lunedì 18 febbraio 2008

Politica - I giornalisti non facciano politica



I giornalisti non sono politici. Il primo valore che ispira l'attività di un giornalista è l'amore per la verità. Con onestà intellettuale, senza distinzione di colori politici, senza compromessi. Questo piccolo assunto che dovrebbe sembrare naturale ai più, non corrisponde affatto alla realtà. In Italia non esistono giornali liberi, e destra e sinistra lottizzano l'informazione; il lettore che compra due giornali può trovarsi a due notizie in una: la versione di destra e quella di sinistra. Nonostante questo, la gente non ha l'anello al naso e ci mette poco, in genere, a farsi un'idea plausibile dei fatti. I giornalisti, considerati dai più lucidi e intelligenti, si vendono per trenta denari. Dovrebbero essere i mastini della verità, contro gli abusi del potere, e invece sono dei politicanti essi stessi. Lo sono quando scrivono e a volte lo sono di fatto, pretendendo di avere due piedi in una scarpa. Alludo a numerosi casi, tra cui quello di Santoro parlamentare europeo, Badaloni ex presidente della regione lazio, che ritorna al suo vecchio mestiere (in una rete pubblica) come se nulla fosse, Lilli Gruber, e last but not least, il cangiante Giuliano Ferrara. Cosa fa l'Ordine dei Giornalisti? prenderà provvedimenti? E' conscio della gravità di questo "conflitto d' interessi" che va a danno di tutti? L'Italia non va male per colpa dei politici: i politici sono diretta emanazione del tessuto sociale. Sono gli italiani che devono cambiare, in nome di un'etica ormai diventata sconosciuta.

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