giovedì 23 agosto 2012

Il Vicesindaco Fiorilli: le tessere gratuite allo stadio non sono un diritto

Fonte: Pagineabruzzo.it

“Mi dissocio completamente, come vicesindaco e a nome dell’esecutivo comunale, da quei consiglieri comunali che, a titolo esclusivamente personale, hanno rivendicato diritti inesistenti in merito all’ingresso gratuito all’interno dello Stadio in occasione delle partite di calcio. Una cosa è l’esercizio delle funzioni di verifica degli impianti comunali, altra cosa, ben diversa, è l’atto di cortesia consuetudinaria che in passato ha consentito di beneficiare di alcune gratuità, non solo in occasione di eventi sportivi, ma anche d’intrattenimento. Gratuità, sia ben inteso, concesse alle Autorità, termine molto ampio che certo non comprende solo i politici, ma anche altre personalità cittadine.

Non condivido e giudico molto grave quando accaduto negli ultimi giorni, una polemica che certamente richiede un approfondimento”. Lo ha detto il vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli ufficializzando la posizione dell’amministrazione comunale in merito alle polemiche degli ultimi giorni.
“Dopo giorni di polemiche assurde e ingiustificabili – ha sottolineato il vicesindaco Fiorilli – mi dissocio dai consiglieri comunali che negli ultimi giorni hanno evidentemente espresso una polemica a titolo personale, rivendicando, nei confronti della Pescara Calcio, dei diritti inesistenti: una cosa è il diritto sacrosanto a poter visionare lo Stadio, con tutte le strutture di proprietà del Comune, per esercitare il potere e il ruolo di consigliere comunale, controllo che può essere fatto non necessariamente di domenica, durante lo svolgimento di una partita; altra cosa è l’atto di cortesia consuetudinaria e che da anni, in occasione di eventi non solo sportivi, ha consentito alcune gratuità alle cosiddette ‘Autorità’, una definizione che sia ben inteso non comprende solo i politici o gli amministratori. Ma non possiamo confondere le due cose, non possiamo scambiare un atto di liberalità con una pretesa o, peggio, un ‘diritto acquisito’ che tale non è.

Ed è più grave ancora voler oggi collegare la mancata garanzia di quelle gratuità con l’applicazione di presunte pretese, perché se vi sono effettivamente degli obblighi non rispettati da parte della società, gli stessi andavano eventualmente segnalati e perseguiti a prescindere da qualsiasi dazione di biglietti o abbonamenti omaggio. Dunque – ha proseguito il vicesindaco Fiorilli – il Consiglio comunale deve esercitare la propria funzione in aula, se lo ritiene anche modificando il regolamento sull’uso degli impianti sportivi, ma al di fuori dell’aula, l’esercizio dell’amministratore resta l’esercizio del controllo della regolarità degli atti amministrativi, che non può essere legato a privilegi personali, men che meno nel periodo storico che stiamo vivendo. Tuttavia ritengo anche ipocrita l’atteggiamento di chi oggi si strappa le vesti dinanzi alla notizia dell’esistenza di tali gratuità, quando si sa che tali ‘agevolazioni’ si sono perpetrate da decenni e continuano a essere adottate in tutte le città d’Italia.

Ovviamente sbaglia chi poi ritiene diritti acquisiti quelli che sono invece atti di cortesia legati a rapporti istituzionali tra Enti e società, ma questi sono problemi personali che non possono ledere la dignità di tutti coloro che esercitano attività politica e amministrano la città. Non è giusto che le ‘autorità’ pretendano come ‘atto dovuto’ ciò che attiene la libera scelta di una società, ma questo, ripeto, non ha nulla a che vedere con l’amministrazione comunale di Pescara che non ha mai preteso alcunché dalla Pescara Calcio né da altre società”.

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