domenica 4 marzo 2012

Emergenza neve: entro martedì riaprono Villa Sabucchi, Villa Basile e il Parco di Cocco. Ancora chiuse le due riserve naturali

“Riapriranno tra domani e martedì gli ultimi tre parchi cittadini ancora chiusi al pubblico dopo l’emergenza neve a Pescara, ossia Villa Sabucchi, Villa Basile e l’ex Caserma di Cocco. Prorogata la chiusura della Riserva naturale di Santa Filomena e della Riserva naturale dannunziana dove la situazione, come accertato nel corso di un primo sopralluogo effettuato con il Corpo Forestale dello Stato, è sicuramente più critica e richiede interventi urgenti di rimozione delle piante a rischio e la contestuale ripiantumazione di nuove alberature per il ripristino della pineta stessa. Interventi che andremo a quantificare mercoledì prossimo, nel corso di un sopralluogo degli agronomi comunali con la Forestale, per poi redigere un progetto che ci consenta di procedere per lotti funzionali, con la progressiva riapertura al pubblico delle Riserve che rappresentano un patrimonio inestimabile per il nostro territorio”. Lo ha annunciato l’assessore ai Parchi Nicola Ricotta dopo un vertice odierno in Comune per l’ultimo aggiornamento circa la situazione dei parchi cittadini a un mese dall’inizio dell’emergenza neve, che si è abbattuta su Pescara dal 2 al 17 febbraio con una nevicata eccezionale che, secondo le ultime stime, ha superato quella storica del ’56. “Ormai tutto il territorio sta uscendo anche dalla fase 2 dell’emergenza, ovvero quella inerente la rimozione di tutte le possibili fonti di disagio o pericolo determinate dall’evento meteorologico, dunque la rimozione dei cumuli di ghiaccio e neve e anche dei rami spezzati degli alberi, rami che hanno ceduto sotto il peso della neve – ha ricordato l’assessore Ricotta – Nel frattempo, con il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi, stiamo predisponendo anche un progetto di massima per la ripiantumazione progressiva della pineta, ossia con la sostituzione immediata degli alberi che saremo costretti a rimuovere, per conservare il polmone verde, esattamente come accadde anni fa all’interno del lotto 2, un processo che poi dovrà diventare costante perché, al di là della nevicata, è evidente che ogni pianta ha un suo naturale ciclo vitale, ovvero nasce, vive e muore, e occorre prevedere la sua immediata sostituzione per non disperdere quello che è un patrimonio distintivo e caratteristico della città”.

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