martedì 23 giugno 2009

L'importante è crederci


Dopo la tornata delle elezioni amministrative di 15 giorni fa, e la sonora sconfitta della sinistra ,Franceschini ha commentato: "E' evidente che la destra sta perdendo voti, ormai si vede che presto andrà allo sfascio."


A distanza di 15 giorni, nonostante i pietosi tentativi della sinistra di far fuori politicamente il premier con pseudoscandali a sfondo sessuale (come se il sesso non fosse una cosa che riguarda tutti) gli italiani hanno dimostrato di non curarsi affatto di cosa faccia Berlusconi con le donne, e gli hanno rinnovato la fiducia.


Ancora, con la stessa convinzione, Franceschini ha emesso questa sentenza, lapidaria:


"E' l'inizio del declino di Berlusconi, e questo è evidente, perchè non ha stravinto come le altre volte.

Due sono le cose: o questa è la nuova brillante strategia comunicativa brevettata dal leader dell'opposizione, oppure è un esercizio di autoconvincimento che Franceschini adotta. E' un po' come per quelle pratiche orientali che ti consigliano: mostrati forte quando sei debole, e debole quando sei forte.


L'importante è crederci.

giovedì 18 giugno 2009

L'arte immorale

Alcuni giorni fa sono giunte, da una certa parte politica, critiche al sindaco di Montesilvano che ha inserito in una manifestazione culturale opere di Tinto Brass. La sbrigativa invettiva era in sostanza questa: "Tinto Brass non è cinema artistico, perchè osceno".

Forse chi lo dice cade dalla montagna del sapone: da quando in qua arte e moralità coincidono?
La stessa cattedrale di San Pietro, sede principale del cattolicesimo di tutto il mondo, fu costruita con la vendita delle indulgenze: si elargiva una donazione per la costruzione della chiesa e tutti i peccati pregressi venivano cancellati.

Un film artistico può mostrare scene scabrose, omicidi, ma avere un fascino torbido, talora sinistro, talora anche gioiosamente immorale (e si aprirebbe qui un lungo discorso su cosa sia ligio oggettivamente alla morale o meno).

Questo piccolo scambio di vedute tra detrattori e sindaco (che ha difeso la sua scelta), è avvenuto proprio in concomitanza col penultimo articolo che ho scritto qui sotto su su Liu, canzone degli Alunni del sole

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lunedì 15 giugno 2009

Liù - Alunni del sole (video in alto)

Negli anni '70 in Italia c'era una corrente di artisti iconoclasti e un po' ribelli che andava per la maggiore. C'era chi giungeva a soluzioni espressive più estreme, e chi invece era più moderato o addirittura aveva inclinazioni chiaramente commerciali.
Ad ogni modo c'era un fermento artistico, di pari qualità rispetto a quello degli anni '60, che ora non c'è più. Questo discorso vale sia per i film che per le canzoni.


Un esempio lampante che si ricollega a questo discorso è la bellissima Liù, degli Alunni del Sole.
Torbida e poetica al tempo stesso, come erano molte canzoni e molti film del tempo.
Una melodia struggente si fonde con un testo incentrato sul ricordo: un uomo ormai adulto ricorda le sue esperienze erotiche a tre con un altro ragazzo e una ragazza.

Abilmente, l'autore non scade mai nella volgarità, ma a dare un forte valore artistico alla storia raccontata.

lunedì 8 giugno 2009

Chi di mutanda ferisce, di mutanda perisce



gommadiretto.it
Silvio Berlusconi, leader del Pdl e capo del Governo, e Luigi Albore Mascia (Pdl), in netto vantaggio nel conteggio dei voti e molto vicino a diventare nuovo sindaco di Pescara.




Lo avevamo lasciato senza mutande, grazie a "El Pais", che confezionava così il suo marchio del "fare giornalismo" non solo per i suoi referenti politici casalinghi, ma anche con gli amici sull'altra sponda del Mediterraneo.

Lo abbiamo ritrovato vincente, ancora una volta, nella terza consultazione elettorale consecutiva nel giro di pochi mesi.

Silvio Berlusconi, mancano solo i dati definitivi , ha trionfato anche alle europee, lasciando in mutande, o anche senza, (si può dire in termini politici), una sinistra che invece di rincorrere gli scandali dovrebbe pensare bene a riorganizzarsi riprendendo coscienza con le reali esigenze dell'elettorato.


Assieme al Cavaliere ha trionfato la Lega, che ha sfiorato il 10% dei voti, e se si tiene conto che a sud il partito della secessione non lo vota nessun, il dato va letto come una cifra importante.


Va forte, all'opposizione, l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, votata per l'atteggiamento di opposizione integerrima al governo da parte di chi avversa la maggioranza con toni poco sfumati.



In Abruzzo, terra dove tre scandali di mazzette targati centrosinistra hanno lasciato il segno, Berlusconi ha acquistato punti grazie al suo ottimo lavoro fatto finora nella gestione dell'emergenza terremoto.



Si prospetta, nella regione dei parchi, un cappotto imbarazzante, con vittorie al primo turno, se si fa eccezione per Giulianova, i cui dati lasciano ancora degli spiragli per il ballottaggio.

A Pescara, Luigi Albore Mascia, alle 21.15, registrava una percentuale di consensi del 57 e rotti percento.


In attesa dei dati definitivi, si può tranquillamente postulare che:


1 La destra ha vinto ancora, e bisogna chiedersi il perchè. Se votano Berlusconi, non è perchè sono tutti plagiati dalla tv commerciale. Se votano Bossi, non è perchè sono tutti rozzi e razzisti. La Lega sta registrando consensi, tra i vari motivi, per l'ottimo operato dei ministri Maroni e Zaia, oltre ad essersi fatta carico delle istanze di vari settori della popolazione del Nord.

Fatto curioso è che la lega raccolga le simpatie ora degli operai ora degli industriali datori di lavoro.


2 Un altro fatto è sicuro: gli italiani non vogliono sentir parlare di cosa fanno i politici nella loro sfera intima, ma vogliono concretezza. Tale parola adesso va applicata ai progetti futuri.


Per quanto riguarda la mia personale visione delle cose, le azioni che farebbero del nostro paese una nazione migliore possono essere:
la costruzione di nuove carceri per chi delinque.
Processi più brevi e meno sconti di pena.
Strategie per attrarre investimenti stranieri e per dare competitivià alle imprese, anche con la costruzione di infrastutture come strade, ponti, porti e aeroporti.
A Pescara, ad esempio, manca un porto degno di questo nome.