venerdì 13 marzo 2009

Piena solidarietà ad Alessandro Biancardi e a tutta la redazione di "Primadanoi.it"


Vorrei esprimere tutto il mio sentimento di vicinanza e solidarietà alla redazione di Primadanoi.it, fatti oggetto di una denuncia da parte della giunta comunale, capeggiata dal Vicesidaco Camillo D'Angelo.

La loro "colpa"? Quello di avere scritto che c'è stato un incontro tra il sindaco autosospesosi per motivi di salute Luciano D'Alfonso e la sua ex-giunta: nell'articolo si riporta la notizia che D'Alfonso avrebbe confermato la sua intenzione di restare fuori dalla scena politica, e che tale riunione sarebbe stata di carattere politico. Proprio sul carattere politico della riunione sarebbe nato il risentimento del vicesindaco Camillo D'Angelo, che, piccato anche da altri precedenti articoli critici nei confronti della maggioranza, si sarebbe deciso a recarsi personalmente in procura per formalizzare la denuncia.

A parte che la legge consente al Vicesindaco e agli suoi colleghi e amici di far visita a Luciano D'Alfonso, è piuttosto chiaro che nell'incontro si è parlato sicuramente della politica cittadina;


di certo non si saranno limitati a bere vino in compagnia e a commentare il distacco di 7 punti tra la Juve E l'Inter, che determina l'affievolirsi delle speranze bianconere di aggiudicarsi lo scudetto.

Ecco come il diritto di cronaca, per di più corretto nei modi e rispettoso delle leggi, viene calpestato dalla maggioranza pescarese, ormai sempre più uscente, ormai agli sgoccioli, ormai quasi a casa.

E' vero, Biancardi e i suoi scrivono articoli scomodi, mettono in gravi difficoltà burocrati e politici, denunciando irregolarità, ma facendolo sempre con tanto di prove alla mano. Provate a dare una sbirciata su http://www.primadanoi.t/ e ve ne renderete conto.

Tutto il loro operato rientra in una corretta applicazione della libertà di stampa. Stiamo parlando di una delle poche testate super partes abruzzese, animata da quello ch dovrebbe essere il primo e unico amore di un giornalista: la verità.

Così rientra nella libertà di opinione la mia seguente affermazione:


A me il vicesindaco Camillo D'Angelo non piace.


Uno dei motivi principali del mio dissenso sono le sue giacche color avana di cui lui fa uso talvolta.


Nino D'Angelo, invece, è un cantante che da una quindicina d'anni ad oggi ha dato una svolta "raffinata" alla sua musica, e mi è anche simpatico.

Ad ogni buon conto, penso che anche questa denuncia vada ridimensionata, visto che in Italia, di fatto, con leggi buoniste, non si puniscono reati gravi come quelli di Ricucci (che ha avuto una condanna di tre anni, ma con gli effetti dell'indulto non sconterà nemmeno un giorno di carcere).


Figuriamoci dunque se merita una qualsiasi sanzione un giornalista che ha affermato cose vere, e, se vogliamo, anche innocue, nei confronti di una giunta il cui operato è sotto gli occhi di tutti.

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