venerdì 26 dicembre 2008

Notizie - Politica/Pescara - La giunta rompe gli accordi sugli swap


Come abbiamo già accenato, tra le conseguenze dell'amministrazione D'Alfonso, di cui la vicenda giudiziaria in corso è solo l'ultimo atto, c'è il capitolo swap.

Per rifare marciapiedi, strade, palazzi, aiuole, il comune ha fatto tanti debiti. 160 milioni, stimò qualcuno, qualche tempo fa, ma nel frattempo l'importo potrebbe essere cresciuto.

Non contenti, gli amministratori di Palazzo di Città stipularono un mutuo includente una sorta di gioco in borsa sugli interessi previsti, detto swap.

Per sapere cosa è uno swap si può approfondire qui: http://www.performancetrading.it/Mercati/Swap/SwpIndex.htm

Basta però sapere, in sintesi, che si tratta di una sorta di gioco d'azzardo sugli interessi debitori.
In pratica, non solo il comune ha contratto debiti ingenti, che graveranno sui Pescaresi (160-200 milioni di debiti equivalgono a quasi 2000 euro di debito che ogni pescarese ha a testa, includendo gli invalidi, i minorenni, i disoccupati), ma ci ha giocato anche, con questi soldi.

Cosa è successo di nuovo?

E' avvenuto che mentre inizialmente con questi giochi di borsa il comune stava guadagnando, negli ultimi tempi aveva iniziato a perdere.
Ecco allora che Camillo D'Angelo, assessore alle finanze, straccia il contratto stipulato con gli istituti di credito e passa al contrattacco, depositando una denuncia.

Tutto ciò ricorda un po' quei film in cui ci sono dei pistoleri che giocano a carte in un saloon. Uno dei giocatori cala un poker d'assi e vince, ma uno degli avversari proprio non ci sta a perdere, e allora si alza in piedi infuriato e dice: "Tu bari! Hai imbrogliato!
Un secondo dopo tira fuori dal taschino la pistola e gli spara.

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