giovedì 31 maggio 2012
Cadavere trovato in un fabbricato dell'ex casa di riposo di via Arapietra
Il cadavere di un uomo e' stato trovato stamani a Pescara, in via Arapietra, in un edificio una volta sede di una casa di riposo del Comune. La morte risalirebbe ad almeno quattro giorni fa. Il ritrovamento da parte dei Vigili del Fuoco, infatti, e' avvenuto dopo che gli operai impegnati nella ristrutturazione di parte dell'edificio hanno segnalato un forte odore di decomposizione provenire da un'area chiusa. Accanto al corpo, senza documenti, sono state rinvenute alcune radiografie collegabili a un 29enne conosciuto in zona, ma sull'identita' sono ancora in corso accertamenti.
mercoledì 30 maggio 2012
Baldati dà ragione a Federalberghi: "Urge un piano per risollevare l'economia Pescarese"
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Baldati in occasione di un incontro con Storace |
Alessandro Baldati, leader provinciale di "La Destra" a Pescara, ha espresso piena identità di vedute con la Federalberghi, che ha denunciato le gravi perdite di incassi nel proprio settore.
"Recentemente la Federalberghi ha emesso un comunicato ufficiale in cui si richiede l'intervento delle istituzioni sulla grave situazione del comparto alberghiero nella zona di Pescara, oltre che in altri settori afferenti al turismo e alle attività commerciali. Si fa presente che il settore dei viaggiatori-business si sia notevolmente ridotto, visto che le attività industriali sono diminunite.
E' un dato di fatto che il dragaggio del porto di Pescara è fermo da anni, senza che si intraveda una risoluzione del caso. Ciò ha comportato l'abbandono degli investimenti da parte della Snav, compagnia di trasporto navale che aveva in mente di fare di Pescara uno scalo delle sue navi da crociera in partenza da Venezia. I pescatori non possono più lavorare, e sopravvivono soltanto richiedendo lo stato di emergenza con l'esborso di soldi pubblici.
Riteniamo che l'attuale amministrazione comunale non abbia fatto sufficienti pressioni per lo sbloccarsi dei fondi pubblici destinati al porto prima, e non abbia preso tutte le misure necessarie dopo, in accordo anche con gli altri enti preposti, allo sblocco dei lavori, individuando ad esempio soluzioni appropriate per il conferimento dei fanghi in luoghi idonei".
Secondo Baldati, altri aiuti per la crescita sarebbero il rilancio del traffico aeroportuale e la detassazione delle attività commerciali:
"Dobbiamo far crescere l'Aeroporto, che è fonte di nuovi scambi culturali e di incoming turistico.
Siamo del parere che siano stati spesi troppi soldi delle casse comunali per concerti inutili che non hanno un grande ritorno economico per la città, e che non sono state attuate invece misure strutturali per rilanciare Pescara come città turistica, come il restyling di una Piazza della Rinascita che versa nel degrado, manifestazioni turistiche finanziate da grandi sponsors che diano notorietà alla nostra cittadina. Manca anche una adeguata pulizia delle strade, anche a detta di molti turisti.
Un aiuto per il rilancio delle attività produttive può giungere dall' alleggerimento delle tasse comunali e dai buoni- parcheggio gratuiti per chi effettua acquisti.
Auspichiamo inoltre la convocazione da parte di Provincia e Comune di Pescara di un tavolo che raduni tutte le associazioni industriali e commerciali del territorio per fare il punto della situazione".
martedì 29 maggio 2012
Sebastiani: "Per Zeman la Roma è un treno da non perdere". Salgono le quotazioni di Delio Rossi
A Pescara è ormai certo l'addio di Zeman. Ieri il presidente Sebastiani è andato a prenderlo nella sua abitazione in macchina e lo ha portato nel suo studio di Viale Bovio a Pescara. Ha poi rilasciato un'intervista all'emittente locale Rete 8 nell'ambito della trasmissione 'Solocalcio', dicendo:
"Zeman mi aveva promesso sei mesi fa che avrebbe lasciato il Pescara, con cui si trova molto bene, soltanto se fosse passato il treno della vita. La Roma, per lui, è un treno da prendere. Me lo ha confermato poco fa (ieri sera, ndr). Si è discusso dell'aspetto economico, ma, credetemi, per lui non è una questione economica, ma di ambizioni". Indiscrezioni rivelano che Sebastiani abbia moltiplicato la posta in palio, offrendogli quattro volte rispetto allo stipendio attuale di 280.000 euro.
Via Zeman, ora le quotazioni di Delio Rossi salgono parecchio. Non solo perchè il presidente del Pescara Sebastiani ne ha tessuto le lodi, indicandolo come il più adatto come eventuale successore, ma per un calcolo probabilistico. Innanzitutto Rossi non ha una panchina. Qualche voce sostiene che l'Anderlecht, squadra belga, lo abbia contattato, ma è da verificare. Si sa però che il trainer romagnolo ha sempre preferito allenare in Italia, ha preso la guida soltanto di squadre medie o piccole per il massimo torneo e Sebastiani potrebbe fargli una buona offerta, visto che ha messo sul piatto per Zeman 1.200.000 euro. Rossi non ha cachet troppo elevati e potrebbe accontentarsi anche di meno. Il tecnico riminese, inoltre, ha allenato già a Pescara, nel 96/97 e nel 2000/2001. Conosce la piazza, sa come gestirne gli umori, sa che sull'onda dell'entusiasmo allo stadio ci saranno 20.000 persone in ogni partita interna, e che la società Delfino Pescara non ha debiti ed è molto solida (conta, infatti, una ventina di soci che possono consentirle un'esistenza tranquilla). Il modulo di Delio Rossi classico, inoltre, è un 4-3-3, e non stravolgerebbe troppo l'impostazione offensiva di Zeman. Rossi differisce dal boemo per essere leggermente meno spregiudicato, meno esasperato nei ritmi di gioco ma più accorto in fase difensiva. A differenza di Zeman, è più raro che Rossi mandi all'attacco le mezzale o gli esterni di difesa a fare sovrapposizioni. Anche i tifosi lo accoglierebbero bene, avendone un discreto ricordo oltre che stima per quello che ha fatto negli ultimi anni, in cui sicuramente è migliorato. In definitiva, anche se forse un contatto ancora non c'è stato, ci sono tutti gli elementi per cui l'accordo tra il Pescara e Delio Rossi possa essere fatto, perchè appare come una scelta prestigiosa, naturale e fattibile per entrambi. Sia il tecnico che la società andrebbero "sul sicuro", consci di poter lavorare con calma.
Andrea Russo
Andrea Russo
lunedì 28 maggio 2012
Pescara Calcio: Zeman ormai è vicino alla Roma, Delio Rossi suo probabile successore
Sarà Delio Rossi a sostituire Zeman sulla panchina del Pescara. La probabilità è molto alta, visto che Zeman ormai appare orientato ad andare a Roma, dove percepirà uno stipendio molto superiore rispetto a quello attuale e dove potrebbe coltivare ambizioni di scudetto, visto il budget alto della nuova dirigenza capitolina, subentrata da circa un anno a Rosella Sensi. In più il tecnico boemo è molto amato dai tifosi giallorossi.
Anche il ritorno di Delio Rossi a Pescara sembra facilmente pronosticabile: ci ha già allenato due volte, ha un modulo offensivo (4-3-3) come Zeman, è rimasto senza panchina dopo i pugni rifilati a Ljajic e tornerebbe ad allenare un club di serie A che ha finora lavorato bene, con le casse societarie in salute, sospinto dall'entusiasmo di una tifoseria che riassapora la massima serie dopo venti anni.
Rossi, quando non fa il pugile, opera con un modulo a tre attaccanti meno spregiudicato di quello di Zeman, in quanto i difensori e i centrocampisti si spingono meno in attacco. Ha ottenuto buoni risultati con il Palermo, due anni fa, e con la Fiorentina l'anno scorso.
Rispetto alle precedenti esperienze con il Pescara nella stagione 96/97 e 2000/2001, la sua carriera ha fatto progressi e sicuramente l'esperienza si fa sentire di più. Il Pescara, in parole povere, ritroverebbe un allenatore migliorato, uno dei migliori che la serie A italiana possa offrire, anche se non ha mai allenato una squadra di primissimo livello.
domenica 27 maggio 2012
Oggi dalle 16:00 c'è la festa del Pescara
(Fonte: Pescaracalcio.com)
Sarà un viaggio per le vie cittadine, per i luoghi che hanno caratterizzato un anno dei biancazzurri. Su un pullman scoperto, i giocatori, lo staff e la dirigenza biancazzurra saluterà, domenica pomeriggio, a partire dalle 16 i tifosi del Pescara Calcio. Si faranno ben 19 tappe: in alcune di queste i biancazzurri saranno accolti con brindisi e una torta dedicata che, oltre ad essere gustata, sarà anche giudicata dai palati biancazzurri. La più bella sarà poi premiata dalla società con dei gadget e premi. Prima tappa il bar Midas, poi piazza Grue dove verranno deposti dei fiori per Domanico Rigante, il porto Turistico dove la festa continuerà con il Ristorante da Franco, si ripartirà alla volta di via Paolucci, dove la Dynamin Holdin dell'Ad Martino brinderà con i biancazzurri, passando per la casa di Franco Mancini per festeggiare anche con lui e il suo ricordo questo traguardo della serie A. Altra tappa il Bar Brasile, poi lo stabilimento Calypso, poi ancora all'Acapulco e Conchiglia Azzurra fino a raggiungere l'Hotel Promenade, storico luogo dei ritiri casalinghi del Pescara, a Montesilvano. Tornando indietro ci si fermerà presso la tabaccheria De Simone, la tabaccheria Mauro, il bar Arlecchino, la pasticceria Charlot, il ristorante la terrazza Verde, il Fellini Ristopub presso l'Arca, il Bar Natale, fino ad arrivare in piazza della Repubblica (stazione) dove il pullman sarà scortato da un corteo guidato dai Rangers fino ad arrivare in piazza della Rinascita dove ci sarà la festa vera e propria. Sul palco in piazza della Rinascita, ad aspettare - alle 18 circa - i biancazzurri festanti due nomi noti del piccolo schermo: il giornalista Sky, voce narrante della serie bwin, Daniele Barone e la giornalista Rai Simona Rolandi, in più occasioni madrina degli eventi del Pescara. Questo il percorso nel dettaglio: via Pepe, via D'Avalos, via Vespucci, Lungomare Colombo, Porto Turistico, Via Doria, Ponte Asse attrezzato, Via Paolucci, Via Gobetti (contromano), via Foscolo (contromano), Lungomare MAtteotti, Viale Riviera Nord fino Montesilvano, Via nazionale Adriatica Nord, Viale Bovio, Via Michelangelo, Via del Santuario, Via Strada Vecchia della Madonna, via Monte di Campli, via Prati, via Fonte Romana, via del Circuito, via De Gasperi, via Caduta del Forte, Corso Vittorio Emanuele II, Corso Umberto e arrivo in piazza della Rinascita. Ovviamente, neanche a dirlo, tutti vestiti di biancazzurro!
Sarà un viaggio per le vie cittadine, per i luoghi che hanno caratterizzato un anno dei biancazzurri. Su un pullman scoperto, i giocatori, lo staff e la dirigenza biancazzurra saluterà, domenica pomeriggio, a partire dalle 16 i tifosi del Pescara Calcio. Si faranno ben 19 tappe: in alcune di queste i biancazzurri saranno accolti con brindisi e una torta dedicata che, oltre ad essere gustata, sarà anche giudicata dai palati biancazzurri. La più bella sarà poi premiata dalla società con dei gadget e premi. Prima tappa il bar Midas, poi piazza Grue dove verranno deposti dei fiori per Domanico Rigante, il porto Turistico dove la festa continuerà con il Ristorante da Franco, si ripartirà alla volta di via Paolucci, dove la Dynamin Holdin dell'Ad Martino brinderà con i biancazzurri, passando per la casa di Franco Mancini per festeggiare anche con lui e il suo ricordo questo traguardo della serie A. Altra tappa il Bar Brasile, poi lo stabilimento Calypso, poi ancora all'Acapulco e Conchiglia Azzurra fino a raggiungere l'Hotel Promenade, storico luogo dei ritiri casalinghi del Pescara, a Montesilvano. Tornando indietro ci si fermerà presso la tabaccheria De Simone, la tabaccheria Mauro, il bar Arlecchino, la pasticceria Charlot, il ristorante la terrazza Verde, il Fellini Ristopub presso l'Arca, il Bar Natale, fino ad arrivare in piazza della Repubblica (stazione) dove il pullman sarà scortato da un corteo guidato dai Rangers fino ad arrivare in piazza della Rinascita dove ci sarà la festa vera e propria. Sul palco in piazza della Rinascita, ad aspettare - alle 18 circa - i biancazzurri festanti due nomi noti del piccolo schermo: il giornalista Sky, voce narrante della serie bwin, Daniele Barone e la giornalista Rai Simona Rolandi, in più occasioni madrina degli eventi del Pescara. Questo il percorso nel dettaglio: via Pepe, via D'Avalos, via Vespucci, Lungomare Colombo, Porto Turistico, Via Doria, Ponte Asse attrezzato, Via Paolucci, Via Gobetti (contromano), via Foscolo (contromano), Lungomare MAtteotti, Viale Riviera Nord fino Montesilvano, Via nazionale Adriatica Nord, Viale Bovio, Via Michelangelo, Via del Santuario, Via Strada Vecchia della Madonna, via Monte di Campli, via Prati, via Fonte Romana, via del Circuito, via De Gasperi, via Caduta del Forte, Corso Vittorio Emanuele II, Corso Umberto e arrivo in piazza della Rinascita. Ovviamente, neanche a dirlo, tutti vestiti di biancazzurro!
Il Pescara batte 1 a 0 la Nocerina e vince il campionato di serie B
(Foto: Luciano Adriani, Il Centro)
Così come era iniziata così è finita, la stagione del Pescara. Con un bagno di folla e l'entusiasmo dei supporters per Zdenek Zeman ed un altro bagno ancora più grande alla fine. Eppure in pochi avrebbero scommesso in un primo posto, ad inizio stagione. Tanti, forse troppi sembravano i giocatori semisconosciuti in serie B o inesperti, e anche i talenti che provenivano da Foggia non avevano raggiunto nemmeno i play off in serie C l'anno prima.
Zeman si è rilanciato a Pescara dopo una decina d'anni di insuccessi, che, parliamoci chiaro, non erano dovuti all'influenza di Moggi, un fantasma che aleggia sempre attorno a lui, benchè ormai inoffensivo. Il Ceco gli rinfaccia di avergli rovinato la carriera, non perde mai una occasione per dirlo. Fa tutto parte di un quadro di vittimismo di cui quest'anno si sono resi parte una certa stampa locale e l'allenatore stesso. Quando si perdeva era sempre colpa degli arbitri e di poteri calcistici ancora troppo "Moggiani".
Eppure non era colpa di Moggi se Zeman aveva una crisi di risultati, come ad esempio durante la retrocessione in terza serie con l'Avellino, gli esoneri in Turchia con il Fenerbahce e in Serbia con la Stella Rossa (dove invece Zenga ha vinto un campionato). Erano demerito del praghese le sue sconfitte, come è merito suo questa promozione diretta in serie A.
Zeman ha dato la possibilità al Pescara calcio di fare le nozze con i fichi secchi. I soci hanno potuto spendere poco, accontentando il trainer nella scelta dei giocatori, ed ottenendo facilmente in prestito Insigne e Immobile da Napoli e Juve, i cui dirigenti ben sapevano che tali attaccanti sarebbero stati valorizzati da un modulo di gioco offensivo.
Ieri sera Zeman è stato portato in trionfo, la città di Pescara dopo una settimana di festeggiamenti si è colorata ancora di bianco e d'azzurro, con persone di ogni età a cantare e ballare per strada.
C'è un nuovo motivo per festeggiare: dopo aver conquistato la promozione, infatti, i Pescaresi hanno avuto l'ulteriore soddisfazione di vedere la propria squadra scavalcare il Torino al primo posto.
Sansovini & company hanno potuto godersi una soddisfazione tutt'altro che scontata: quella di alzare la coppa del torneo al termine della gara con la Nocerina.
In sottofondo c'era la musica di varie canzoni sul Pescara fioriti negli anni, anche in tempi recenti. La new entry in tal senso è stato un inno in stile dance, davvero niente male, di Luca Teseo.
C'è un nuovo motivo per festeggiare: dopo aver conquistato la promozione, infatti, i Pescaresi hanno avuto l'ulteriore soddisfazione di vedere la propria squadra scavalcare il Torino al primo posto.
Sansovini & company hanno potuto godersi una soddisfazione tutt'altro che scontata: quella di alzare la coppa del torneo al termine della gara con la Nocerina.
In sottofondo c'era la musica di varie canzoni sul Pescara fioriti negli anni, anche in tempi recenti. La new entry in tal senso è stato un inno in stile dance, davvero niente male, di Luca Teseo.
La Premiazione in stile Champions League
E' stata una premiazione in stile Champions league.
Prima Immobile indecentemente ha ricevuto il premio per il capocannoniere del campionato in mutande (è normale però che in queste occasioni ci siano invasioni di campo dei tifosi che letteralmente "spogliano" i propri beniamini in cerca di cimeli).
Poi ci sono state le dichiarazioni commosse del presidente Sebastiani e di Zeman. Poi c'è stata la chiamata uno ad uno dei giocatori, e l'alzata di coppa con i fuochi d'artificio alle spalle.
Prima Immobile indecentemente ha ricevuto il premio per il capocannoniere del campionato in mutande (è normale però che in queste occasioni ci siano invasioni di campo dei tifosi che letteralmente "spogliano" i propri beniamini in cerca di cimeli).
Poi ci sono state le dichiarazioni commosse del presidente Sebastiani e di Zeman. Poi c'è stata la chiamata uno ad uno dei giocatori, e l'alzata di coppa con i fuochi d'artificio alle spalle.
Poi ancora c'è stato anche un bel giro di campo con un treruote Piaggio verniciato di biancoazzurro su cui sono saliti tifosi e giocatori, seguiti da altri tifosi ed atleti del pescara semisvestiti, in un profanamento delizioso della pista d'atletica ed uno sfavillio di bandiere bianche ed azzurre. Matti Lund Nielsen, un ottimo elemento arrivato a Gennaio, ha portato seco la bandiera Danese per festeggiare, ritenendo implicitamente e giustamente di aver dato lustro alla propria nazione vincendo il campionato cadetto Italiano. Ed ha ragione, Nielsen: la serie B italiana non sfigura certo di fronte a serie A non eccezionali come quella danese.Lui, poi, ha decretato tante giornate di panchina per Togni, perchè da quando è arrivato si è subito inserito nei meccanismi di gioco ed ha scavalcato il brasiliano, facendosi preferire per forza fisica, passaggi precisi ed un insospettato fiuto per il goal.
La partita. Un triste preambolo
Prima del tripudio finale, si è consumato il dramma della Nocerina, che ha salutato la massima serie in un brutto modo. I suoi tifosi fin dal primo minuto hanno lanciato fumogeni ad indirizzo del pubblico di casa del settore-distinti: un comportamento indecente. I supporters di Nocera hanno perso l'occasione di salutare la seconda serie con sportività e senso civico, in stile Wolverhampton.I tifosi del "Wolves", in occasione della retrocessione della loro squadra, in cui hanno applaudito nonostante tutto i loro giocatori ed hanno rinnovato la loro vicinanza incondizionata alla squadra cantando "Che serà serà, whatever will be will be".
Avremmo gradito ed applaudito una scena del genere ieri sera. Peccato.
Avremmo gradito ed applaudito una scena del genere ieri sera. Peccato.
Le azioni
Al 3' la tattica del fuorigioco non scatta e la difesa pescarese lascia a Catania una grossa occasione per segnare, ma, solo davanti al portiere, il rossonero fallisce miseramente.
Azione fotocopia attorno al ventesimo: altra dormita della difesa biancazzurra, che come gli altri reparti della squadra si sente già in vacanza, Farias non ne approfitta.
Dopo un bel tiro di Zanon, Anania deve opporsi con i piedi ad un bel tiro di Farias.
Nel secondo tempo il Pescara si sveglia, anche se non è il solito Pescara. La Nocerina continua ad attaccare, e con un tiro del subentrato Alcibiade, difensore di scuola Juve, sfiora il vantaggio.
L'arbitro concede 5 minuti di recupero, ma al 92' Maniero, entrato nel secondo tempo, si riscatta di un anno trascorso in gran parte in panchina: esplode da fuori area uno splendido tiro: goal e vittoria del Pescara.
Una festa ancora più ricca
La Nocerina già sa, prima del 90', di essere in C, dopo il risultato giunto da Reggio che vedeva dilagare il Vicenza, sua diretta concorrente. L'Italo-africano Barusso, ottimo elemento di centrocampo, è stato il primo, al triplice fischio finale, a recarsi in lacrime negli spogliatoi, seguito dai compagni. Di loro tutto si può dire tranne che non abbiano lottato fino alla fine; nella prima parte del campionato erano addirittura a metà classifica, poi c'è stato un calo.
Il Delfino, invece, come dicevamo, ha la gioia rocambolesca di acciuffare il primo posto all'ultima giornata, in virtù del pari conseguito dal Torino sul campo del già retrocesso Albinoleffe.
Il Delfino, invece, come dicevamo, ha la gioia rocambolesca di acciuffare il primo posto all'ultima giornata, in virtù del pari conseguito dal Torino sul campo del già retrocesso Albinoleffe.
Il Pescara ha meritato il primo posto, anche perchè, in qualche gara (non in tutte quelle citate da certa stampa locale vittimista) le sviste arbitrali gli hanno sottratto almeno 7 punti.
Ha inoltre giocato il calcio più spettacolare, pagando a volte dazio ad una difesa ballerina, ma francamente si è lasciato preferire ad un Torino costato molti milioni di euro in più che ha regalato meno emozioni con il suo gioco.
Andrea Russo
Andrea Russo
giovedì 24 maggio 2012
TENTATO OMICIDIO DI UNA PROSTITUTA, ARRESTATO IL CUGINO DI CIARELLI
La questura di Pescara ha arrestato il ventottenne rom Pasquale Di Giovanni per il tentato omicidio di una prostituta nigeriana che la notte del 25 aprile fu rapinata e ferita al viso con un colpo di pistola calibro 38. Il killer, prima di fuggire, aveva tentato di far fuoco altre volte, ma l'arma si era inceppata, permettendo alla vittima di fuggire. Di Giovanni e' cugino dei cinque rom Ciarelli arrestati per il delitto Rigante, e lavora presso la scuderia di famiglia nel vicino ippodromo di San Giovanni Teatino.
lunedì 21 maggio 2012
Gianni D’Amore in mostra all’Aurum con “Nel segno del colore”
Il pittore siciliano Gianni D’Amore è protagonista di una personale all’Aurum di Pescara dal titolo “Nel segno del colore”, che è stata inaugurata ieri pomeriggio e rimarrà aperta fino al 31 maggio. L’ingresso al pubblico è libero. D’Amore, nato a Palermo nel 1948, vive e opera a Pescara, e torna a esporre le proprie opere dopo essere stato in mostra nelle più prestigiose gallerie d’arte italiane (Firenze, Bologna, Milano, Roma, Napoli) e straniere. Da sottolineare che la “svolta” decisiva che l’ha portato a una dialettica innovativa e originale nella sua attuale arte si è avuta nel 1987: esattamente 25 anni fa, infatti, D’Amore ospitò nella propria villa di Silvi Marina il noto pittore Franco Angeli, suo maestro, con il quale trascorse un periodo fecondo di studio e lavoro. Tuttavia, come ricorda il professor Antonio Sorella, che ha definito “metapittura” lo stile di D’Amore, l’artista siciliano è “vicino” anche al grande Mario Schifano, pur collocandosi in “una sua personalissima dimensione, sia per l’uso nevrotico degli spazi vuoti sia per quello che è stato definito ‘asintattismo’, un pensiero, cioè, espresso attraverso brani slegati e giustapposti con lo spirito del collage e la casualità tipica della pagina di un quotidiano”.
mercoledì 9 maggio 2012
Omicidi Moro e Impastato, terza edizione di “9 maggio 1978: due delitti di Stato”
Oggi pomeriggio a partire dalle ore 17, presso la sala Figlia di Iorio del palazzo della Provincia di Pescara, si terrà la terza edizione di “9 maggio 1978: due delitti di Stato”, manifestazione dedicata ad Aldo Moro e Peppino Impastato e organizzata dall’associazione Espressione Libre.
Si tratta, ormai, di uno degli eventi di punta dell’associazione cittadina che, per l’organizzazione di questa terza edizione, si è avvalsa della preziosa collaborazione della sezione pescarese dell’ANPI “Ettore Troilo” e del circolo locale dell’associazione Libertà e Giustizia.
All’incontro, che sarà moderato dal giornalista de Il Messaggero, Saverio Occhiuto, prenderanno parte diversi importanti ospiti, tra cui il dott. Enrico Di Nicola, ex capo della Procura di Bologna; lo scrittore Stefano D’Elia, vincitore del Festival della Narrazione "Montesilvano Scrive" con il racconto “Gozzilla il 9 maggio 1978”; il consigliere comunale di Pescara Marco Alessandrini e Pino Maniaci di TeleJato, che interverrà in videoconferenza da Cinisi (PA), dove ogni anno si tiene una manifestazione in ricordo di Peppino Impastato.
I relatori saranno chiamati a ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato, due protagonisti della storia della nostra Repubblica, di diverse idee politiche, ma comunque accomunati dagli stessi valori di integrità morale e onestà intellettuale e, purtroppo, anche dalla stessa tragica data: il 9 maggio 1978, giorno dell’uccisione di Impastato e del ritrovamento del corpo di Aldo Moro. Due video introdurranno l’evento, nel corso del quale i soci della nostra associazione si alterneranno nella lettura di alcune lettere di Moro e Impastato.
“A distanza di 34 anni, il 9 maggio 1978 rimane un punto buio della nostra esperienza repubblicana – afferma Massimiliano Di Pillo di Espressione Libre - ma alcuni personaggi che navigarono in quel potere costituito tornano oggi prepotentemente di attualità. Penso a Giulio Andreotti, al suo ruolo controverso nella gestione del rapimento Moro e alle sue mancate rivelazioni o ancora - continua - penso al Generale dei Carabinieri, Antonio Subranni, Capitano dell'Arma in servizio a Cinisi nel 1978 che, dopo aver palesemente depistato le indagini sulla morte di Peppino Impastato, risulta oggi indagato addirittura nella strage di Via D'Amelio, in seguito a una rivelazione della moglie di Paolo Borsellino. Ecco un ulteriore motivo per cui – conclude Di Pillo – non dobbiamo mai abbassare l’attenzione sul 9 maggio 1978, un giorno che sembra essere un crocevia di tante altre storie e personaggi che, se rivelati, potrebbero svelare scenari ben diversi rispetto a quelli scritti finora sui libri di storia”.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
domenica 6 maggio 2012
Fiaccolata per Domenico Di Luzio mercoledì 9 maggio
Mercoledì 9 maggio alle ore 18,30 da Piazzale Mazzini (Casina dei Tigli), a Chieti, si muoverà un corteo/fiaccolata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla scomparsa di Domenico (Mimmo) di Luzio, che ha fatto perdere le proprie tracce dal 18 aprile. Il corteo verrà sciolto a piazza Valignani (Pozzo) dopo aver percorso Piazza Trento e Trieste (La Trinità) e corso Marrucino. Il corteo/fiaccolata è organizzato dai tifosi della squadra di calcio del Chieti, ma sono invitati i cittadini, i politici, gli amici e tutti quelli che vogliono che Mimmo faccia ritorno a casa.
sabato 5 maggio 2012
Calcio: Grosseto-Pescara 2-4, il Pescara vola ma c'è ancora da soffrire
Il Pescara prolunga il suo momento magico, con la quarta vittoria di fila. 18 reti fatte e due sole subite nelle ultime quattro gare la dicono lunga sullo stato di forma dei biancoazzurri, che ora momentaneamente sono primi, in attesa del recupero di lunedì Torino-Padova. Verona e Sassuolo hanno vinto, però, rispettivamente con Livorno e Crotone, e sono lì ad un punto a far sentire il loro fiato sul collo. Per il Grosseto c'è solo un affondo di Sforzini in avvio, poi è un monologo dei biancoazzurri, che si concretizza nella grossolana autorete di Alfageme, il quale al 33' su un cross da destra precede gli attaccanti azzurri e inzucca di testa, siglando un gran bel goal nella sua porta; sembra quasi che l'abbia fatto apposta, ma in realtà l'attaccante argentino ha ecceduto in generosità spingendosi in difesa ad aiutare i compagni e tentando di deviare la palla in calcio d'angolo. Al 42', poi, Insigne raccoglie il pallone a centrocampo, supera due uomini e poi esplode un bel diagonale da destra verso il lato opposto, laddove il portiere Viotti non può arrivare: 0 a 2. Nella ripresa gli ospiti dilagano, mentre i biancorossi sono evanescenti. Il terzo goal non tarda a giungere: al 52' Insigne crossa da sinistra, Viotti respinge e Nielsen, che gli sta proprio davanti, ribadisce in rete. Ronaldo, dopo poco, lascia il Grosseto in dieci uomini per ingiurie all'arbitro e il Pescara dilaga: al 76' Cascione serve lungo per Sansovini che con un colpo di piatto sinistro scavalca ancora Viotti. E' il 4 a 0 ma non è finita: Sforzini cade a terra su intervento di Anania (anche alla moviola rimarrà difficile capire se il fallo ci sia stato davvero) e si procura un penalty che batte lui stesso. Il tiro è centrale e Anania ribatte, ma lo stesso attaccante di testa è bravo a ribadire in rete. 1-4 e nel finale è ancora Sforzini a cristallizzare il risultato sul 2-4. Il Pescara corre e gioca a memoria, il Grosseto appare stanco e svogliato e in avanti solo Sforzini ha fatto sentire il suo peso. Sabato 12 maggio c'è lo scontro al vertice Pescara-Torino che potrebbe essere determinante ai fini della promozione diretta in serie A.
Andrea Russo
Andrea Russo
Calcio: il Pescara in trasferta a Grosseto senza Immobile e Verratti
mercoledì 2 maggio 2012
Mascia: “Aiuteremo Remo Di Michele”
“L’amministrazione comunale di Pescara si occuperà del ‘caso’ del signor Remo Di Michele che stamane ha inscenato una protesta arrampicandosi su una delle torri faro del campo sportivo San Marco, minacciando di lanciarsi nel vuoto perché senza lavoro dopo la chiusura dell’impresa presso la quale lavorava da sette anni. Nel corso di un colloquio a quattr’occhi avvenuto a fine mattinata ho acquisito le informazioni necessarie, relative alle vicende personali del cittadino e sulle mansioni e professionalità maturate, vicende alle quali presteremo attenzione, ma con un messaggio molto chiaro: comprendo le difficoltà odierne legate all’assenza di lavoro, specie per chi, anche per ragioni anagrafiche rischia di trovarsi escluso dal mercato, ma non è certo ‘arrampicandosi’ sui tralicci della città che si trovano impieghi e non è corretto dare un tale esempio ai giovani. Anche nelle situazioni che sembrano più disperate deve sempre prevalere il dialogo, il confronto, specie nei confronti di un’amministrazione comunale che ha investito oltre 10milioni di euro sul sociale prevedendo anche misure specifiche per il sostegno a chi vive una situazione di oggettiva difficoltà occupazionale”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine del colloquio odierno con il signor Remo Di Michele che in mattinata ha inscenato una clamorosa forma di protesta. Di Michele nei giorni scorsi si era incatenato davanti al Comune di Pescara, come segnalato anche dal nostro blog. “Secondo una prima ricostruzione dei fatti, che sto approfondendo con gli uffici tecnici – ha detto il sindaco Albore Mascia – il signor Di Michele, con un passato difficile alle spalle, aveva trovato lavoro da fine 2004 in un’impresa locale che si occupava del rifacimento degli asfalti. Qualche settimana fa l’impresa, in forti difficoltà economiche, ha dovuto sospendere la propria attività licenziando tutti i dipendenti, compreso il signor Di Michele che per due volte si era incatenato lungo le scale del Comune per protestare contro quella perdita del posto di lavoro che ovviamente non dipende dal Comune, ma da quella crisi che ormai sta attanagliando soprattutto le piccole e medie imprese. Stamane il signor Di Michele ha messo in atto una protesta ancora più forte: avrebbe portato con sé una scaletta con la quale avrebbe scavalcato la recinzione del campo sportivo San Marco, in via Aldo Moro, al mattino chiuso, dove i nostri operai erano impegnati in lavori di manutenzione in un altro spazio della struttura. Poi, utilizzando la scaletta, avrebbe raggiunto i gradini di una delle torri faro e sarebbe salito in cima al traliccio, minacciando, a quel punto, il suicidio, lanciandosi nel vuoto se le Istituzioni non lo avessero aiutato. Sul posto è intervenuto il questore Passamonti, oltre alla Polizia municipale e ai Vigili del Fuoco, che hanno circondato l’area sistemando il materasso sotto il traliccio per attutire un’eventuale caduta dell’uomo. Il questore mi ha contattato al telefono chiedendomi la disponibilità a interessarmi del ‘caso’. Disponibilità che ovviamente ho dato, e a quel punto Di Michele, che ha accettato di scendere, è stato prima accompagnato al Pronto Soccorso per una visita medica di routine, e poi è stato accompagnato dalla Questura nel mio ufficio, in tarda mattinata, per un colloquio. Ho ascoltato la storia del signor Di Michele, le sue difficoltà quotidiane, con una moglie e due figli maggiorenni ma disoccupati a carico, e la sua necessità e buona volontà a lavorare per mantenere sé e la sua famiglia in modo decoroso. Un’esigenza comprensibile e verso il signor Di Michele ho espresso massima solidarietà e volontà a occuparmi del suo ‘caso’, così come ogni giorno ci occupiamo delle mille richieste che ci provengono dal territorio in un momento di forte crisi. Ma ho anche sottolineato – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – che non ho condiviso la forma di protesta: non si può e non si deve salire su un traliccio minacciando il suicidio per chiedere un lavoro alle Istituzioni, per quanto si possa essere disperati. Le nostre porte sono sempre state aperte per ascoltare qualunque problematica, pronti a mobilitarci con tutti i mezzi a disposizione per aiutare chi si trova in difficoltà, a dobbiamo anche essere attenti ai messaggi che lanciamo al territorio in un momento in cui la crisi riguarda un po’ tutti. Comunque ci attiveremo al meglio per il signor Di Michele, mentre verificheremo ora anche cos’è successo stamane al campo sportivo San Marco e come sia stato possibile per il signor Di Michele oltrepassare la recinzione e arrampicarsi indisturbato sino alla sommità della torre faro”.
La Destra Pescara: "Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Domenico Rigante"
"Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Domenico Rigante, giovane tifoso ucciso". Così, in una nota, il Segretario Provinciale de La Destra Pescara, Alessandro Baldati, e l'addetto stampa, Andrea Russo. "Ieri notte - continua il comunicato - è stato ucciso, vittima di un agguato tesogli da malviventi di etnia rom, Domenico Rigante, noto per essere un grande tifoso del Pescara. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio e siamo vicini ai suoi familiari, che perdono un ragazzo di soli 24 anni. Sembra tra l'altro che non fosse nemmeno lui il reale obiettivo del raid e che sia stato identificato erroneamente dai killers al posto di suo fratello.
Siamo anche vicini al dolore della tifoseria del Pescara che perde un amico, un compagno di mille avventure all'insegna di una sana passione sportiva, mezzo di condivisione e di gioia.
Si pone ancora una volta la questione riguardante la sicurezza a Pescara. Cosa sta succedendo nella nostra città? Rapine, agguati, scomparse misteriose di tante, troppe persone. Omicidi spesso dettati da futili motivi. E' chiaro che è in atto una escalation della criminalità che sta individuando nel capoluogo adriatico un'isola felice dell'impunità.
Per l'ennesima volta ci troviamo a sollecitare un intervento più massiccio delle Forze dell'Ordine, che non si fermi ad un pattugliamento sterile delle strade ma che si concretizzi nel trasferimento dietro le sbarre dei troppi malviventi che popolano la nostra bella città di mare.
Chiediamo, inoltre, che l'amministrazione comunale attui una politica dell'integrazione delle etnie rom tramite campagne di sensibilizzazione, assistenti sociali, vigili urbani, segnalazioni ai tribunali dei minori. C'è bisogno di promuovere le seguenti linee guida: rispetto delle regole; rieducazione ad un senso civico che attualmente manca; una vita improntata al lavoro e alla non violenza; educazione corretta dei figli, che devono frequentare la scuola sviluppando la loro cultura e le loro possibilità di riscatto sociale, e non chiedere l'elemosina o spacciare droga fin dalla tenera età".
Ucciso un giovane nella notte a Pescara, scambiato per il gemello
Una rissa per futili motivi. Un raid punitivo. Uno scambio di persona, complice, tragicamente, la somiglianza tra gemelli. Sono questi gli elementi che denotano l'omicidio di ieri notte.
Antonio Rigante due sere fa aveva litigato con un Rom. Ne era nata una rissa, che lo zingaro ha deciso di lavare col sangue: si è presentato sotto l'abitazione dei due a Piazza Grue con altri sei complici, con una pistola in mano; ha atteso che il rivale scendesse di casa e ha sparato un colpo alla schiena, ma si trattava del fratello gemello, Domenico, molto amato dai suoi amici ultras del Pescara. Sembra che abbia utilizzato una pistola a tamburo, vista la mancanza di bossoli.
Il fattore che preoccupa i Pescaresi ora è l'escalation di violenza in atto in città: sono aumentati gli omicidi, le rapine, lo sfruttamento della prostituzione, nonchè le sparizioni misteriose. Urgono provvedimenti drastici a livello di prevenzione e di indagine.
Zeman: "Bene così, ma concediamo troppo a centrocampo". Cagni: "Ci salveremo, sono ottimista"
Lasciano un po' spiazzati le dichiarazioni degli allenatori al termine di Pescara-Vicenza. Il risultato parla già da solo, eppure ascoltiamo le parole di Zeman:
"Va bene così, ma dobbiamo concedere meno a centrocampo. Non riuscivamo a contenerli lì, e hanno avuto troppo spazio e iniziativa, avrebbero potuto approfittarne. Ora guardo avanti perchè seguo quel detto che la partita più difficile è sempre la prossima".
Di fronte ai commenti positivi ricevuti dalla squadra in sala stampa però, si scioglie un poco:
"Siamo in forma, giochiamo bene, è la vittoria di tutti: dei giocatori, mia e della dirigenza". Riguardo ai risultati altalenanti:
"Veniamo da tre sconftte consecutive, in cui non stavamo bene psicologicamente, complici dei brutti episodi che ci hanno riguardati da vicino (la scomparsa del preparatore dei portieri Mancini, i torti arbitrali contestati, la scomparsa di Morosini ndr). Ora invece abbiamo vinto tre partite di fila. Cosa è cambiato? La nostra fiducia in noi stessi, ma soprattutto meno torti arbitrali".
Qualcuno si sbilancia con una domanda: "Si parla di lei anche negli ambienti delle serie A europee, come in Spagna. Si parla di proposte da parte della Roma. E se le arrivasse una proposta dal Barcellona? Accetterebbe?"
Zeman si schernisce e risponde: "E chi le dice che pensino a me"?
"E poi dovrebbe imparare lo spagnolo" aggiungiamo noi.
Zeman risponde con un sorriso.
Anche il commento di Cagni è quantomeno insolito dopo un 6-0: "Va bene così, non ho visto una prestazione negativa dei miei giocatori, sono ottimista e più che sicuro del fatto che ci salveremo. Ho avuto poco tempo per lavorare di nuovo coi ragazzi. Ho iniziato il campionato con loro, sono stato esonerato e poi sono stato richiamato. Non è possibile dunque fare un paragone con la partita di andata, dove giocammo meglio comunque, perchè oggi non ho avuto modo di preparare la squadra a dovere. Inoltre ci mancavano diversi giocatori soprattutto in difesa. Il primo tempo non è stato nemmeno male: il primo goal del Pescara era in fuorigioco, poi c'è stato quel tirocross un po' fortunato, poi un'autorete.
E poi ribadisce: "Ci salveremo, vedrete".
Per dovere di cronaca, occorre precisare come, rivedendo anche i filmati, il primo goal di Lorenzo Insigne era regolare.
Sembra un rapper, Lorenzo Insigne, quando raggiunge la sala stampa: T-shirt e tuta, cappellino bianco con visiera, carnagione scura, barba incolta. Esprime gioia ma anche autocontrollo nel commentare la prestazione della squadra e soprattutto la sua. Questo atteggiamento spiega la sua costanza di rendimento che non può prescindere da una personalità forte. Ieri ha deliziato il pubblico, con giocate da campione, denotando un repertorio tecnico ancora più vario di quanto non abbia mostrato nelle altre partite. Sembra ormai scontato che il ventenne napoletano sia destinato ad una carriera in nazionale maggiore, a competizioni internazionali e a squadre più blasonate del Pescara.
"Stiamo andando forte" commenta Insigne "stiamo bene fisicamente e mentalmente, ce la giochiamo con tutte ma dobbiamo continuare a lottare perchè non sarà facile. Ho fatto 15 goals, sono in nazionale con Verratti e Immobile e Pinsoglio del Vicenza, mi dispiace che oggi da portiere abbia subito sei goals, ma lui ha fatto anche belle parate e non ha colpe sulla sconfitta"
Racconta poi quello che ha provato durante i suoi due goals: "Verratti mi ha lanciato molto bene la palla, ho stoppato di petto e ho tirato al volo. Il secondo goal invece non era voluto, volevo crossare, ho avuto la fortuna invece di mandarla in rete".
Ad Immobile viene fatto notare invece come sia in procinto di entrare tra i dieci bombers che abbiano segnato più reti in un singolo campionato di serie B. E può anche migliorare tra l'altro, visto che mancano ancora cinque partite:
"Si può sempre migliorare", sostiene SuperCiro, "il mister mi ha detto che se quest'anno non avessi segnato almeno 30 reti sarebbe stato un fallimento, e io sono d'accordo con lui, perchè non bisogna mai accontentarsi. A 22 anni sono in un club importante di B, sono in nazionale under 21 (sono consentiti alcuni giocatori oltre i 21 anni nella nazionale giovanile, ndr) e sto giocando bene, sono contento per ora ma non ho intenzione di fermarmi".
martedì 1 maggio 2012
Il Pescara esagera: 6 goals al povero Vicenza, ora è secondo
E' una stagione altalenante, quella del Pescara. Dopo tre sconfitte consecutive sono giunte tre vittorie, e che vittorie: 0-6 al Padova, 0-2 al Gubbio e 6-0 ai cugini del Vicenza, con la cui tifoseria gli ultras adriatici sono gemellati. La classifica sorride ai biancazzurri: secondi dietro al Torino, che oggi ha fatto il suo dovere e ha superato fuori casa il Livorno.Un punto più giù ci sono i neroverdi del Sassuolo, anch'essi vittoriosi in casa del Padova. Il Vicenza è terzultimo insieme alla Nocerina, ma i giochi sono ancora aperti per la salvezza.
Al di là dei punti conseguiti, quello che sorprende della squadra di Zeman è il gioco: grandi quantità di palle-goal, meccanismi sempre più oliati, giocatori che eseguono gli schemi a memoria, con quel qualcosa in più che giunge da Verratti, (eccelso negli assists), dal bomber Immobile e da Insigne, degno di stare nel Gotha del calcio e sempre più lanciato verso una carriera di primissimo piano.
Quanto al primo della talenti succitati, il talento di Manoppello si trova a svolgere un difficile compito. E' vero, oggi si è fatto ammonire e salterà il prossimo incontro per squalifica. E' anche vero però che deve difendere, costruire il gioco e all'occorrenza avanzare ad ulteriore supporto degli attaccanti. Troppo, se vicino si hanno due mediani poco muscolari e impiegati tra l'altro anch'essi in varie mansioni. Inevitabilmente, dunque, il centrocampo non fa filtro e una squadra più in forma del Vicenza di oggi avrebbe potuto approfittarne.
Scendendo nei dettagli, la partita inizia con una serie di azioni dei padroni di casa, a cui si contrappone solo una percussione di Baclet, che perde l'equilibrio e finisce contro Anania. Insigne disorienta i difensori veneti con una serie di finte, è una delizia vederlo giocare, e dopo 15' concretizza raccogliendo un lancio di Verratti: stop di petto e tiro al volo, proprio come pochi giorni fa a Gubbio. Passano altri 15 minuti e il folletto napoletano la combina grossa: tenta un cross da sinistra ma sbaglia a calibrarlo, la traiettoria è molto arcuata e lunga e si estende in diagonale, fino a raggiungere la parte alta della rete ospite: un goal bellissimo quanto involontario, come ammetterà onestamente più tardi nelle interviste. Ma al 60' si vede già che Sansovini, (subentrato a Caprari) e Immobile vogliano farsi valere: cross del capitano e stacco del bomber di scuola Juve: il colpo di testa viene respinto in malo modo da Pinsoglio, la palla sbatte su Pisano che suo malgrado la manda il rete: 3-0. Pinsoglio, biancazzurro fino a pochi mesi fa, si è esibito comunque nel primo tempo con due belle parate.
Baclet e Mustacchio appaiono volenterosi, ma niente di più, e verso il 70' sembrano già scarichi. Il giovane Maiorino invece, classe '93, subentrato a Pinardi al 60', da un po' di verve ai berici, creando qualche pericolo per la retroguardia abruzzese con delle belle conclusioni a rete. Ma il Vicenza non c'è più, non è nemmeno in una buona forma fisica, il suo ritmo cala e il Pescara dilaga.
Sansovini infatti si invola al 63' e scarta anche il portiere prima di andare in rete: 4-0. Passano quattro minuti e Immobile con uno splendido pallonetto sigla la quinta rete dopo quattro minuti, e all'81' Nielsen chiude lo spettacolo sul 6-0.
Si divertono i supporters pescaresi che fanno la ola, applaudono nonostante il dispiacere gli ospiti vicentini. Tifoserie opposte che cantano in amicizia nella stessa curva: miracoli dei gemellaggi. Come sarebbe bello vedere una scena simile in tutti gli stadi...
PESCARA, NUOVA DISCIPLINA PER IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI SULLA RIVIERA
Due conferimenti serali dei rifiuti sull'intera riviera di Pescara, sia Nord che Sud, con l'introduzione del terzo ritiro nel primo pomeriggio nel periodo clou della stagione estiva, luglio e agosto.
Scatteranno dal prossimo primo giugno le nuove disposizioni previste da una ordinanza specifica per i titolari di stabilimenti balneari, atto che stabilisce anche multe sino a 500 euro per ogni violazione. Il dispositivo, che restera' in vigore sino al 30 settembre, e' gia' stato firmato dal sindaco Albore Mascia, e ora verra' spedito, con una lettera d'accompagnamento, a tutte le attivita' di quel settore della riviera. Per le alghe raccolte durante la pulizia quotidiana della battigia, prescritti sacchi di plastica, massimo cinque e del peso non superiore a 25 chili ciascuno, che dovranno essere posti accanto ai cassonetti verdi, sulla riviera sSud, o bianchi e blu sulla riviera Nord, entro e non oltre le 8.30 del mattino.
Alle 15:00 allo stadio Adriatico c'è Pescara-Vicenza, diretta su Sky e Mediaset Premium
Oggi alle 15:00 allo stadio Adriatico di Pescara c'è il match Pescara-Vicenza, che si preannuncia ricco di emozioni in luce delle posizioni di classifica delle due squadre: il Pescara insegue la promozione diretta in serie A ed è secondo, il Vicenza deve a tutti i costi cercare la vittoria in quanto terzultimo, in compagnia della Nocerina, e quindi è a rischio-retrocessione.
Pescara (4-3-3) Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Immobile, Caprari, Insigne. Allenatore: Zdenek Zeman
Vicenza: Frison, Martinelli, Zanchi, Giani, Pisano ; Gavazzi, Rigoni, Botta, Mustacchio; Paolucci, Abbruscato.
Allenatore: Luigi Cagni
Arbitrerà l'incontro Leonardo Baracani di Firenze. Diretta tv su Sky e Mediaset Premium
Arbitrerà l'incontro Leonardo Baracani di Firenze. Diretta tv su Sky e Mediaset Premium
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