mercoledì 2 maggio 2012

La Destra Pescara: "Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Domenico Rigante"

"Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Domenico Rigante, giovane tifoso ucciso". Così, in una nota, il Segretario Provinciale de La Destra Pescara, Alessandro Baldati, e l'addetto stampa, Andrea Russo. "Ieri notte - continua il comunicato - è stato ucciso, vittima di un agguato tesogli da malviventi di etnia rom, Domenico Rigante, noto per essere un grande tifoso del Pescara. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio e siamo vicini ai suoi familiari, che perdono un ragazzo di soli 24 anni. Sembra tra l'altro che non fosse nemmeno lui il reale obiettivo del raid e che sia stato identificato erroneamente dai killers al posto di suo fratello. Siamo anche vicini al dolore della tifoseria del Pescara che perde un amico, un compagno di mille avventure all'insegna di una sana passione sportiva, mezzo di condivisione e di gioia. Si pone ancora una volta la questione riguardante la sicurezza a Pescara. Cosa sta succedendo nella nostra città? Rapine, agguati, scomparse misteriose di tante, troppe persone. Omicidi spesso dettati da futili motivi. E' chiaro che è in atto una escalation della criminalità che sta individuando nel capoluogo adriatico un'isola felice dell'impunità. Per l'ennesima volta ci troviamo a sollecitare un intervento più massiccio delle Forze dell'Ordine, che non si fermi ad un pattugliamento sterile delle strade ma che si concretizzi nel trasferimento dietro le sbarre dei troppi malviventi che popolano la nostra bella città di mare. Chiediamo, inoltre, che l'amministrazione comunale attui una politica dell'integrazione delle etnie rom tramite campagne di sensibilizzazione, assistenti sociali, vigili urbani, segnalazioni ai tribunali dei minori. C'è bisogno di promuovere le seguenti linee guida: rispetto delle regole; rieducazione ad un senso civico che attualmente manca; una vita improntata al lavoro e alla non violenza; educazione corretta dei figli, che devono frequentare la scuola sviluppando la loro cultura e le loro possibilità di riscatto sociale, e non chiedere l'elemosina o spacciare droga fin dalla tenera età".

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