo la sospensione di quei provvedimenti in attesa dell’udienza di merito, fissata al prossimo 4 luglio. Entro quindici giorni dovrà essere fissata l’udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Ora – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia - attenderemo con molta serenità l’esito della decisione del Tar e del Consiglio di Stato partendo da un assunto chiaro: le emittenti sono prive di autorizzazione comunale a trasmettere, autorizzazione che oggi possono chiedere in sanatoria, ma che non può più essere né chiesta né tantomeno concessa su San Silvestro che non è più sito idoneo a ospitare gli impianti e che è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze. Peraltro sull’intero territorio abruzzese ci sono altri 129 siti a terra inseriti nel Piano su cui le emittenti possono eventualmente decidere di spostarsi, senza contare il progetto-pilota messo a punto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila per lo spostamento delle emittenti al largo, su una piattaforma off shore, principio che abbiamo ribadito anche dieci giorni fa nel corso dell’ultima riunione del Tavolo tecnico regionale di cui attendiamo di vedere il verbale per assumere le decisioni successive che sicuramente ci vedranno riaprire il dialogo con la Regione Abruzzo”.
Ponte Nuovo, il Tar fissa al 7 marzo l’udienza per decidere sulla sospensiva della gara d’appalto
“Il Tribunale Amministrativo Regionale di Pescara ha fissato per il prossimo 7 marzo l’udienza per decidere sulla richiesta di sospensiva della gara d’appalto e del progetto di realizzazione del Ponte Nuovo che deve collegare le due sponde della città, da via Gran Sasso sino a via Lago di Campotosto, 86 metri di lunghezza, per quattro corsie di marcia carrabili e relativi percorsi ciclopedonali, con un investimento di 13milioni 100mila euro, richiesta presentata dalla società Generalmarmi Sas, proprietaria di gran parte delle aree interessate dalle opere e dunque da sottoporre a esproprio. Sino a quella data è stata sospesa, inaudita altera parte, la procedura di immissione in possesso delle aree private che dovranno essere oggetto di esproprio e di occupazione. La notizia è arrivata nella tarda mattinata odierna, in contemporanea alla chiusura dei termini per la presentazione delle offerte da parte delle imprese per partecipare al bando di gara d’appalto europeo integrato, ovvero l’impresa che si aggiudicherà l’intervento avrà 90 giorni per redigere il progetto esecutivo di dettaglio e 480 giorni per realizzare i lavori, in tutto 19 mesi. Ovviamente attenderemo la scadenza con serenità, mentre gli Uffici chiuderanno le procedure preliminari per l’apertura delle buste contenenti le offerte. La nostra amministrazione comunale resta fermamente convinta della bontà e della necessità di un’opera tanto importante quanto strategica per lo sviluppo del territorio cittadino, un’opera che punta a decentrare il traffico cittadino verso ovest, creando nuovi assi viari alternativi”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la decisione odierna assunta dal Tar.
“Tutti conosciamo quello che è stato l’iter lungo e, per certi versi, anche travagliato del progetto – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, in un territorio così fortemente urbanizzato, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi. Già nel 2009 abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, i fondi Pisu in quanto, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, altra opera già appaltata, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas. Nel 2011 eravamo riusciti a far partire la gara d’appalto, per circa 9 milioni di euro, ma poi quella gara è stata bruscamente interrotta: il 7 luglio 2011 è infatti intervenuta la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato la delibera originaria nelle sue procedure espropriative. Contro quel pronunciamento la nostra amministrazione ha ovviamente anche presentato ricorso al Consiglio di Stato che peraltro il 17 gennaio 2012 ha anche sospeso l’esecutività della sentenza del Tar in attesa di decidere nel merito. Nel frattempo però sono emerse delle novità, ossia una prescrizione del Genio Civile circa la necessità di realizzare anche un intervento suppletivo con la messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara in corrispondenza del Ponte Nuovo, opera che, anch’essa, siamo riusciti a far finanziare, sempre grazie all’impegno del consigliere Sospiri, con un fondo pari a 3milioni 600mila euro nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente. E di conseguenza è stato necessario anche rivedere e adeguare il progetto preliminare stesso del Ponte, sia in funzione delle opere aggiuntive lungo gli argini, che ci hanno imposto di alzare la struttura stessa, sia in termini economici per un inevitabile aumento dei costi, passati da 9 milioni di euro a 13milioni 100mila euro. Riformulato l’intervento, è automaticamente venuto meno l’interesse dell’Ente a proseguire l’appello dinanzi al Consiglio di Stato contro la società Generalmarmi Sas, proprietaria di gran parte delle aree interessate dalle opere e dunque da sottoporre a esproprio. A inizio anno nuovo siamo ripartiti con una procedura completamente nuova: il Ponte Nuovo è un’infrastruttura – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia - di cui Pescara ha assolutamente bisogno per decentrare la viabilità e, al tempo stesso, dare vitalità a quella zona ovest del territorio su cui la nostra amministrazione comunale sta fortemente puntando, con il Piano Particolareggiato 7, con il Piano urbanistico di valenza metropolitana Fontanelle-Sambuceto, e con altre opere strutturali di impatto enorme, come il completamento del raddoppio del ponte di Villa Fabio con la realizzazione delle quattro nuove rampe di collegamento con l’asse attrezzato”. In merito agli aspetti tecnici dell’opera, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “Il ponte è stato progettato dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest Srl; la struttura sarà evidentemente carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzata a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un’eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio Civile, e comunque al fine di garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, sarà strallato, con un’antenna di forma bipartita alta 52 metri, alla quale saranno collegate le 10 funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico, con 62 pannelli, per assicurare autonomia energetica alla struttura. La base dell’antenna, sino a un’altezza di 15 metri, è in cemento armato, il resto verrà realizzato in acciaio. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 13milioni 100mila euro complessivi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, 633mila euro di fondi privati derivanti al Comune dall’accordo di programma Fater; a queste, che erano le fonti di finanziamento originarie, abbiamo aggiunto 191mila 316 euro ancora fondi comunali da accordo di programma Fater; 133mila euro da fondi Comunitari convogliati nel bilancio comunale; 2milioni 50mila euro fondi Terna; ancora 1milione 500mila euro fondi Fesr e, infine, 225mila 684 euro tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Negli ultimi mesi le procedure tecniche sono andate avanti. Siamo ripartiti dalle procedure espropriative che sono state ‘osservate’ dai privati interessati; lo scorso novembre i nostri uffici hanno controdedotto tutte le osservazioni rigettandole, e accogliendone una sola, inerente la realizzazione di una rampa di accesso dinanzi alla ditta Generalmarmi per non precludere l’ingresso dei mezzi privati che comunque dobbiamo garantire. Lo scorso 4 gennaio è partita la gara d’appalto per un importo base di 10milioni 159mila 306,52 euro di cui 9milioni 843mila 255,52 per i lavori e 316mila 51 euro per la progettazione esecutiva e oggi si sono ufficialmente chiusi i termini per la presentazione delle offerte. Purtroppo appena venerdì scorso è stata ufficializzata la presentazione di un nuovo ricorso contro il progetto con la richiesta di sospensiva dell’intervento inaudita altera parte: stamane il Tar ha fissato l’udienza per la sospensiva al prossimo 7 marzo, e nel frattempo ha sospeso, sino a quella data, la procedura di immissione in possesso delle aree, procedura che comunque non era imminente. Ovviamente attenderemo con serenità la data del 7 marzo, mentre i nostri uffici porteranno a compimento tutte le procedure preliminari inerenti l’apertura delle buste contenenti le offerte, al fine di ridurre al minimo gli eventuali ritardi per quella che riteniamo un’opera di estrema rilevanza per la città tutta”.
Sospiri e Foschi su seduta odierna del Consiglio comunale: “La critica politica ha superato i limiti”
“La critica politica ha oggi superato i limiti, con un incontro che doveva servire a chiarire gli aspetti della delibera sugli usi civici e che invece si sono tradotti in trenta minuti di insulti e improperi contro l’assessore delegato Marcello Antonelli. A questo punto il dibattito sulla delibera è rinviato a dopo le elezioni, ma è chiaro che nel frattempo lo stesso piano del confronto dovrà ritornare nel suo alveo naturale, dove l’offesa personale non può essere consentita”. Lo ha detto il consigliere comunale Pdl Lorenzo Sospiri in merito allo svolgimento della seduta odierna del Consiglio comunale.
“All’ordine del giorno c’era la richiesta di anticipare la discussione su due delibere di debiti fuori bilancio di natura urgente e, in aggiunta, la terza delibera inerente gli usi civici, un anticipo, quest’ultimo, che la maggioranza non condivideva in quanto l’atto non era passato all’esame della Commissione Gestione del Territorio – ha detto il consigliere Sospiri - Per affrontare la tematica abbiamo convocato una riunione in sala giunta, dove il centro-destra ha difeso l’onorabilità del nostro assessore Antonelli che è stato offeso, assessore che è la vera vittima, riempito di insulti e improperi di natura politica e personale, seguiti da un chiarimento. Purtroppo tali episodi si stanno verificando, ormai, troppo spesso e sono divenuti intollerabili per l’amministrazione”. Intanto, iniziato il dibattito in aula, lo stesso confronto proseguirà nella seduta che verrà convocata dopo le elezioni. Sono invece state approvate le due delibere inerenti i debiti fuori bilancio: “La prima – ha spiegato il capogruppo Pdl Armando Foschi – riguarda il pagamento alla Sorgenia di un debito quantificato in 282mila euro su atto di precetto: in realtà la Sorgenia aveva chiesto oltre 600mila euro, ma i nostri uffici, quantificando le bollette non pagate e gli interessi maturati, hanno ridotto la somma a 282mila euro. Tuttavia con il sindaco Albore Mascia chiederemo dei chiarimenti agli stessi uffici: leggendo le carte, infatti, è evidente che gli Uffici non hanno presentato per tempo opposizione contro il decreto ingiuntivo della Sorgenia e hanno impugnato solo l’atto di precetto, di fatto rischiando di arrecare un danno all’Ente, danno che certamente non può essere imputato alla politica, ma piuttosto alla gestione tecnico-amministrativa che a questo punto dovrà fornire dei chiarimenti. Vero è che pagando comunque la somma, si andrà probabilmente verso una transazione, ma comunque dovremo verificare se c’è stato un errore o una qualche leggerezza da parte degli uffici nel trattare la vicenda”. La delibera è stata approvata con 15 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti. Approvato anche il riconoscimento del debito fuori bilancio con la ditta Time Rivestimenti, frutto dell’atto di transazione, pari a 34mila 773,51 euro, per lavori eseguiti presso l’Ufficio Statistica del Comune.
Prostituzione: terzo blitz del Nucleo di Sicurezza Urbana, multate 11 donne
“Undici prostitute identificate, multate e soprattutto allontanate dal luogo in cui stavano cercando di esercitare il meretricio, e potenziali clienti messi di nuovo in fuga dalla presenza delle auto della Polizia municipale con i lampeggianti accesi, ben consapevoli ora del rischio di finire con l’auto sequestrata ai fini della confisca. E’ questo l’esito della terza operazione anti-prostituzione messa in atto la notte scorsa dal Nucleo di Sicurezza Urbana costituito, su mia richiesta specifica, dal Comandante della Polizia municipale di Pescara Carlo Maggitti appena lo scorso 4 febbraio. Il Nucleo, coordinato dal maggiore Adamo Agostinone e costituito da 5 agenti, è subito entrato in azione e sono scattati i primi blitz, utile deterrente che, sono convinto, entro breve tempo riusciranno a cancellare il problema”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia rendendo noto l’esito della terza operazione.
“Ormai da mesi – ha spiegato il sindaco Albore Mascia – ci stiamo dedicando in maniera costante al problema della prostituzione, con la sottoscrizione di ordinanze rigorose, che hanno soprattutto un effetto di deterrenza, ossia atti che puntano a scoraggiare il fenomeno, con multe a ripetizione comminate a lucciole e potenziali clienti. La contestazione che più volte ci è stata mossa è che le peripatetiche non pagano le multe dunque il beneficio per la città è minimo: la verità è che la multa ripetuta cinque, sei, sette volte, consente anche alle altre Forze dell’Ordine di far scattare altri tipi di provvedimenti, compreso l’allontanamento dal territorio comunale, nell’ottica di quell’azione sinergica che da sempre ci vede collaborare con Questura e Prefettura. In particolare abbiamo preso a cuore la situazione della Riserva Dannunziana, dove ci sono strade che sono praticamente prese d’assalto da peripatetiche a caccia di clienti, strade come via Pantini, via Silone, via della Bonifica, dove il ‘mercato’ comincia già al mattino per andare avanti sino a sera. E su quelle strade, oltre ad aver adottato alcune misure come l’illuminazione a giorno con l’installazione di fari e aver progettato l’installazione di una recinzione alta due metri che precluda l’accesso alle peripatetiche, progetto che attende solo il nulla osta della Sovrintendenza per procedere, abbiamo deciso di istituire una squadra speciale della Polizia municipale che si occuperà specificatamente di eseguire un controllo capillare, nelle ore diurne e serali, di tali aree. La richiesta è stata recepita dal Comandante Maggitti che ha disposto ‘l’istituzione di uno specifico Nucleo Sicurezza Urbana che, posto nell’ambito della ripartizione Tutela del Territorio e del Consumatore, si occuperà con priorità, unitamente alle problematiche attinenti alla Polizia giudiziaria, anche di quelle previste dal Decreto Maroni, con particolare riguardo a un’azione nei confronti dei clienti delle prostitute che, in orari diurni e serali, rechino intralcio e pericolo alla circolazione stradale, nonché al controllo del rispetto delle ordinanze sindacali vigenti in tema di bivacco nelle aree di pregio e zone non consentite e, più in generale, di tutela del territorio dal degrado urbano’. Tale nucleo è coordinato dal maggiore Adamo Agostinone che si avvale degli agenti scelti Massimo Cecamore, Claudio Di Pasquale, Monica Di Sante, Walter Falzani e Angelo Bruni, agenti che hanno il compito di pattugliare in modo serrato gli assi viari più a rischio per far sentire in modo evidente la propria presenza. Ieri sera è scattato il terzo blitz, portato avanti dalle 19 alle 23.30: 11 in tutto le prostitute colte in flagranza, vestite con abiti succinti mentre erano in attesa dei potenziali clienti, e tutte sono state identificate, multate e allontanate. Le 11 donne si trovavano 3 in via Silone, 4 in via della Bonifica, una in via Anelli, 2 in via Luisa D’Annunzio, 1 presso la rotatoria di San Silvestro. Ancora una volta, 10 delle ragazze identificate e multate sono di nazionalità rumena: per due di esse, una residente a Montesilvano, l’altra a San Severo, in provincia di Foggia, si tratta della seconda sanzione in appena dieci giorni; le altre 8 risultano essere residenti in Romania, dunque sono ancora ‘fantasmi’ nella nostra città. Infine l’undicesima ragazza, identificata in via della Bonifica, è risultata abruzzese, nata a Chieti, e residente nella provincia di Chieti, 29 anni appena. Tutte le ragazze hanno un’età compresa tra i 44 e i 19 anni. Intanto – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – nel corso dell’operazione, è stata individuato un terreno, di proprietà privata, a ridosso della rotatoria di San Silvestro, trasformato in una discarica abusiva dove, evidentemente, venivano consumati rapporti sessuali: fazzoletti usati, scarpe da donna, bottiglie d’acqua, buste e molto altro è stato trovato dagli agenti sul posto. L’area già questa mattina è stata oggetto di bonifica da parte degli operatori della Attiva, mentre la stessa Polizia municipale ha assunto contatti con il proprietario del terreno per garantire la posa in opera di una recinzione adeguata al fine di impedirne l’utilizzo”.
Via De Nino chiude al traffico per operazioni di carico e scarico
“Stop alle auto domani, martedì 19 febbraio, lungo l’intera via De Nino, l’asse che collega via Marconi con via Benedetto Croce, a Porta Nuova, per consentire a un privato l’esecuzione di opere di carico e scarico di materiale dalla propria abitazione. La chiusura verrà monitorata dalla Polizia municipale per garantire una rapida esecuzione dell’intervento e la riapertura dell’asse viario al traffico”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli ufficializzando la firma dell’ordinanza.
“Nei giorni scorsi – ha spiegato l’assessore Fiorilli – è arrivata negli uffici del Comune la richiesta di un privato che per la giornata di domani ha previsto l’esecuzione di operazioni di carico e scarico presso l’abitazione situata in via Antonio De Nino, un’asse particolarmente stretto che garantisce il collegamento tra via Marconi e via Croce, una parallela di via D’Ascanio. Per garantire la rapida esecuzione delle opere, in assoluta sicurezza, considerando che la strada sarà inagibile e inutilizzabile durante lo svolgimento delle opere, abbiamo istituito per la giornata di domani il divieto di transito, con la chiusura al traffico dell’intera strada, di sosta e di fermata, dalle 15 alle 16.30. A monitorare la situazione sarà la Polizia municipale per garantire la veloce riapertura della strada al traffico; ai cittadini chiediamo collaborazione e soprattutto di prestare massima attenzione alla segnaletica stradale installata”.
Rinnovo permessi di sosta gratuita, domani un vertice per l’ennesima proroga
“Vertice domani, martedì 19 febbraio, per decidere sull’eventuale ulteriore proroga della validità dei permessi per la sosta gratuita nelle aree a pagamento della città, permessi rilasciati ai residenti delle Zone a traffico limitato o delle isole pedonali, ossia a circa 3mila utenti. La riunione servirà a fare luce sulle difficoltà verificate presso il Comando della Polizia municipale nel fronteggiare l’enorme mole di lavoro, con moltissimi cittadini che solo nell’imminenza della scadenza del pass si stanno recando a rinnovare le autorizzazioni. Domani potremo dunque decidere se concedere o meno un’ulteriore proroga sino a fine marzo”. Lo ha ufficializzato l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli rendendo noto il provvedimento.
“Lo scorso 31 dicembre – ha ricordato l’assessore Fiorilli – sono giunti a naturale scadenza tutti i permessi rilasciati ai residenti delle Zone a Traffico limitato della città e delle isole pedonali, permessi che consentono, a ciascun nucleo familiare, di usufruire della sosta gratuita nelle aree immediatamente limitrofe per almeno un veicolo per ogni famiglia residente. Un provvedimento che, sino al 2009, interessava principalmente gli abitanti delle Ztl di via Roma, via Trento, un tratto di via Firenze, e corso Umberto. Negli ultimi tre anni però l’amministrazione comunale ha lavorato garantendo l’ampliamento di Ztl e isole pedonali nel centro cittadino, grazie all’esecuzione di importanti opere di riqualificazione complessiva che hanno interessato via Firenze, nel tratto compreso tra via Trieste e corso Umberto, e via Cesare Battisti, da corso Umberto sino al mercato coperto-piazza Muzii, quindi via Piave, via Mazzini, un tratto di via Carlo Poerio, prevedendo la riorganizzazione della disciplina della viabilità e della sosta anche in via De Amicis, via Regina Margherita, via Nicola Fabrizi, via Umbria e corso Vittorio Emanuele. Tali iniziative ci hanno indotto anche a incrementare il numero di residenti che oggi possono beneficiare di un permesso di sosta gratuito nelle vie del centro, permessi che oggi interessano circa 3mila 354 utenti che devono dunque procedere al rinnovo del proprio pass per continuare a beneficiare del permesso di sosta gratuito. In realtà già dallo scorso ottobre il Servizio istituito presso il Comando della Polizia municipale ha cominciato ad allertare gli utenti, chiedendo loro di programmare tale operazione, ma, dinanzi ai tradizionali ritardi, abbiamo deciso di prorogare inizialmente sino allo scorso 31 gennaio 2013 la validità dei vecchi permessi per la sosta gratuita nelle aree a pagamento della città. Ai cittadini aventi diritto abbiamo dunque concesso almeno un altro mese per effettuare i rinnovi necessari. Poi abbiamo concesso un’ulteriore proroga sino al 28 febbraio della validità dei vecchi permessi. Tuttavia a oggi, a dieci giorni dalla scadenza, presso la stessa Polizia municipale ho verificato una possibilità di affanno per il servizio, per tale ragione abbiamo convocato per la giornata di domani un incontro interno per verificare l’opportunità di prorogare o meno i vecchi pass sino al 31 marzo, dando un’ultima scadenza ai cittadini per il rinnovo”.
Pescara-Cagliari 0-2, Delfino curioso e distratto
E' sembrata più una sana sgambata tra amici, una di quelle partitelle che si giocano in riva al mare, che una partita del campionato di serie A.
Per 45' le due formazioni si sono studiate senza farsi male. Il Cagliari ha optato per il possesso di palla, con buona proprietà di palleggio da parte dei suoi singoli, mentre il Pescara ha controllato la situazione mantenendo i reparti molto distanziati, avanzando lentamente nella metà campo avversaria e con un gioco prevedibile. Tanti, troppo sono stati i passaggi sbagliati dai biancazzurri, anche nel secondo tempo, quando gli ospiti hanno affondato i colpi e si sono aggiudicati meritatamente l'intera posta in palio.
Le Azioni
Degni di nota sono solo un lancio in profondità che Sau aggancia a pochi passi dal portiere ma non riesce a controllare, e un palo di Weiss al 41'. Lo slovacco infatti ha colto il palo con un tiro a girare, complice una deviazione del portiere.
Al 53' Sau sblocca il risultato: lancio lungo di un compagno per Cossu che disegna dalla destra un bel cross, il piccolo attaccante cagliaritano svetta di testa e trafigge Perin. Bella azione, di gran pregio, ma i tre giocatori che l'hanno disegnata sono stati lasciati liberi di fare quello che volevano.
La difesa pescarese è sempre più in bambola e subisce il raddoppio sempre ad opera di Sau, che raccoglie al centro dell'area un bell'assist di tacco di Cesarini: 2 a 0.
Mancherebbero 27 minuti alla fine più recupero, ma ciò che colpisce è la rassegnazione del Pescara: non c'è una reazione, si avvertono solo stanchezza e nervosismo, e il Cagliari potrebbe anche approfittarne.
I Delfini giocano un po' peggio del già blando primo tempo, senza schemi, lasciando l'iniziativa a Weiss, Celik e D'Agostino. Poi quest'ultimo si fa male all'inizio della ripresa e gli subentra il volenteroso Bjarnason.
Manca però il gruppo, ci sono lacune tecniche, la manovra è prevedibile, con tanti passaggi laterali che consentono alla difesa ospite di riposizionarsi facilmente. Finisce 0-2 con un pubblico di casa sempre più rassegnato che abbandona gli spalti già prima del fischio finale.
Noi abbiamo più volte, in queste pagine, espresso l'idea che il Pescara, come di norma fanno le squadre che devono salvarsi, debba puntare su un modulo più coperto, con corsa, grinta e contropiede, rinunciando ai colpi di tacco e ai gesti tecnici virtuosi.
Una nota a parte merita Weiss: ieri ha mostrato tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti. Ha mostrato all'inizio iniziativa, volontà, tecnica e furbizia. Poi però la partita si è messa male, si è innervosito e ha rifilato un calcione da tergo a Ibarbo. Non contento, mentre l'arbitro estraeva il cartellino rosso, ha cercato la rissa coi cagliaritani.
Non si diventa campioni senza maturare: dipende tutto da lui.
Andrea Russo
Per 45' le due formazioni si sono studiate senza farsi male. Il Cagliari ha optato per il possesso di palla, con buona proprietà di palleggio da parte dei suoi singoli, mentre il Pescara ha controllato la situazione mantenendo i reparti molto distanziati, avanzando lentamente nella metà campo avversaria e con un gioco prevedibile. Tanti, troppo sono stati i passaggi sbagliati dai biancazzurri, anche nel secondo tempo, quando gli ospiti hanno affondato i colpi e si sono aggiudicati meritatamente l'intera posta in palio.
Le Azioni
Degni di nota sono solo un lancio in profondità che Sau aggancia a pochi passi dal portiere ma non riesce a controllare, e un palo di Weiss al 41'. Lo slovacco infatti ha colto il palo con un tiro a girare, complice una deviazione del portiere.
Al 53' Sau sblocca il risultato: lancio lungo di un compagno per Cossu che disegna dalla destra un bel cross, il piccolo attaccante cagliaritano svetta di testa e trafigge Perin. Bella azione, di gran pregio, ma i tre giocatori che l'hanno disegnata sono stati lasciati liberi di fare quello che volevano.
La difesa pescarese è sempre più in bambola e subisce il raddoppio sempre ad opera di Sau, che raccoglie al centro dell'area un bell'assist di tacco di Cesarini: 2 a 0.
Mancherebbero 27 minuti alla fine più recupero, ma ciò che colpisce è la rassegnazione del Pescara: non c'è una reazione, si avvertono solo stanchezza e nervosismo, e il Cagliari potrebbe anche approfittarne.
I Delfini giocano un po' peggio del già blando primo tempo, senza schemi, lasciando l'iniziativa a Weiss, Celik e D'Agostino. Poi quest'ultimo si fa male all'inizio della ripresa e gli subentra il volenteroso Bjarnason.
Manca però il gruppo, ci sono lacune tecniche, la manovra è prevedibile, con tanti passaggi laterali che consentono alla difesa ospite di riposizionarsi facilmente. Finisce 0-2 con un pubblico di casa sempre più rassegnato che abbandona gli spalti già prima del fischio finale.
Noi abbiamo più volte, in queste pagine, espresso l'idea che il Pescara, come di norma fanno le squadre che devono salvarsi, debba puntare su un modulo più coperto, con corsa, grinta e contropiede, rinunciando ai colpi di tacco e ai gesti tecnici virtuosi.
Una nota a parte merita Weiss: ieri ha mostrato tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti. Ha mostrato all'inizio iniziativa, volontà, tecnica e furbizia. Poi però la partita si è messa male, si è innervosito e ha rifilato un calcione da tergo a Ibarbo. Non contento, mentre l'arbitro estraeva il cartellino rosso, ha cercato la rissa coi cagliaritani.
Non si diventa campioni senza maturare: dipende tutto da lui.
Andrea Russo
domenica 17 febbraio 2013
Controlli Polizia municipale: 10 automobilisti sottoposti al narcotest, un 22enne denunciato e un 40enne multato per guida in stato di ebbrezza
“Dieci automobilisti fermati a campione e sottoposti al narcotest, per verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida; un ventiduenne denunciato e patente ritirata per essere risultato positivo alla cannabis; un quarantenne sanzionato per guida in stato di ebbrezza. E’ questo il bilancio dei controlli serrati eseguiti dalla Polizia municipale, Nucleo Tutela del Consumatore, nell’ambito dell’operazione ‘No Drink to drive’ promossa dall’amministrazione comunale la scorsa notte, operazione organizzata per tutelare i cittadini e che continueremo a ripetere per tutto il 2013”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando l’esito dell’operazione condotta la notte scorsa e guidata dal maggiore Paolo Costantini.
“Il blitz – ha spiegato il sindaco Albore Mascia – rientra tra gli interventi voluti e organizzati dall’amministrazione comunale, attraverso il nostro braccio operativo, ovvero la Polizia municipale, interventi tesi a garantire la sicurezza lungo le nostre strade, pensando soprattutto ai più giovani, a coloro che, specie nel fine settimana, si riversano sulle zone della movida e che spesso non hanno la piena cognizione di quali possano essere le conseguenze del mettersi alla guida di un veicolo in condizioni di alterazione. Per tale ragione, con il Coordinatore delle Politiche giovanili Vincenzo D’Incecco abbiamo lanciato, per il secondo anno consecutivo, il progetto Notti Sicure, con i volontari del Modavi che, con una postazione fissa al centro storico, consentono ai giovani di sottoporsi volontariamente e gratuitamente all’alcol test per verificare il tasso di concentrazione alcolica nell’organismo e valutare l’effettiva capacità di un automobilista di condurre un mezzo. Ora, attraverso la stessa Polizia municipale, abbiamo promosso una seconda operazione denominata ‘No drink to drive’, con controlli approfonditi non solo sull’abuso di alcol, ma sottoponendo gli automobilisti anche al narcotest, utile per accertare l’eventuale uso di sostanze stupefacenti da parte di chi conduce un veicolo. La notte scorsa è scattato il primo blitz: le pattuglie della Polizia municipale, coordinate dal maggiore Paolo Costantini, si sono posizionate, dalla mezzanotte alle 4, in via Nazionale Adriatica nord, all’altezza del centro commerciale Globo, una postazione scelta perché spesso, di notte, come hanno segnalato anche i residenti, via Nazionale Adriatica nord viene scambiata per una ‘pista di Formula Uno’, dove gli automobilisti sfrecciano a tutta velocità incuranti dei rischi connessi. La presenza dei lampeggianti accesi ha avuto il primo effetto di veder ridurre drasticamente la velocità di marcia dei mezzi: dieci i veicoli fermati per controlli a tappeto sugli automobilisti alla guida. E nella maglia delle verifiche, alla fine, è incappato un ragazzo di 22 anni, N.F., che è risultato positivo al primo test sulla cannabis. A quel punto è stato accompagnato in ospedale, dove gli esami più approfonditi, hanno confermato l’uso della sostanza stupefacente. Al giovane è stata ovviamente ritirata la patente di guida ed è stato segnalato alle Autorità giudiziarie. Un secondo automobilista, un quarantenne, è invece stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza. Ovviamente tali controlli proseguiranno per tutto il 2013, ma cambiando la collocazione dei posti di blocco, sempre al fine di garantire la tutela dei nostri giovani”.
Ponte Nuovo, domani scade la gara d’appalto
“Entro autunno 2013 apriremo a Pescara il cantiere per la realizzazione del Ponte Nuovo, un’infrastruttura straordinaria che collegherà le due sponde della città, da via Gran Sasso sino a via Lago di Campotosto, 86 metri di lunghezza, per quattro corsie di marcia carrabili e relativi percorsi ciclopedonali, con un investimento di 13milioni 100mila euro. Domani, lunedì 18 febbraio, scadranno i termini per le imprese per partecipare al bando di gara d’appalto europeo integrato, ovvero l’impresa che si aggiudicherà l’intervento avrà 90 giorni per redigere il progetto esecutivo di dettaglio e 480 giorni per realizzare i lavori, in tutto 19 mesi per dotare Pescara di quella che sarà un’opera d’arte architettonica oltre che una struttura utile e solida, che ci aiuterà a decentrare il traffico verso ovest, ossia verso quella che è una zona del territorio in pieno sviluppo, dando una nuova occasione per allacciare l’area dell’ospedale con quella del Tribunale, spuntando un altro capitolo del nostro programma di governo”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ricordando domani la scadenza della gara d’appalto del Ponte Nuovo, per 13milioni 100mila euro di investimenti con il consigliere regionale Lorenzo Sospiri.
“Tutti conosciamo quello che è stato l’iter lungo e, per certi versi, anche travagliato del progetto – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, in un territorio così fortemente urbanizzato, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi. Tali considerazioni e soprattutto tale consapevolezza hanno determinato l’avvio di riflessioni, politiche e amministrative, e soprattutto la ricerca dei finanziamenti necessari. Già nel 2009 abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, i fondi Pisu in quanto, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, altra opera già appaltata, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas. Nel 2011 eravamo riusciti a far partire la gara d’appalto, per circa 9 milioni di euro, ma poi quella gara è stata bruscamente interrotta: il 7 luglio 2011 è infatti intervenuta la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato la delibera originaria nelle sue procedure espropriative. Contro quel pronunciamento la nostra amministrazione ha ovviamente anche presentato ricorso al Consiglio di Stato che peraltro il 17 gennaio 2012 ha anche sospeso l’esecutività della sentenza del Tar in attesa di decidere nel merito. Nel frattempo però sono emerse delle novità, ossia una prescrizione del Genio Civile circa la necessità di realizzare anche un intervento suppletivo con la messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara in corrispondenza del Ponte Nuovo, opera che, anch’essa, siamo riusciti a far finanziare, sempre grazie all’impegno del consigliere Sospiri, con un fondo pari a 3milioni 600mila euro nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente. E di conseguenza è stato necessario anche rivedere e adeguare il progetto preliminare stesso del Ponte, sia in funzione delle opere aggiuntive lungo gli argini, che ci hanno imposto di alzare la struttura stessa, sia in termini economici per un inevitabile aumento dei costi, passati da 9 milioni di euro a 13milioni 100mila euro. Riformulato l’intervento, è automaticamente venuto meno l’interesse dell’Ente a proseguire l’appello dinanzi al Consiglio di Stato contro la società Generalmarmi Sas, proprietaria di gran parte delle aree interessate dalle opere e dunque da sottoporre a esproprio. E oggi siamo pronti a ripartire con una procedura completamente nuova: il Ponte Nuovo è un’infrastruttura – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia - di cui Pescara ha assolutamente bisogno per decentrare la viabilità e, al tempo stesso, dare vitalità a quella zona ovest del territorio su cui la nostra amministrazione comunale sta fortemente puntando, con il Piano Particolareggiato 7, con il Piano urbanistico di valenza metropolitana Fontanelle-Sambuceto, e con altre opere strutturali di impatto enorme, come il completamento del raddoppio del ponte di Villa Fabio con la realizzazione delle quattro nuove rampe di collegamento con l’asse attrezzato”. In merito agli aspetti tecnici dell’opera, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “Il ponte è stato progettato dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest Srl; la struttura sarà evidentemente carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzata a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un’eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio Civile, e comunque al fine di garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, sarà strallato, con un’antenna di forma bipartita alta 52 metri, alla quale saranno collegate le 10 funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico, con 62 pannelli, per assicurare autonomia energetica alla struttura. La base dell’antenna, sino a un’altezza di 15 metri, è in cemento armato, il resto verrà realizzato in acciaio. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 13milioni 100mila euro complessivi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, 633mila euro di fondi privati derivanti al Comune dall’accordo di programma Fater; a queste, che erano le fonti di finanziamento originarie, abbiamo aggiunto 191mila 316 euro ancora fondi comunali da accordo di programma Fater; 133mila euro da fondi Comunitari convogliati nel bilancio comunale; 2milioni 50mila euro fondi Terna; ancora 1milione 500mila euro fondi Fesr e, infine, 225mila 684 euro tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Negli ultimi mesi le procedure tecniche sono andate avanti. Siamo ripartiti dalle procedure espropriative che sono state ‘osservate’ dai privati interessati; lo scorso novembre i nostri uffici hanno controdedotto tutte le osservazioni rigettandole, e accogliendone una sola, inerente la realizzazione di una rampa di accesso dinanzi alla ditta Generalmarmi per non precludere l’ingresso dei mezzi privati che comunque dobbiamo garantire. Lo scorso 4 gennaio è partita la gara d’appalto: innanzitutto si tratta di un appalto integrato, ossia viene posto in gara il progetto definitivo e l’aggiudicatario dovrà poi provvedere alla redazione del progetto esecutivo e alla realizzazione dell’opera. L’importo totale dell’appalto ammonta a 10milioni 159mila 306,52 euro di cui 9milioni 843mila 255,52 per i lavori e 316mila 51 euro per la progettazione esecutiva. Si tratta di un appalto sopra la soglia comunitaria quindi il bando è stato inviato anche alla Commissione della Comunità Europea ed è stato già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea oltre che sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sul sito dell’Osservatorio, sul Sito istituzionale del Comune, al fine di garantire la massima trasparenza e visibilità al progetto. L’aggiudicazione avverrà seguendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le domande contenenti le offerte dovranno pervenire al Comune entro le ore 13 di domani, lunedì 18 febbraio: per la progettazione esecutiva abbiamo previsto 90 giorni; per l’esecuzione dei lavori 480 giorni dalla data della consegna del cantiere, ossia 19 mesi in tutto, in altre parole, se non ci saranno intoppi, possiamo supporre che la posa della prima pietra avverrà il prossimo autunno”. “Parliamo di un’opera – ha osservato il consigliere Sospiri – che ci trasciniamo dietro dalla fine degli anni ’90, la cui prima progettazione, redatta dal centro-sinistra, era però sbagliata, perché il ponte era troppo basso, e non avrebbe sopportato l’eventuale ondata di piena bicentenaria del fiume Pescara. Il nostro lavoro è stato dunque faticoso, perché abbiamo dovuto trovare i fondi anche per la messa in sicurezza degli argini, 3 chilometri a destra e 3 chilometri a sinistra, fondi che prima non erano stati previsti. Di fatto oggi quel Ponte rappresenta la più importante opera pubblica di costruzione d’Abruzzo e una delle più importanti in Italia dopo le opere della ricostruzione post-terremoto aquilana e dopo le grandi infrastrutture dello Stato. Attraverso il ponte, da ovest e da sud, si entrerà nelle aree di risulta per parcheggiare e fare shopping senza passare dal centro della città, ed è il quarto tassello del nostro mosaico nella riorganizzazione del centro cittadino, dopo il Teatro sulle aree di risulta, la Metropolitana di superficie, e la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. Il quinto tassello sarà costituito dalla sistemazione a verde e dai parcheggi sulle aree di risulta che presenteremo tra qualche settimana”. In merito al ricorso al Tar presentato, di nuovo, dai proprietari delle aree sottoposte a esproprio, “in uno Stato di diritto ci aspettavamo, ovviamente, tale iniziativa dai proprietari, che come dicevo - ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -, avevano già osservato il progetto, osservazioni che abbiamo rigettato con controdeduzioni approfondite. Ma l’amministrazione comunale e la città intera credono nella bontà e nel valore strategico di un progetto che è fondamentale per lo sviluppo urbanistico e viario del nostro territorio”.
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