sabato 9 giugno 2012

Di Pietrantonio attacca la Giunta: dopo l'immobilismo, anche le tasse alte

"La parte spettante al Comune di Pescara dell'Imu è troppo alta". Sono tutti d'accordo, i consiglieri del Pd, sull'esigenza di ridurre la tassa sulla casa in questo momento di difficoltà economica per i cittadini.
"Attraversiamo" spiega Moreno Di Pietrantonio, ex assessore ed ora consigliere di minoranza del Partito Democratico, "un periodo di grave indigenza per molte famiglie che risiedono nel nostro territorio comunale. La Giunta ha detto grandi bugie sull'Imu: ha detto di aver ridotto il più possibile le quote che gli spettano, ma non è così. Già altri partiti, come l'Fli e l'Udc (che fa parte della maggioranza, ndr), hanno fatto le loro proposte per venire incontro ai cittadini. Noi, in sede di approvazione di bilancio, che deve essere ratificata entro la fine di Giugno, faremo i nostri emendamenti chiedendo di eliminare spese inutili per consulenze ed eventi. In questo modo risparmieremo milioni di euro e permettere la riduzione dell'imposta sulla casa".
Di Pietrantonio chiosa poi sull'operato generale del Comune: 


"Mancano quasi due anni alla fine del mandato di Mascia, spero che non sia caratterizzato dall'immobilismo che l'ha contraddistinto finora.
La Giunta di centrodestra ha fatto ben poco, e questo per due motivi: primo, perchè la maggioranza che la sostiene è divisa ed ha avuto bisogno di attuare più volte dei "rimpasti" con nuovi assessori. Il secondo motivo invece è la mancanza assoluta di idee e di programma da parte di Luigi Albore Mascia.


E' un immobilismo che si sostanzia, secondo Di Pietrantonio "Nel mancato dragaggio del fiume di Pescara e nel rallentamento o la sospensione di diverse opere pubbliche importanti. Il sindaco Mascia sostiene che il problema della mancata rimozione dei fanghi, che dura da anni, non è colpa sua, in quanto sono subentrati problemi procedurali che implicano altri enti. Noi del Pd invece riteniamo che un sindaco che vede il porto della sua città morire, i pescatori che non possono lavorare e che chiedono aiuti economici allo stato, i traghetti che abbandonano la città, dovrebbe far sentire la sua voce in maniera forte presso le altre istituzioni competenti".
Andrea Russo

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